Firestone Grand Prix of St. Petersburg – 10-12 marzo 2017 – Prima prova della stagione 2017
Circuito: Streets of Saint Petersburg, Florida
Tipologia: Cittadino
Lunghezza: 1.8 mi – 2.896 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 1.00.066 – 2016– Will Power, Dallara – Chevrolet
Distanza di gara: 110 giri – 198 mi
Vincitore uscente: Juan Pablo Montoya |
Il fine settimana inaugurale della stagione IndyCar 2017 regala subito una sorpresa relativa al tracciato. La riasfaltatura subita dal percorso può infatti aver semplificato la vita ai piloti nell’immissione sul rettilineo principale, da sempre molto sconnesso essendo una pista d’atterraggio per aerei da turismo. La conseguenza inattesa è stata però un dosso in curva 3, la veloce piega a destra che di fatto porta le vetture in città. Dopo alcuni problemi riscontrati dalle categorie di contorno, gli organizzatori hanno infatti deciso di cambiare la conformazione della curva, inserendo un cordolo piuttosto alto a diversi metri dall’apice originale, rappresentato dal muretto interno. Una piega normalmente affrontata in pieno quest’anno richiederà quindi ai piloti di frenare e scalare marcia.
La prima sessione di prove libere, sulla distanza di 45 minuti secondo le nuove disposizioni, ha visto a sorpresa comandare quattro vetture Honda, con Marco Andretti a precedere il duo Kanaan-Dixon e James Hinchcliffe. Il campione Pagenaud ha chiuso al quinto posto, risultando il più veloce delle vetture Chevrolet. Non è stata una prima sessione troppo felice per il team Penske, atteso come il dominatore del week end e della stagione. Dopo pochi minuti Will Power ha infatti perso il posteriore della sua vettura in curva 10, impattando contro il muro con il wheel guard destro. Aiutato dai commissari l’australiano ha comunque riportato la sua vettura in pit lane. Qualche minuto dopo Josef Newgarden ha rischiato di imitare il compagno, riuscendo però a cavarsela con un dritto nella via di fuga. La stesso punto ha poi visto Pagenaud sfiorare pericolosamente le barriere. La staccata della curva 4 ha invece tratto in inganno Bourdais, che però ha ripreso le sue prove senza danni alla vettura.
La vigilia della giornata d’apertura è stata accompagnata da alcune preoccupazioni riguardanti l’impianto frenante. Il passaggio graduale dalla Brembo alla PFC prevede per questa stagione l’assemblaggio del sistema della casa americana con la pinza italiana. Nei recenti test di Sebring la soluzione ha però creato problemi di surriscaldamento, in quanto seppur molto efficace, il nuovo impianto è caratterizzato da temperature di lavoro piuttosto elevate, tanto da mandare in crisi la pinza della Brembo, non progettata per dissipare queste quantità di calore. I problemi hanno riguardato soprattutto le squadre Honda, che sono andate incontro a un sensibile decadimento delle prestazioni e, in un caso, al completo cedimento dell’impianto, per fortuna senza conseguenze. Questo ha reso necessario un adattamento in extremis delle prese d’aria di raffreddamento, operazione concessa dall’IndyCar in nome della sicurezza, nonostante si tratti di fatto di un componente aerodinamico e quindi in teoria compreso nel congelamento imposto sugli aerokit.
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St. Petersburg – 10/03/2017 – Libere 1 |
Pos. |
Pilota |
Squadra |
Vettura |
N |
Sponsor |
Tempo |
Distacco |
1 |
Marco Andretti |
Andretti |
Honda |
27 |
hhgregg |
1.03.756 |
|
2 |
Tony Kanaan |
Ganassi |
Honda |
10 |
NTT Data |
1.03.845 |
0.089 |
3 |
Scott Dixon |
Ganassi |
Honda |
9 |
General Electric |
1.03.880 |
0.124 |
4 |
James Hinchcliffe |
Schmidt |
Honda |
5 |
Arrow Electronics |
1.04.151 |
0.395 |
5 |
Simon Pagenaud |
Penske |
Chevrolet |
1 |
PPG |
1.04.213 |
0.457 |
6 |
Graham Rahal |
Rahal |
Honda |
15 |
Stake n’ Shake |
1.04.319 |
0.563 |
7 |
Helio Castroneves |
Penske |
Chevrolet |
3 |
Hitachi |
1.04.349 |
0.593 |
8 |
Charlie Kimball |
Ganassi |
Honda |
83 |
Tresiba |
1.04.407 |
0.651 |
9 |
Ryan Hunter-Reay |
Andretti |
Honda |
28 |
DHL |
1.04.412 |
0.656 |
10 |
Max Chilton |
Ganassi |
Honda |
8 |
Gallagher |
1.04.538 |
0.782 |
11 |
Will Power |
Penske |
