Surfers Paradise – 2° gara stagione 1997

Seconda gara della stagione 1997 – Sunbelt IndyCarnival Australia – 6 aprile 1997

Circuito: Surfers Paradise

Tipologia: Cittadino

Lunghezza: 2.794 mi – 4.496 km

Configurazione aerodinamica: Stradale

Record della pista: 1.34.877 – 1994, Nigel Mansell – Lola Ford

Distanza di gara: 57 giri – 159.3

Vincitore uscente: Jimmy Vasser

 

Griglia di partenza – Surfers Paradise
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Alex Zanardi 1.35.940
2 Paul Tracy 1.36.140
3 Jimmy Vasser 1.36.441
4 Greg Moore 1.36.754
5 Mark Blundell 1.36.754
6 Parker Johnstone 1.36.772
7 Scott Pruett 1.36.831
8 Mauricio Gugelmin 1.36.896
9 Christian Fittipaldi 1.36.945
10 Bobby Rahal 1.37.078
11 Gil De Ferran 1.37.324
12 Michael Andretti 1.37.371
13 Dario Franchitti 1.37.592
14 Andé Ribeiro 1.37.646
15 Adrian Fernandez 1.37.819
16 Bryan Herta 1.37.895
17 Al Unser Jr. 1.38.218
18 Gualter Salles 1.38.325
19 Raul Boesel 1.38.521
20 Richie Hearn 1.38.990
21 Patrick Carpentier 1.39.595
22 Max Papis 1.39.927
23 Juan Manuel Fangio II 1.39.981
24 Paul Jasper 1.40.138
25 PJ Jones 1.40.506
26 Michel Jourdain Jr. 1.41.871
27 Arnd Meier 1.42.316
28 Hiro Matsushita 1.42.795

La tappa austaliana del campionato CART ha visto prevalere la Reynard-Ford di Scott Pruett al termine di una corsa estremamente movimentata. Una vittoria sofferta e meritata per il pilota americano, giunta al termine di un week end difficile per i numerosi inconvenienti meccanici occorsi durante le prove, tanto da costringere Pruett a qualificarsi con la vettura del compagno Boesel. Che le cose per l’ex campione Trans Am potessero però andare bene in gara lo si è capito nel warm up, chiuso in testa con ampio margine.

Una volta esposta la bandiera verde Pruett è stato poi bravo ad attendere il momento giusto. Consapevole di avere tra le mani una monoposto vincente, non ha forzato la mano nei duelli ravvicinati con Gugelmin, Vasser e Moore, sfruttando l’eccellente lavoro della squadra durante le soste ed evitando i tanti errori commessi dagli avversari, compreso l’incidente tra Tracy e Zanardi che gli ha di fatto consegnato la vittoria. L’unico vero brivido è arrivato nel finale, quando un conteggio errato del tempo rimasto ha costretto la direzione gara ad esporre due volte consecutive la bandiera bianca indicante l’ultimo giro. In quello che pensava essere l’ultimo passaggio Pruett ha infatti lasciato riavvicinare Moore, rimanendo comunque padrone della situazione una volta capito che per raggiungere la bandiera a scacchi avrebbe dovuto percorrere altri 5 km. Per il canadese, molto consistente alla prima uscita con la Reynard ’97, è comunque arrivato il secondo podio consecutivo sulle strade australiane.

La riduzione della distanza di gara, dovuta al raggiungimento delle due ore, è scaturita dalle numerose interruzioni delle ostilità, compresa la bandiera rossa esposta al secondo giro per il violentissimo incidente che ha visto coinvolti Christian Fittipaldi e Gil De Ferran. In lotta serrata per l’ottava posizione, poco dopo il traguardo De Ferran ha infilato il muso della sua Reynard nello strettissimo pertugio lasciato libero da Fittipaldi, che cercando di difendersi ulteriormente ha indotto l’aggancio tra le vetture. La Swift ha prima strisciato contro il muretto box e, una volta giunta al termine di questo, ha finito per impattare ad altissima velocità contro le barriere, rimbalzando da una parte all’altra della pista. Fittipaldi, apparso subito cosciente ma molto dolorante, ha riportato diverse fratture alle gambe e al bacino mentre De Ferran, seppur molto scosso, ha potuto ripartire col muletto al termine delle lunghe operazioni di pulizia. Stessa sorte per Paul Tracy, fermo al secondo giro dopo un contatto contro le gomme mentre inseguiva Zanardi.

