I MOTIVI
La stagione 2015 è segnata dall’introduzione degli aero kits, posticipata per 4 anni dietro richiesta delle squadre ma fortemente voluta dai costruttori, in nome di una maggiore identificazione delle rispettive vetture. Se le prestazioni e in particolare le velocità di percorrenza in curva ne ricavano un sostanziale beneficio, lo spettacolo ne risente, a causa della maggior sensibilità ai disturbi aerodinamici e soprattutto al sensibile margine velocistico che separa i team Chevy dagli Honda. La Penske inizialmente domina, ma incredibilmente gli uomini del Capitano portano a casa solo tre vittorie complessive, compresa una memorabile edizione della Indy500, in cui Montoya sovrasta nel finale Power e Dixon, portando a casa il secondo successo personale al Brickyard. Il colombiano conduce il campionato per tutta la stagione, ma senza esercitare un vero controllo, lasciando fino all’ultimo la lotta aperta a Power, Castroneves, Dixon e l’arrembante Newgarden. Il vero rivale del colombiano è però Graham Rahal, capace insieme alla sua squadra di tirare fuori l’impossibile da un pacchetto Honda che solo nelle ultime gare raggiunge un accettabile livello di competitività. Nessuno dei due porta però a casa il titolo, che finisce ancora una volta nelle mani di Scott Dixon. Il neozelandese, autore di una stagione altalenante, ha il merito di crederci fino alla fine, dominando l’ultima corsa di Sonoma ben protetto dai compagni del team Ganassi. Un contatto col compagno Power relega invece Montoya al settimo posto e il doppio punteggio assegnato a Indy e Sonoma porta i due contendenti a pari punti, con Dixon che conquista il quarto titolo avendo messo a segno una vittoria in più. Il finale di stagione è però funestato dall’incidente che a Pocono costa la vita a Justin Wilson, colpito sul casco dal musetto della vettura incidentata di Karam. La scomparsa dell’inglese, grande talento e personaggio unanimamente amato nel paddock, ributta l’ambiente nello sconforto, 5 anni dopo la scomparsa di Dan Wheldon, riaprendo le discussioni sull’introduzione di una struttura a protezione della testa del pilota.
CALENDARIO
La novità più importante è l’uscita di scena del doppio appuntamento di Houston, compensata in parte dall’ingresso dello stradale di New Orleans. Oltre alle gare sul cittadino texano, anche Toronto torna un appuntamento unico, cosa che riduce le gare da 18 a 16. Non volendo più decidere il titolo in una corsa in notturna sulla costa ovest, con relativo disagio dei tifosi della costa est, la serie decide poi di spostare l’appuntamento di Fontana. Peccato che l’unico periodo giudicato con favore da entrambi le parti, pista e IndyCar, sia fine giugno, con buona pace del benessere dei tifosi in pista, che infatti disertano l’evento.
Gara | Data | Pista | Tipologia |
1 | 29 marzo | St. Petersburg | Cittadino |
2 | 12 aprile | New Orleans | Stradale permanente |
3 | 19 aprile | Long Beach | Cittadino |
4 | 26 aprile | Barber | Stradale permanente |
5 | 9 maggio | Indianapolis GP | Stradale permanente |
6 | 24 maggio | Indianapolis 500 | Super speedway |
7 | 30 maggio | Detroit 1 | Cittadino |
8 | 31 maggio | Detroit 2 | Cittadino |
9 | 6 giugno | Texas | Ovale medio |
10 | 14 giugno | Toronto | Cittadino |
11 | 27 giugno | Fontana | Super speedway |
12 | 12 luglio | Milwaukee | Ovale corto |
13 | 18 luglio | Iowa | Ovale corto |
14 | 2 agosto | Mid Ohio | Stradale permanente |
15 | 23 agosto | Pocono | Super speedway |
16 | 30 agosto | Sonoma | Stradale permanente |
TEAM E PILOTI
Team Penske
Pilota | Juan Pablo Montoya (COL) | Helio Castroneves (BRA) | Will Power (AUS) | Simon Pagenaud (FRA) |
Vettura | #2 Verizon | #3 Pennzoil | #12 Verizon | #22 Verizon |
Pacchetto tecnico | Chevrolet | Chevrolet | Chevrolet | Chevrolet |
Ingegnere | Brian Campe | Jonathan Duiguid | Dave Faustino | Ben Bretzman |
Stratega | Jon Bouslog | Roger Penske | Tim Cindric | Kyle Moyer |