Chevrolet |
12 |
Verizon |
1.04.551 |
0.795 |
12 |
Alexander Rossi |
Andretti |
Honda |
98 |
Napa |
1.04.627 |
0.871 |
13 |
Sebastien Bourdais |
Coyne |
Honda |
18 |
Sonny’s |
1.04.690 |
0.934 |
14 |
Spencer Pigot |
Carpenter |
Chevrolet |
20 |
Fuzzy Vodka |
1.04.829 |
1.073 |
15 |
Josef Newgarden |
Penske |
Chevrolet |
2 |
Verizon |
1.04.850 |
1.094 |
16 |
Takuma Sato |
Andretti |
Honda |
26 |
Panasonic |
1.04.854 |
1.097 |
17 |
Mikhail Aleshin |
Schmidt |
Honda |
7 |
SMP |
1.04.961 |
1.205 |
18 |
Ed Jones |
Coyne |
Honda |
19 |
Boy Scouts of America |
1.05.554 |
1.465 |
19 |
Carlos Munoz |
Foyt |
Chevrolet |
14 |
ABC Supply |
1.05.429 |
1.673 |
20 |
JR Hildebrand |
Carpenter |
Chevrolet |
21 |
Fuzzy Vodka |
1.05.580 |
1.824 |
21 |
Conor Daly |
Foyt |
Chevrolet |
4 |
ABC Supply |
1.05.593 |
1.837 |
La seconda sessione di prove libere ha confermato la buona forma dei piloti Honda e in particolare del team Ganassi. Dopo aver visto il compagno Chilton comandare la classifica nelle prime fasi, Scott Dixon si è portato al comando dopo soli quattro giri, staccando tutti di oltre due decimi. Il neozelandese ha preceduto i compagni Kanaan e Kimball, ma il tris del team Ganassi è stato impedito da Will Power, che dopo l’incidente della mattinata si è ben ripreso issandosi al secondo posto. Bourdais ha chiuso la top 5, precedendo Hinchcliffe, Newgarden, il leader del primo turno Andretti e il campione in carica Pagenaud. Quasi tutti hanno usato entrambe le mescole di gomme Firestone, ma la brevità del percorso e il traffico dovuto alla ridotta durata della sessione hanno impedito a molti di tentare un giro veloce a pista libera. Il risultato delle due sessioni potrebbe far sperare in un buon equilibrio tra le vetture delle due case, pur non dimenticando il salto prestazionale che puntualmente caratterizza il pacchetto Chevrolet in qualifica. Il poco tempo a disposizione è stato ulteriormente ridotto a inizio sessione da un incidente di Takuma Sato, fuori pista all’ultima curva durante l’installation lap. L’uscita, con ogni probabilità causata da un guasto meccanico, ha costretto il giapponese all’inattività per il resto della sessione.
St. Petersburg – 10/03/2017 – Libere 2 |
Pos. |
Pilota |
Squadra |
Vettura |
N |
Sponsor |
Tempo |
Distacco |
1 |
Scott Dixon |
Ganassi |
Honda |
9 |
General Electric |
1.02.5591 |
|
2 |
Will Power |
Penske |
Chevrolet |
12 |
Verizon |
1.02.8416 |
0.2825 |
3 |
Tony Kanaan |
Ganassi |
Honda |
10 |
NTT Data |
1.02.8545 |
0.2954 |
4 |
Charlie Kimball |
Ganassi |
Honda |
83 |
Tresiba |
1.02.8748 |
0.3157 |
5 |
Sebastien Bourdais |
Coyne |
Honda |
18 |
Sonny’s |
1.02.9056 |
0.3465 |
6 |
Josef Newgarden |
Penske |
Chevrolet |
2 |
Verizon |
1.02.9074 |
0.3483 |
7 |
James Hinchcliffe |
Schmidt |
Honda |
5 |
Arrow Electronics |
1.02.9828 |
0.4237 |
8 |
Marco Andretti |
Andretti |
Honda |
27 |
hhgregg |
1.03.0255 |
0.4664 |
9 |
Simon Pagenaud |
Penske |
Chevrolet |
1 |
PPG |
1.03.1462 |
0.5871 |
10 |
Carlos Munoz |
Foyt |
Chevrolet |
14 |
ABC Supply |
1.03.1495 |
0.5904 |
11 |
JR Hildebrand |
Carpenter |
Chevrolet |
21 |
Fuzzy Vodka |
1.03.1995 |
0.6404 |
12 |
Helio Castroneves |
Penske |
Chevrolet |
3 |
Hitachi |
1.03.2001 |
0.6410 |
13 |
Max Chilton |
Ganassi |
Honda |
8 |
Gallagher |
1.03.2146 |
0.6555 |
14 |
Mikhail Aleshin |
Schmidt |
Honda |
7 |
SMP |
1.03.3057 |
0.7466 |
15 |
Alexander Rossi |
Andretti |
Honda |
98 |
Napa |
1.03.3199 |
0.7608 |
16 |
Ryan Hunter-Reay |
Andretti |
Honda |
28 |
DHL |
1.03.3281 |
0.7690 |
17 |
Graham Rahal |
Rahal |
Honda |
15 |
Stake n’ Shake |
1.03.4818 |
0.9227 |
18 |
Spencer Pigot |
Carpenter |
Chevrolet |
20 |
Fuzzy Vodka |
1.03.4909 |
0.9318 |
19 |
Ed Jones |
Coyne |
Honda |
19 |
Fuzzy Vodka |
1.03.6466 |
1.875 |
20 |
Conor Daly |
Foyt |
Chevrolet |
4 |
ABC Supply |
1.04.1205 |
1.561 |
21 |
Takuma Sato |
Andretti |
Honda |
26 |
Panasonic |
senza tempo |
|