Alla seconda bandiera verde il duello tra l’italiano e il canadese ha quindi caratterizzato buona parte della corsa. Dopo varie interruzioni per i testacoda di Salles e Jourdain (che ha coinvolto anche l’incolpevole Hearn), Tracy ha coronato il lungo inseguimento sfruttando un errore in frenata di Zanardi, in difficoltà alla fine del primo stint. La svolta della gara è quindi arrivata poco dopo in occasione dell’ennesima pace car, uscita per recuperare la vettura Fangio II, fermo col motore in fumo. Approfittando dell’ultima sosta collettiva del gruppo, Arnd Meier ha preso il comando delle operazioni, non facendo sconti a Tracy nel negoziare la frenata della prima curva. Risultato: Tracy lungo alla prima chicane in un estremo tentativo di riprendere il comando e tentativo di sorpasso di Zanardi alla frenata successiva. Tentativo, perché nel breve rettilineo seguente i due sono poi venuti a contatto, con Zanardi nelle gomme ma in grado di proseguire, seppur ultimo, mentre Tracy si è dovuto fermare con una sospensione piegata.

L’italiano ha quindi messo in atto una poderosa rimonta, culminata in un doppio sorpasso nell’ultimo giro supplementare ai danni di Ribeiro e De Ferran, buono per il quarto posto finale. Il piazzamento a ridosso del podio dell’italiano è stato certamente aiutato da un errore di Gugelmin, fin lì autore di un’ottima prova, che nelle ultime fasi è andato a travolgere l’altrettanto positivo Vasser in un estremo tentativo di sorpasso alla solita curva 3. I guai dei due hanno giovato anche a Michael Andretti, che si è visto aprire le porte del podio dopo una solida prova alla prima uscita della Swift su un cittadino. Dopo lo spavento del secondo giro De Ferran ha comunque portato a casa preziosi punti con il quinto posto, precedendo di poco Ribeiro, eccellente con una Lola in grave crisi.

Ordine d’arrivo
P Pilota Squadra N Vettura Tempo
1    Scott Pruett Patrick 20 R/F/F 57 giri in 2:01:04.678 – 78.948 mph
2    Greg Moore Forsythe 99 R/M/F 0.684
3    Michael Andretti Newman Haas 6 S/F/G 11.261
4    Alex Zanardi (P) Ganassi 4 R/H/F 14.827
5    Gil de Ferran Walker 5 R/H/G 15.590
6    Andre Ribeiro Tasman 31 L/H/F 16.810
7    Raul Boesel Patrick 40 R/F/F 17.634
8    Mark Blundell PacWest 18 R/M/F 18.162
9    Dario Franchitti Hogan 9 R/M/F 23.559
10    Bobby Rahal Rahal 7 R/F/G 25.924
11    Adrian Fernandez Tasman 32 L/H/F 29.722
12    Jimmy Vasser Ganassi 1 R/H/F 30.191
13    Richie Hearn Della Penna 10 L/F/G 38.210
14    Max Papis Arciero Wells 25 R/T/F 39.525
15    Patrick Carpentier Bettenhausen 16 R/M/G 41.767
16    Arnd Meier Indy Project 15 L/F/G 58.075
17    Mauricio Gugelmin PacWest 17 R/M/F 74.102
18    Michel Jourdain, Jr. Coyne 19 L/F/G trasmissione
19    Paul Tracy (L) Penske 3 P/M/G incidente
20    Juan Fangio All American Racers 36 R/T/G motore
21    Parker Johnstone Green 27 R/H/F incidente
22    Bryan Herta Rahal 8 R/F/G incidente
23    Paul Jasper Coyne 34 L/F/G trasmissione
24    Gualter Salles Davis 77 R/F/G incidente
25    Hiro Matsushita Arciero Wells 26 R/T/F electrical
26    P.J. Jones All American Racers 96 R/T/G motore
27    Al Unser, Jr. Penske 2 P/M/G lost wheel
28    Christian Fittipaldi Newman Haas 11 S/F/G incidente
Telaio/Motore/Gomme

R= Reynard; L=Lola; S= Swift; P=Penske

H= Honda; M= Mercedes; F= Ford; T= Toyota

G= Goodyear; F= Firestone

(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa

 

Classifica dopo Surfers Paradise
1   Michael Andretti 35
2   Scott Pruett 30
3   Greg Moore 28
4   Alex Zanardi 20
5   Paul Tracy 17
6   Jimmy Vasser 15
7   Gil de Ferran 10
8   Andre Ribeiro 9
9   Mauricio Gugelmin 8
10   Raul Boesel 6
11   Parker Johnstone 5
12   Mark Blundell 5
13   Patrick Carpentier 4
14   Dario Franchitti 4
15   Bryan Herta 3
16   Bobby Rahal 3
17   Adrian Fernandez 2
18   Richie Hearn 2