Capo meccanico | Vance Welker | Travis Law | Matt Jonsson |
KV Racing Technology
Pilota | Stefano Coletti (MON) | Sebastien Bourdais (FRA) |
Vettura | #4 | #11 Mistic |
Pacchetto tecnico | Chevrolet | Chevrolet |
Ingegnere | Matt Curry | Olivier Boisson |
Stratega | Jimmy Vasser | |
Capo meccanico | Ernie Berrameda |
Sam Schmidt Motorsports
Pilota | James Hinchcliffe (CAN) | James Jakes (GBR) |
Ryan Briscoe (AUS) | ||
Conor Daly (USA) | ||
Vettura | #5 Arrow | #7 |
Pacchetto tecnico | Honda | Honda |
Ingegnere | Allen McDonald | Dan Hobbs |
Stratega | ||
Capo meccanico |
Chip Ganassi Racing
Pilota | Sage Karam (USA) | Scott Dixon (NZL) | Tony Kanaan (BRA) | Charlie Kimball (USA) |
Sebastian Saavedra (COL) | ||||
Vettura | #8 | #9 Target | #10 NTT DATA | #83 Novo Nordisk |
Pacchetto tecnico | Chevrolet | Chevrolet | Chevrolet | Chevrolet |
Ingegnere | Eric Cowdin | Chris Simmons | Todd Malloy | Brad Goldberg |
Stratega | Scott Harner | Mike Hull | Barry Wanser | Lee Orebaugh / Jim McGee |
Capo meccanico | Ricky Davies | Kevin O’Donnell | Mark Samspon |
A.J. Foyt Enterprises
Pilota | Takuma Sato (JPN) | Jack Hawksworth (GBR) |
Vettura | #14 ABC Supply | #41 ABC Supply |
Pacchetto tecnico | Honda | Honda |
Ingegnere | Don Halliday | Raul Prados |
Stratega | Larry Foyt | George Klotz |
Capo meccanico |
Rahal-Letterman-Lanigan Racing
Pilota | Graham Rahal (USA) |
Vettura | #15 Stake ‘n Shake |
Pacchetto tecnico | Honda |
Ingegnere | Eddie Jones |
Stratega | Ricardo Nault |
Capo meccanico |
Dale Coyne Racing
Pilota | Carlos Huertas (COL) | Francesco Dracone (ITA) |
Rodolfo Gonzales (VEN) | James Davison (AUS) | |
Conor Daly (USA) | Tristan Vautier (FRA) | |
Pippa Mann (GBR) | ||
Tristan Vautier (FRA) | ||
Vettura | #18 Cafè de Colombia | #19 |
Pacchetto tecnico | Honda | Honda |
Ingegnere | Rob Ridgley | Michael Cannon |
Stratega | Darren Crouser | |
Capo meccanico | Greg Senerius |
Carpenter-Fisher-Hartman Racing
Pilota | Ed Carpenter (USA) | Josef Newgarden (USA) |
Luca Filippi (ITA) | ||
Vettura | #20 Fuzzy Vodka | #67 Hartman Oil |
Pacchetto tecnico | Chevrolet | Chevrolet |
Ingegnere | Matt Barnes | Jeremy Miless |
Stratega | Andy O’Gara | |
Capo meccanico |
Andretti Autosports
Pilota | Simona De Silvestro (SWI) | Carlos Munoz (COL) | Marco Andretti (USA) | Ryan Hunter-Reay (USA) |
Justin Wilson (ENG) | ||||
Oriol Servia (SPA) | ||||
Vettura | #25 | #26 Cinsay | #27 Snapple | #28 DHL |
Pacchetto tecnico | Honda | Honda | Chevrolet | Honda |
Ingegnere | Blair Perschbacher | Garrett Mothersead | Nathan O’Rourke | Ray Gosselin |
Stratega | Paul Harcus | Kyle Moyer | Ray Gosselin | |
Capo meccanico | Rolando Coronado | Josh Freund |
Bryan Herta Autosports
Pilota | Gabriel Chaves (COL) |
Vettura | #98 Bowers&Wilkins |
Pacchetto tecnico | Honda |
Ingegnere | John Dick |
Stratega | Bryan Herta |
Capo meccanico |
IL CALENDARIO
Il 2015 vede l’uscita di scena dello stradale di Houston, oltre al ridimensionamento del fine settimana di Toronto, a lungo in bilico e anticipato a giugno a causa dei giochi del Commonwealth. Solo Detroit conserva quindi i “double headers”, ospitando due corse nello stesso fine settimana. La novità principale riguarda però l’inserimento del circuito permanente di New Orleans, già sede di diversi test pre stagionali, che ospita il secondo appuntamento. Lo scarsissimo pubblico televisivo registrato nelle stagioni precedenti per la corsa finale, disputata in notturna sull’ovale di Fontana (costa ovest), ha poi portato a spostare l’appuntamento californiano a fine giugno, con notevoli disagi a causa dell’elevata temperatura, promuovendo Sonoma a gara decisiva per il titolo. Come nelle stagioni precedenti il calendario suscita numerose polemiche, essendo concentrato praticamente in 5 mesi, con un’allucinante sequenza centrale di 6 corse senza soste, considerando anche i circa 10 giorni di preparazione per la Indy 500.