La giornata di sabato si apre con l’ulteriore conferma delle vetture Honda, che monopolizzano le prime posizioni della classifica in modo ancora più perentorio di quanto visto nel primo giorno di prove. Scott Dixon chiude ancora una volta in testa, facendo registrare il miglior tempo del fine settimana: 1.01.624, solo un secondo e mezzo in più della pole 2016, risultato frutto della nuova curva 3, il cui rallentamento è mitigato dalla riasfaltatura di parte del percorso. A un soffio dal neozelandese ha chiuso James Hinchcliffe, che conferma il buon passo mostrato nella prima giornata, precedendo di 30 millesimi Alexander Rossi, primo rappresentante di un team Andretti che vede anche Marco in sesta posizione e Hunter Reay ottavo e in recupero dopo i problemi ai freni del venerdì. Tra le vetture del team Andretti si è inserito un buon Chilton, 4°, davanti a Bourdais, stabilmente nelle parti alte della classifica. Il primo pilota Chevrolet, Newgarden, si è piazzato al settimo posto, con Kanaan e Power a chiudere la top ten davanti a Pagenaud. Nonostante i primi 10 siano racchiusi in poco più di due decimi e Castroneves, 15°, abbia ostentato sicurezza sulle prestazioni della sua vettura, è innegabile che lo scenario prospettato dalle prove libere differisce notevolmente dalle aspettative della vigilia, con almeno tre squadre Honda in ottima forma e una Penske meno incisiva del previsto. I piloti del Capitano avranno indubbiamente bisogno di un cambio di ritmo nelle qualifiche, soprattutto considerando la composizione dei gruppi della Q1, che vedrà subito un escluso eccellente tra Newgarden, Castroneves, Pagenaud, Dixon, Bourdais, Kanaan e Rossi. Meno sorprese dovrebbero invece arrivare dal secondo gruppo, specie considerando il ritmo non irresistibile visto fin ora dai piloti del team ECR.
St. Petersburg – 11/03/2017 – Libere 3 |
Pos. |
Pilota |
Squadra |
Vettura |
N |
Sponsor |
Tempo |
Distacco |
1 |
Scott Dixon |
Ganassi |
Honda |
9 |
General Electric |
01:01.6240 |
|
2 |
James Hinchcliffe |
Schmidt |
Honda |
5 |
Arrow Electronics |
01:01.6660 |
0.0420 |
3 |
Alexander Rossi |
Andretti |
Honda |
98 |
Napa |
01:01.7015 |
0.0775 |
4 |
Max Chilton |
Ganassi |
Honda |
8 |
Gallagher |
01:01.7477 |
0.1237 |
5 |
Sebastien Bourdais |
Coyne |
Honda |
18 |
Sonny’s |
01:01.7634 |
0.1394 |
6 |
Marco Andretti |
Andretti |
Honda |
27 |
hhgregg |
01:01.8085 |
0.1845 |
7 |
Josef Newgarden |
Penske |
Chevrolet |
2 |
Verizon |
01:01.8229 |
0.1989 |
8 |
Ryan Hunter-Reay |
Andretti |
Honda |
28 |
DHL |
01:01.8550 |
0.2310 |
9 |
Tony Kanaan |
Ganassi |
Honda |
10 |
NTT Data |
01:01.8562 |
0.2322 |
10 |
Will Power |
Penske |
Chevrolet |
12 |
Verizon |
01:01.9166 |
0.2926 |
11 |
Simon Pagenaud |
Penske |
Chevrolet |
1 |
PPG |
01:02.0310 |
0.4070 |
12 |
Charlie Kimball |
Ganassi |
Honda |
83 |
Tresiba |
01:02.0345 |
0.4105 |
13 |
Graham Rahal |
Rahal |
Honda |
15 |
Stake n’ Shake |
01:02.0793 |
0.4553 |
14 |
Carlos Munoz |
Foyt |
Chevrolet |
14 |
ABC Supply |
01:02.3289 |
0.7049 |
15 |
Helio Castroneves |
Penske |
Chevrolet |
3 |
Hitachi |
01:02.3314 |
0.7074 |
16 |
JR Hildebrand |
Carpenter |
Chevrolet |
21 |
Fuzzy Vodka |
01:02.4174 |
0.7934 |
17 |
Takuma Sato |
Andretti |
Honda |
26 |
Panasonic |
01:02.4205 |
0.7965 |
18 |
Spencer Pigot |
Carpenter |
Chevrolet |
20 |
Fuzzy Vodka |
01:02.4207 |
0.7967 |
19 |
Ed Jones |
Coyne |
Honda |
19 |
Boy Scouts of America |
01:02.4928 |
0.8688 |
20 |
Mikhail Aleshin |
Schmidt |
Honda |
7 |
SMP |
01:02.5968 |
0.9728 |
21 |
Conor Daly |
Foyt |
Chevrolet |
4 |
ABC Supply |
01:02.7788 |
1.155 |
Gruppi primo turno di qualifica |
Gruppo 1 |
Gruppo2 |
James Hinchcliffe |
Scott Dixon |
Max Chilton |
Alexander Rossi |
Marco Andretti |
Sebastien Bourdais |
Ryan Hunter-Reay |
Josef Newgarden |
Will Power |
Tony Kanaan |
Charlie Kimball |
Simon Pagenaud |
Carlos Munoz |
Graham Rahal |
JR Hildebrand |
Helio Castroneves |
Spencer Pigot |
Takuma Sato |
Mikhail Aleshin |
Ed Jones |
|
Conor Daly |
Il primo gruppo vede passare alla Q2 i protagonisti attesi, tranne Marco Andretti, fuorviato da una modifica alla vettura effettuata nel passaggio dal primo tentativo con la mescola dura a quella “rossa”. L’americano partirà quindi in ottava fila. Il compagno Hunter Reay si è salvato per pochi centesimi dall’attacco di Spencer Pigot, mentre a sorpresa Carlos Munoz ha portato al secondo turno la vettura del team Foyt dopo delle libere non entusiasmanti.
