Storia

Gli ultimi 40 anni del motorismo americano a ruote scoperte raccontati con due storie parallele.

La prima, Da USAC a ChampCar passando per la CART, descrive i motivi che hanno portato al conflitto USAC-squadre e alla conseguente scissione, formalizzata dalla creazione del campionato CART. Tenendo sempre d’occhio il mai sopito conflitto tra l’associazione delle squadre e l’Indianapolis Motor Speedway, si racconta l’ascesa della CART da sfidante dell’USAC sul piano nazionale a rivale della Formula 1 su scala mondiale, fino al secondo atto della faida con Indy, che vede la formazione della Indy Racing League e la seconda scissione. L’ultima parte descrive quindi il picco prestazionale e competitivo vissuto dal campionato a fine anni ’90, seguito dalla rapida caduta che ha portato, dopo alcuni anni di sofferenza sotto il nome di ChampCar, alla resa della CART, acquisita da Tony George e dalla sua IRL.

Da Indy Racing League a IndyCar Seres…di nuovo, racconta invece la storia parallela della Indy Racing League, il campionato voluto dallo stesso George per contrastare l’europeizzazione della CART (allora nota come IndyCar), che dopo 12 anni di battaglia vince la sfida con  i rivali, venendo però completamente meno ai propositi originari. L’ultima parte fotografa infine gli anni recenti della attuale Verizon IndyCar Series.

La terza sezione riporta la traduzione del White Paper, il documento scritto da Dan Gurney nel 1978, fondamentale per capire il passato…e anche il presente dell’automobilismo americano, tali sono la profondità e il realismo nell’analisi della leggenda a stelle e strisce.

Come facilmente si può capire da questo breve riassunto, la storia delle ruote scoperte americane è ricca di colpi di scena, polemiche, conflitti che hanno portato all’avvicendamento di diversi enti organizzatori del principale campionato a ruote scoperte. L’inevitabile confusione che questa situazione può provocare in un appassionato inesperto è ovviamente acuita dalla convivenza di due serie rivali, come è stato tra CART e USAC e successivamente tra la stessa CART e IRL. Il fatto che le stesse serie antagoniste abbiano più volte cambiato denominazione negli anni non può far altro che accrescere tale confusione.

Questo sito è diviso in due sezioni principali, definite dalla scissione avvenuta nel campionato USAC alla fine del 1978:

  • con la sigla CART si intende la serie nata nel 1978 e che nei 28 anni successivi ha assunto in diversi periodi le denominazioni CART, IndyCar World Series e ChampCar.
  • con IRL/IndyCar si intende la serie creata da Tony George tra il ’94 e il ’96 con il nome di Indy Racing League e che negli anni ha assunto la denominazione IndyCar Series e poi, dopo l’annessione della ChampCar, è definitivamente divenuta INDYCAR.

Dopo il 2008 la IRL/IndyCar ha fatto sue anche le statistiche della CART, cosa che ha portato ad una uniformazione dei palmarès delle due serie. Oggi possiamo quindi dire che Sebastien Bourdais e Scott Dixon sono entrambi 4 volte campioni INDYCAR, nonostante i titoli del francese siano stati conquistati in ChampCar e quelli del neozelandese in IRL/IndyCar.

A ulteriore chiarimento si propone il grafico sottostante.

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