Gara | Data | Pista | Tipologia |
1 | 29 marzo | St. Petersburg | Cittadino |
2 | 12 aprile | New Orleans | Stradale permanente |
3 | 19 aprile | Long Beach | Cittadino |
4 | 26 aprile | Barber | Stradale permanente |
5 | 9 maggio | Indianapolis GP | Stradale permanente |
6 | 24 maggio | Indianapolis | Super speedway |
7 | 30 maggio | Detroit 1 | Cittadino |
8 | 31 maggio | Detroit 2 | Cittadino |
9 | 6 giugno | Texas | Ovale medio |
10 | 14 giugno | Toronto | Cittadino |
11 | 27 giugno | Fontana | Super speedway |
12 | 12 luglio | Milwaukee | Ovale corto |
13 | 18 luglio | Iowa | Ovale corto |
14 | 2 agosto | Mid Ohio | Stradale permanente |
15 | 23 agosto | Pocono | Super speedway |
16 | 30 agosto | Sonoma | Stradale permanente |
RACCONTO DELLA STAGIONE
St.Petersburg apre come sempre la stagione, ma la vera tradizione è la partenza al palo di Will Power, che in qualifica precede Pagenaud in un poker Penske. Mentre, come ampiamente prevedibile, molti piloti non tardano a seminare pezzi dei nuovi aerokit, Power comanda comodamente la corsa fino all’ultimo pit stop, in cui è superato da Montoya, che nel frattempo si è liberato di Pagenaud e Castroneves. Negli ultimi 15-20 giri l’australiano chiude il distacco dal compagno, cercando poi un disperato attacco che gela per un secondo il muretto Penske, fino a quando diviene chiaro che il contatto non ha danneggiato seriamente le due vetture. Alla fine Power deve accontentarsi del secondo posto dietro Montoya, mentre Kanaan regola sul traguardo Castroneves e Pagenaud.
Il secondo appuntamento dovrebbe svolgersi sul nuovo stradale di NOLA, ma in realtà quella a cui si assiste non è una vera gara. La pioggia porta alla cancellazione delle qualifiche, regalando la prima fila a Montoya e Power, che comandano le prime fasi davanti al resto dell’armata Penske e Bourdais. Tutto cambia quando un testacoda del rookie Chaves forza l’ingresso della pace car. Le difficili condizioni della pista, caratterizzata da zone più o meno bagnate, e soprattutto l’impazienza di alcuni piloti, rendono impossibile riprendere la corsa, flagellata dal continuo ingresso della pace car. Gli incidenti si susseguono infatti con una frequenza farsesca, raggiungendo l’apice nel botto finale tra Pagenaud, Hunter-Reay e Bourdais che pone fine alla contesa, regalando la vittoria a Hinchcliffe, bravo nel prevedere la sequenza di bandiere gialle e prendere la testa evitando il pit stop effettuato dai più a metà gara. Il canadese precede sul traguardo Castroneves e il compagno di squadra Jakes.