Il secondo gruppo ha subito presentato una sorpresa quando un errore di Bourdais all’inizio della sessione ha ridotto il tempo a disposizione a meno di 5 minuti, oltre a porre subito fine alle speranze del pilota francese. Scott Dixon ha confermato il ritmo impressionante mostrato nelle libere, riuscendo ad abbattere il muro del minuto e un secondo. La sorpresa vera è arrivata però con la bandiera a scacchi, che ha visto Pagenaud e Castroneves non riuscire a mettere insieme un giro sufficiente a passare il taglio. Impresa riuscita invece a Sato e Rahal, in difficoltà nelle prove.
St. Petersburg – 11/03/2017 – Qualifica 1 |
|
Gruppo 1 |
Gruppo 2 |
Pos. |
Pilota |
Tempo |
Distacco |
Pilota |
Tempo |
Distacco |
1 |
Will Power |
1.01.0506 |
|
Scott Dixon |
1.00.9602 |
|
2 |
Charlie Kimball |
1.01.1823 |
0.1317 |
Josef Newgarden |
1.01.1110 |
0.1508 |
3 |
James Hinchcliffe |
1.01.2237 |
0.1731 |
Takuma Sato |
1.01.3775 |
0.4173 |
4 |
Max Chilton |
1.01.3032 |
0.2526 |
Tony Kanaan |
1.01.5067 |
0.5465 |
5 |
Carlos Munoz |
1.01.5238 |
0.4732 |
Alexander Rossi |
1.01.5347 |
0.5745 |
6 |
Ryan Hunter-Reay |
1.01.5416 |
0.4910 |
Graham Rahal |
1.01.5874 |
0.6272 |
7 |
Spencer Pigot |
1.01.5898 |
0.5392 |
Simon Pagenaud |
1.01.6129 |
0.6527 |
8 |
Marco Andretti |
1.01.6070 |
0.5564 |
Helio Castroneves |
1.01.7159 |
0.7557 |
9 |
Mikhail Aleshin |
1.01.7674 |
0.7168 |
Ed Jones |
1.01.7598 |
0.7996 |
10 |
JR Hildebrand |
1.01.8465 |
0.7959 |
Conor Daly |
1.02.2030 |
1.243 |
11 |
|
|
|
Sebastien Bourdais |
senza tempo |
La Q2 ha visto subito Hunter-Reay fuori gioco per una toccata di troppo contro il muro, senza però causare l’uscita della bandiera rossa. Scott Dixon ha addirittura migliorato il giro impressionante sfoderato in Q1, rimanendo il solo a potersi avventurare sotto il muro del minuto e un secondo. Alle sue spalle un Hinchcliffe in gran forma ha preceduto Newgarden e il sorprendente Sato, unico dei piloti del team Andretti ad accedere alla Fast Six. Accesso arrivato un po’ con il fiatone anche per Will Power e Tony Kanaan, con il brasiliano protagonista anche di un dritto. Un po’ di delusione per Chilton e Rossi, frenati dal traffico e fuori dalla Q3 per meno di un decimo.
St. Petersburg – 11/03/2017 – Qualifica 2 |
Pos. |
Pilota |
Tempo |
Distacco |
1 |
Scott Dixon |
1.00.9293 |
|
2 |
James Hinchcliffe |
1.01.1891 |
0.2598 |
3 |
Josef Newgarden |
1.01.1915 |
0.2622 |
4 |
Takuma Sato |
1.01.2691 |
0.3398 |
5 |
Will Power |
1.01.3176 |
0.3883 |
6 |
Tony Kanaan |
1.01.3211 |
0.3918 |
7 |
Max Chilton |
1.01.3516 |
0.4223 |
8 |
Alexander Rossi |
1.01.5198 |
0.5905 |
9 |
Charlie Kimball |
1.01.6066 |
0.6773 |
10 |
Graham Rahal |
1.01.6168 |
0.6888 |
11 |
Carlos Munoz |
1.01.7399 |
0.8106 |
12 |
Ryan Hunter-Reay |
1.03.1588 |
2.229 |
Nonostante le difficoltà in Q2, quando il giro veloce vale la posizione in griglia Will Power tira fuori il meglio e la Fast Six di St. Petersburg ne è stata l’ennesima prova. L’australiano ha infatti pressoché replicato il proprio giro più veloce, segnato in Q1, centrando la settima pole sulle strade della Florida. Un errorino nel primo settore ha invece impedito a Scott Dixon di ripetere i tempi inavvicinabili segnati nelle prime due frazioni di qualifica. Il neozelandese ha comunque centrato la prima fila, precedendo un solido Hinchicliffe. Il Sindaco ha confermato il buon ritmo mostrato in prova, piazzandosi davanti a Newgarden, bravo comunque ad approdare in Fast Six nella sua prima uscita con il team Penske. Takuma Sato si è fatto valere anche nella ultima sessione, risultando più veloce di Tony Kanaan.
St. Petersburg – 11/03/2017 – Qualifica 3 |
Pos. |
Pilota |
Tempo |
Distacco |
1 |
Will Power |
1.01.0640 |
|
2 |
Scott Dixon |
1.01.2219 |
0.1579 |
3 |
James Hinchcliffe |
1.01.3039 |
0.2399 |
4 |
Josef Newgarden |
1.01.7229 |
0.6589 |
5 |
Takuma Sato |
1.01.9851 |
0.9211 |
6 |
Tony Kanaan |
1.02.0824 |
1.0184 |
Il warm up vede Scott Dixon chiudere ancora una volta in testa davanti a Castroneves, Pagenaud, Pigot e Rahal. A fare notizia però è il brutto incidente che vede coinvolto Hunter-Reay, finito violentemente contro il muro di gomme della curva 10 a causa di un guasto ai freni posteriori. Inizialmente ricondotto ai problemi di surriscaldamento osservati nei giorni precedenti, il problema sembra invece risiedere nel circuito di alimentazione dell’impianto frenante. Un contatto con il muro meno grave ha poi visto coinvolto anche Aleshin, che se l’è cavata sostituendo l’ala posteriore.
St. Petersburg – 12/03/2017 – Warm Up |
Pos. |
Pilota |
Squadra |
Vettura |
N |
Sponsor |
Tempo |
Distacco |
1 |
Scott Dixon |
Ganassi |
Honda |
9 |
General Electric |
01:01.9292 |
–.—- |
2 |
Helio Castroneves |
Penske |
Chevrolet |
3 |
Hitachi |
01:02.5026 |
0.5734 |
3 |
Simon Pagenaud |
Penske |
Chevrolet |
1 |
PPG |
01:02.5051 |
0.5759 |
4 |
Spencer Pigot |
Carpenter |
Chevrolet |
20 |
Fuzzy Vodka |
01:02.6087 |
0.6795 |
5 |
Graham Rahal |
Rahal |
Honda |
15 |
Stake n’ Shake |
01:02.6570 |
0.7278 |
6 |
Sebastien Bourdais |
Coyne |
Honda |
18 |
Sonny’s |
01:02.7550 |
0.8258 |
7 |
Marco Andretti |
Andretti |
Honda |
27 |
hhgregg |
01:02.9578 |
1.029 |
8 |
Tony Kanaan |
Ganassi |
Honda |
10 |
NTT Data |
01:03.0345 |
1.105 |
9 |
Conor Daly |
Foyt |
Chevrolet |
4 |
ABC Supply |
01:03.0660 |
1.137 |
10 |
Carlos Munoz |
Foyt |
Chevrolet |
14 |
ABC Supply |
01:03.1105 |
1.181 |
11 |
Charlie Kimball |
Ganassi |
Honda |
83 |
Tresiba |
01:03.1608 |
1.232 |
12 |
Max Chilton |
Ganassi |
Honda |
8 |
Gallagher |
01:03.1610 |
1.232 |
13 |
Will Power |
Penske |
Chevrolet |
12 |
Verizon |
01:03.1619 |
1.233 |
14 |
James Hinchcliffe |
Schmidt |
Honda |
5 |
Arrow Electronics |
01:03.2049 |
1.276 |
15 |
Takuma Sato |
Andretti |
Honda |
26 |
Panasonic |
01:03.2400 |
1.311 |
16 |
JR Hildebrand |
Carpenter |
Chevrolet |
21 |
Fuzzy Vodka |
01:03.2874 |
1.358 |
17 |
Ryan Hunter-Reay |
Andretti |
Honda |
28 |
DHL |
01:03.4837 |
1.555 |
18 |
Ed Jones |
Coyne |
Honda |
19 |
Boy Scouts of America |
01:03.5015 |
1.572 |
19 |
Alexander Rossi |
Andretti |
Honda |
98 |
Napa |
01:03.5956 |
1.666 |
20 |
Josef Newgarden |
Penske |
Chevrolet |
2 |
Verizon |
01:03.6579 |
1.729 |
21 |
Mikhail Aleshin |
Schmidt |
Honda |
7 |
SMP |
01:03.7141 |
1.785 |
Nonostante la pole mancata, il ritmo mostrato nelle prove sembrerebbe consegnare a Scott Dixon il ruolo di favorito, temperature dei freni permettendo. Alexander Rossi potrebbe essere la sorpresa della corsa, essendo risultato il più veloce con gomme dure mentre le sventure in qualifica di Pagenaud, Castroneves e Bourdais garantiranno spettacolo nelle prime fasi, nonostante la modifica della curva 3 abbia probabilmente ridotto le possibilità di sorpasso nella staccata della curva 4. Dopo due giornate di sole il meteo potrebbe comunque giocare un ruolo decisivo sullo svolgimento della gara, in quanto le previsioni indicano come probabile la pioggia per la giornata di domenica.