Dopo i disastri della Louisiana, Long Beach regala una corsa lineare e combattuta. Castroneves conquista inaspettatamente la pole davanti a Montoya, comandando la corsa fino al primo pit stop, quando un incrocio di traiettorie con Kanaan fa perdere al brasiliano tempo prezioso, consentendo a Dixon di passare al comando. Mente alle loro spalle Montoya, Pagenaud, Kanaan e Bourdais ingaggiano una bella lotta per il podio, Castroneves cerca di mettere pressione al neozelandese per il resto della corsa, senza successo. Per Dixon, aiutato dagli appunti di coach Franchitti, arriva il tanto agognato successo nelle strade della California, davanti al brasiliano e Montoya, che contiene l’agguerrito gruppetto alle sue spalle.
BARBER
Classifica dopo Barber | ||
Posizione | Pilota | Punti |
1 | Juan Pablo Montoya | 136 |
2 | Helio Castroneves | 133 |
3 | Scott Dixon | 123 |
4 | Josef Newgarden | 119 |
5 | Will Power | 112 |
6 | James Hinchcliffe | 110 |
7 | Tony Kanaan | 110 |
8 | Graham Rahal | 103 |
9 | Simon Pagenaud | 96 |
10 | Sebastien Bourdais | 91 |
Will Power torna in pole position per il Grand Prix di Indianapolis, precedendo Dixon, i cui timori si avverano subito alla prima curva, quando il neozelandese è centrato da Castroneves, dovendo ripartire dal fondo. Il campione 2013, incredibilmente, non può contare sull’aiuto delle bandiere gialle, in quanto il resto della gara va via senza incidenti. Power comanda la corsa indisturbato fino al traguardo, mentre alle sue spalle Pagenaud guida inizialmente un gruppetto che include anche Montoya, Bourdais e Rahal. Dopo le soste è però l’americano a guidare l’inseguimento, a lungo frenato dal doppiato Newgarden, attardato da un altro incidente alla prima curva, mentre problemi meccanici costano il ritiro a Pagenaud. Per Power arriva quindi la prima vittoria stagionale davanti a Rahal e Montoya.
Dopo due settimane di prove sconvolte da vetture che decollano, qualifiche ridotte a una singola sessione e la tragedia sfiorata di Hinchcliffe, una cappa di tensione e preoccupazione avvolge la 99° edizione della Indy500. Scott Dixon parte in pole davanti a Power e Pagenaud, ed è proprio il francese a guidare a lungo il quartetto Penske, contendendo la testa della corsa alla punta del team Ganassi. La corsa di Montoya intanto è resa più interessante da una tamponata di Simona De Silvestro in regime di pace car, che costringe il colombiano a rimontare dal fondo del gruppo. Data l’inconsistenza delle squadre Honda e il dominio Penske-Ganassi tra quelle Chevy, l’insieme dato dalle difficoltà di Castroneves, l’ala danneggiata di Pagenaud e il botto a muro di Kanaan, restringe la lotta per la vittoria a Power, Montoya e Dixon, cui si aggiunge negli ultimi giri anche Kimball. Power guida il gruppetto fino a quattro giri dal termine, quando Montoya trova finalmente lo spinto giusto e in tre curve passa Dixon e il compagno per la testa della corsa, che non molla più fino al traguardo. Per il colombiano arriva così il secondo successo a Indianapolis, davanti a Power e Kimball che precede il capo squadra Dixon, frenato nelle ultime fasi da un sacchetto che ostruisce il radiatore.