Griglia di Partenza |
Pos. |
Pilota |
Tempo |
Pilota |
Tempo |
1 |
Will Power |
1.01.0640 |
|
|
2 |
|
|
Scott Dixon |
1.01.2219 |
3 |
James Hinchcliffe |
1.01.3039 |
|
|
4 |
|
|
Josef Newgarden |
1.01.7229 |
5 |
Takuma Sato |
1.01.9851 |
|
|
6 |
|
|
Tony Kanaan |
1.02.0824 |
7 |
Max Chilton |
1.01.3516 |
|
|
8 |
|
|
Alexander Rossi |
1.01.5198 |
9 |
Charlie Kimball |
1.01.6066 |
|
|
10 |
|
|
Graham Rahal |
1.01.6168 |
11 |
Carlos Munoz |
1.01.7399 |
|
|
12 |
|
|
Ryan Hunter-Reay |
1.03.1588 |
13 |
Spencer Pigot |
1.01.5898 |
|
|
14 |
|
|
Simon Pagenaud |
1.01.6129 |
15 |
Marco Andretti |
1.01.6070 |
|
|
16 |
|
|
Helio Castroneves |
1.01.7159 |
17 |
Mikhail Aleshin |
1.01.7674 |
|
|
18 |
|
|
Ed Jones |
1.01.7598 |
19 |
JR Hildebrand |
1.01.8465 |
|
|
20 |
|
|
Conor Daly |
1.02.2030 |
21 |
Sebastien Bourdais |
senza tempo |
|
|
I tempi riportati sono riferiti all’ultima sessione cui i piloti hanno partecipato. Per i piloti eliminati in Q1, le file sono formate dai piloti che hanno terminato nella stessa posizione nei due gruppi, con il posto più alto appannaggio dei piloti del gruppo 1. |
I test di Sebring avevano dato delle speranze ma una vittoria Honda a St.Petersburg, feudo Chevrolet dal 2012, suonava quasi impossibile. Pensare poi che fra Ganassi, Andretti e Schmidt sarebbero stati proprio Bourdais e il pur rinnovato team Coyne a fare il colpaccio, sembrava pura fantascienza. E invece è andata proprio così, con il francese in victory lane, per di più dopo il disastro in qualifica e conseguente ultimo posto in griglia. La gara ha avuto il suo momento cruciale al giro 26, quando la direzione gara ha fatto uscire la pace car per ripulire i detriti di un contatto tra Kanaan e Aleshin. L’intento poteva essere giusto, ma il momento è stato totalmente sbagliato, perchè la neutralizzazione è arrivata nel bel mezzo di una finestra di rifornimento, con il gruppo di testa non ancora transitato in pit lane. Fino a quel momento la corsa, dopo un prevedibile incidente in curva 3 tra Rahal e Kimball che ha poi coinvolto anche Munoz, aveva vissuto sulla fuga solitaria di Hinchcliffe. Conquistato il comando con un’abile manovra all’esterno su Power, il canadese ha guidato largamente la corsa fino all’uscita della bandiera gialla, durante la quale ha poi effettuato la prima sosta insieme agli altri piloti di testa: Dixon, Sato, Newgarden, Pigot, Rossi, Kanaan e Chilton.
Non avendo alternative al fermarsi durante la neutralizzazione, il pacchetto di testa si è così ritrovato alle spalle di chi, come Pagenaud, Bourdais, Andretti, Jones e Castroneves tra gli altri, era stato meno efficace nel gestire il carburante. Fermatosi poco prima della bandiera gialla, questo gruppo ha invece ricevuto un regalo inaspettato e, a dirla tutta, immeritato dalla direzione gara, che avrebbe potuto attendere il completamento delle soste prima di avviare le operazioni di pulizia. Così non è stato e alla bandiera verde del 31° giro, mentre nel gruppo succedeva di tutto, Bourdais è andato all’attacco di Pagenaud assumendo il comando della gara. Senza ulteriori neutralizzazione e con gli altri favoriti invischiati nel traffico, la lotta per la vittoria si è ristretta ai due francesi, che hanno ingaggiato un duello a vista, basato in parte sulla velocità e in parte sui consumi. Dopo l’ultima sosta il campione in carica ha cercato di mettere pressione al connazionale, che però si è dimostrato più efficace nei doppiaggi, potendo anche contare su consumi migliori. Il distacco tra i due non è mai sceso sotto i due secondi, permettendo a Bourdais di centrare un successo insperato e per questo ancora più bello.
Alle loro spalle si è avuta invece una certa alternanza. Inizialmente il terzo posto è stato occupato da un sorprendente Jones, che liberatosi di Marco Andretti ha occupato il gradino più basso del podio fino alla seconda sosta, che lo ha visto sparire dalle posizioni di vertice. Il suo posto è stato quindi rilevato da Takuma Sato, che dopo aver superato un Power in crisi coi consumi sembrava avere il podio in cassaforte, prima che un problema all’ultima sosta lo facesse retrocedere al quarto posto alle spalle di Dixon. Il neozelandese è stato il migliore del gruppetto penalizzato dalla seconda bandiera gialla. Sopravvissuto in ripartenza a un bloccaggio delle ruote posteriori e conseguente intervento dell’anti stallo, il 4 volte campione ha dato l’ennesima dimostrazione del gran potenziale mostrato in prova, issandosi dal 14° al 4° posto grazie a una buona combinazione di sorpassi e strategia, raggiungendo poi il terzo posto grazie ai problemi di Sato. Senza bandiere gialle però Dixon non ha potuto fare nulla per rientrare nel discorso vittoria, risultando staccato da Bourdais di oltre 25″ dopo l’ultima sosta.
Quarto ha concluso Hunter-Reay, protagonista di una domenica infernale. A muro nel warm up per un guasto ai freni, un problema elettronico ha costretto l’americano a precipitarsi in pit lane prima della bandiera verde, salvandosi per pochi secondi dal doppiaggio grazie all’incidente tra Rahal e Kimball. Dopo di che è iniziata un’infinita rincorsa a ritmo da qualifica, che dopo l’ultima sosta ha visto il campione 2012 emergere davanti a Hinchcliffe, Newgarden e Castroneves, con cui ha lottato per buona parte della corsa, per poi riuscire a soffiare il quarto posto a Sato all’ultimo giro.
Anch’essi aiutati dalla bandiera gialla del 26° giro, Castroneves e Andretti hanno chiuso rispettivamente al sesto e settimo posto. Se il brasiliano, protagonista di una prova solida ma senza acuti, ha completato l’ultimo tratto di corsa in solitario, Andretti ha dovuto difendersi da Newgarden, penalizzato dalla strategia ma meno efficace di Dixon e Hunter-Reay nel recupero. Discorso estendibile a Hinchcliffe, che dopo essersi preso con la forza il primo posto e aver comandato d’autorità le prime fasi, non è riuscito a venire fuori dal gruppo, rimanendo anche staccato dopo l’ultima sosta. La top ten è stata chiusa da un positivo Ed Jones, a lungo tra i primi cinque ma inghiottito nel gruppo dopo l’ultima sosta. Una problema a una gomma ha impedito a un veloce Alexander Rossi di continuare la sua infinita battaglia con Hinchcliffe e Newgarden, relegandolo all’11° posto davanti a Kanaan, la cui corsa è stata segnata dall’evitabile contatto con Aleshin che ha causato la famigerata neutralizzazione del 26° giro. In difficoltà con i freni, il brasiliano ha chiuso davanti a Hildebrand e Aleshin, impalpabili per tutto il fine settimana. Dopo aver brevemente lottato in mezzo al gruppo Conor Daly si è presto ritrovato staccato di un giro come Max Chilton, che ha navigato in top ten nelle prime fasi.
Will Power è stato classificato come il primo dei ritirati. Una corsa complicata per il campione 2014, subito passato da Hinchcliffe e afflitto da problemi al motore. Autore di una prima sosta molto anticipata, le cose sono peggiorate quando un errore dei meccanici ha costretto l’australiano a passare sulla pistola del cambio gomma, infrazione che gli è costata una penalità. La bandiera gialla del 26° giro ha graziato Power, rimettendolo in corsa, ma la diversa sequenza di rifornimenti lo ha poi costretto a un continuo gioco al risparmio che lo ha lentamente fatto scivolare fuori dalla zona podio. La sua corsa è poi finita quando i problemi al propulsore hanno ridotto le prestazioni della vettura a tal punto da costringere la direzione gara a “parcheggiare” la Dallara #12.
La delusione più grande della gara è venuta forse dal ritiro di Spencer Pigot. Dopo essere salito al 10° posto in seguito all’incidente del primo giro, il campione IndyLights 2015 ha inanellato una strepitosa sequenza di sorpassi, che lo ha visto raggiungere la quinta piazza dopo aver infilato Pagenaud, Chilton, Kanaan e Rossi. La sua corsa è però finita con l’esplosione del disco freno posteriore sinistro, proprio mentre il californiano si apprestava a effettuare la prima sosta.
Il ritiro di Pigot e i problemi denunciati da Kanaan sono stati apparentemente gli effetti più gravi della complicata situazione dell’impianto frenante misto Brembo-PFC, che sulle strade di St. Petersburg oltre ad aver confermato i problemi di surriscaldamento già sperimentati nei test di Sebring, ha evidenziato un comportamento inconsistente. Questo ha di fatto obbligato diversi piloti a sacrificare almeno la prima giornata di prove per adattarsi al comportamento particolare del nuovo sistema, che ha probabilmente condizionato il rendimento, tra gli altri, di Daly e Aleshin, mai della partita. I test previsti sullo stradale di Barber tra dieci giorni dovrebbero permettere a squadre e fornitori di risolvere i problemi di raffreddamento, con la speranza che tutti i piloti possano mostrare il loro pieno potenziale nel prossimo appuntamento di Long Beach, tra due settimane.
St. Petersburg – 12/03/2017 – Ordine d’arrivo |
Pos. |
Pilota |
Squadra |
Vettura |
N |
Sponsor |
Tempo |
1 |
Sebastien Bourdais (LL) (L) |
Coyne |
Honda |
18 |
Sonny’s |
110 giri in 02:04:32.4153 – 95.391 mph |
2 |
Simon Pagenaud (L) |
Penske |
Chevrolet |
1 |
PPG |
10.351 |
3 |
Scott Dixon |
Ganassi |
Honda |
9 |
General Electric |
27.499 |
4 |
Ryan Hunter-Reay |
Andretti |
Honda |
28 |
DHL |
36.115 |
5 |
Takuma Sato (L) |
Andretti |
Honda |
26 |
Panasonic |
36.168 |
6 |
Helio Castroneves |
Penske |
Chevrolet |
3 |
Hitachi |
42.029 |
7 |
Marco Andretti |
Andretti |
Honda |
27 |
hhgregg |
49.522 |
8 |
Josef Newgarden |
Penske |
Chevrolet |
2 |
Verizon |
50.044 |
9 |
James Hinchcliffe (L) |
Schmidt |
Honda |
5 |
Arrow Electronics |
58.863 |
10 |
Ed Jones |
Coyne |
Honda |
19 |
Boy Scouts of America |
1.01.861 |
11 |
Alexander Rossi |
Andretti |
Honda |
98 |
Napa |
1 giro |
12 |
Tony Kanaan |
Ganassi |
Honda |
10 |
NTT Data |
1 giro |
13 |
JR Hildebrand |
Carpenter |
Chevrolet |
21 |
Fuzzy Vodka |
1 giro |
14 |
Mikhail Aleshin |
Schmidt |
Honda |
7 |
SMP |
1 giro |
15 |
Conor Daly |
Foyt |
Chevrolet |
4 |
ABC Supply |
1 giro |
16 |
Max Chilton |
Ganassi |
Honda |
8 |
Gallagher |
1 giro |
17 |
Graham Rahal |
Rahal |
Honda |
15 |
Stake n’ Shake |
2 giri |
18 |
Charlie Kimball |
Ganassi |
Honda |
83 |
Tresiba |
3 giri |
19 |
Will Power (P) (L) |
Penske |
Chevrolet |
12 |
Verizon |
Mechanical |
20 |
Spencer Pigot |
Carpenter |
Chevrolet |
20 |
Fuzzy Vodka |
disco freno |
21 |
Carlos Munoz |
Foyt |
Chevrolet |
14 |
ABC Supply |
Mechanical |
P = Punto per la pole position;
L= Punto per aver condotto almeno un giro in testa;
LL= due punti per aver condotto il maggior numero di giri in testa |
Giro più veloce: Scott Dixon, 1.02.0786 |
Giri in testa |
Sebastien Bourdais |
69 |
James Hinchcliffe |
21 |
Simon Pagenaud |
13 |
Will Power |
5 |
Takuma Sato |
2 |
Classifica dopo St. Petersburg |
Pos. |
Pilota |
Punti |
1 |
Sebastien Bourdais |
53 |
2 |
Simon Pagenaud |
41 |
3 |
Scott Dixon |
35 |
4 |
Ryan Hunter-Reay |
32 |
5 |
Takuma Sato |
31 |
6 |
Helio Castroneves |
28 |
7 |
Marco Andretti |
26 |
8 |
Josef Newgarden |
24 |
9 |
James Hinchcliffe |
23 |
10 |
Ed Jones |
20 |
11 |
Alexander Rossi |
19 |
12 |
Tony Kanaan |
18 |
13 |
JR Hildebrand |
17 |
14 |
Mikhail Aleshin |
16 |
15 |
Conor Daly |
15 |
16 |
Max Chilton |
14 |
17 |
Graham Rahal |
13 |
18 |
Charlie Kimball |
12 |
19 |
Will Power |
13 |
20 |
Spencer Pigot |
10 |
21 |
Carlos Munoz |
9 |
Immagine di copertina: indycar.com; Joe Skibinski