Classifica dopo Detroit 2 | ||
Posizione | Pilota | Punti |
1 | Juan Pablo Montoya | 315 |
2 | Will Power | 294 |
3 | Scott Dixon | 252 |
4 | Helio Castroneves | 250 |
5 | Graham Rahal | 246 |
6 | Sebastien Bourdais | 228 |
7 | Marco Andretti | 224 |
8 | Josef Newgarden | 206 |
9 | Simon Pagenaud | 193 |
10 | Charlie Kimball | 187 |
Classifica dopo Milwaukee | ||
Posizione | Pilota | Punti |
1 | Juan Pablo Montoya | 439 |
2 | Scott Dixon | 385 |
3 | Graham Rahal | 370 |
4 | Helio Castroneves | 370 |
5 | Will Power | 369 |
6 | Sebastien Bourdais | 343 |
7 | Marco Andretti | 332 |
8 | Tony Kanaan | 314 |
9 | Josef Newgarden | 309 |
10 | Simon Pagenaud | 278 |
Classifica finale | ||||||||||||
Pos. | Pilota | Punti | Distacco | Corse | Vittorie | Podi | Top 5 | Top 10 | Poles | LL | L | GPV |
1 | Scott Dixon | 556 | 0 | 16 | 3 | 4 | 7 | 12 | 2 | 306 | 10 | 3 |
2 | Juan Pablo Montoya | 556 | 0 | 16 | 2 | 5 | 9 | 13 | 2 | 145 | 8 | 1 |
3 | Will Power | 493 | 63 | 16 | 1 | 3 | 7 | 10 | 5 | 298 | 11 | 1 |
4 | Graham Rahal | 490 | 66 | 16 | 2 | 6 | 8 | 10 | 0 | 76 | 6 | 0 |
5 | Helio Castroneves | 453 | 103 | 16 | 0 | 5 | 6 | 9 | 4 | 198 | 11 | 4 |
6 | Ryan Hunter-Reay | 436 | 120 | 16 | 2 | 3 | 4 | 7 | 0 | 71 | 4 | 1 |
7 | Tony Kanaan | 431 | 125 | 16 | 0 | 3 | 6 | 10 | 0 | 213 | 8 | 0 |
8 | Josef Newgarden | 431 | 125 | 16 | 2 | 4 | 5 | 9 | 1 | 345 | 6 | 0 |
9 | Marco Andretti | 429 | 127 | 16 | 0 | 2 | 4 | 11 | 0 | 60 | 4 | 0 |
10 | Sebastien Bourdais | 406 | 150 | 16 | 2 | 2 | 4 | 8 | 0 | 145 | 5 | 1 |
11 | Simon Pagenaud | 384 | 172 | 16 | 0 | 2 | 4 | 9 | 1 | 132 | 6 | 0 |
12 | Charlie Kimball | 372 | 184 | 16 | 0 | 2 | 3 | 5 | 0 | 21 | 6 | 1 |
13 | Carlos Munoz | 349 | 207 | 16 | 1 | 1 | 3 | 7 | 1 | 25 | 3 | 0 |
14 | Takuma Sato | 323 | 233 | 16 | 0 | 1 | 1 | 5 | 0 | 46 | 3 | 1 |
15 | Gabby Chaves | 281 | 275 | 16 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 31 | 1 | 0 |
16 | James Jakes | 257 | 299 | 16 | 0 | 1 | 1 | 4 | 0 | 7 | 3 | 0 |
17 | Jack Hawksworth | 256 | 300 | 16 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 16 | 3 | 1 |
18 | Ryan Briscoe | 205 | 351 | 8 | 0 | 0 | 1 | 4 | 0 | 10 | 2 | 0 |
19 | Stefano Coletti | 203 | 353 | 16 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 |
20 | Sage Karam | 197 | 359 | 12 | 0 | 1 | 2 | 2 | 0 | 12 | 2 | 0 |
21 | Luca Filippi | 182 | 374 | 10 | 0 | 1 | 1 | 4 | 0 | 2 | 1 | 0 |
22 | Tristan Vautier | 172 | 384 | 11 | 0 | 0 | 1 | 2 | 0 | 10 | 1 | 0 |
23 | James Hinchcliffe | 129 | 427 | 5 | 1 | 1 | 1 | 2 | 0 | 20 | 3 | 1 |
24 | Justin Wilson | 108 | 448 | 6 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 11 | 4 | 0 |
25 | Sebastian Saavedra | 96 | 460 | 5 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 12 | 1 | 0 |
26 | Rodolfo Gonzalez | 94 | 462 | 6 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 5 | 1 | 0 |
27 | Ed Carpenter | 88 | 468 | 6 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 |
28 | Conor Daly | 81 | 475 | 5 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 12 | 1 | 0 |
29 | Pippa Mann | 76 | 480 | 6 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
30 | Simona de Silvestro | 66 | 490 | 3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 |
31 | JR Hildebrand | 57 | 499 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 |
32 | Oriol Servia | 46 | 510 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
33 | Mikhail Aleshin | 40 | 516 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 |
34 | Francesco Dracone | 38 | 518 | 5 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
35 | Townsend Bell | 32 | 524 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
36 | Carlos Huertas | 31 | 525 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
37 | Alex Tagliani | 27 | 529 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 |
38 | Bryan Clauson | 10 | 546 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
39 | James Davison | 10 | 546 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |