Il duo Penske Power-Newgarden apre il week end dell’Alabama capeggiando la prima sessione di libere. L’australiano, dominatore della passata edizione fino a una foratura nelle ultime battute, si è imposto largamente staccando il compagno di oltre tre decimi. Per Newgarden la seconda piazza è arrivata nonostante un improvviso testacoda alla frenata della curva 5 che lo ha visto finire nella ghiaia e causare una bandiera rossa. Scott Dixon, spesso impegnato in vistosi controsterzi, ha capeggiato la pattuglia Honda, precedendo il sorprendente Chilton e il compagno Jones. Problemi per Rossi, la cui sessione è stata condizionata da un testacoda all’ultima curva che ha causato la prima sospensione del turno di prove.
Barber – Libere 1 -20/04/2018
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:07.5987
–.—-
2
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:07.9141
0.3154
3
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:08.2627
0.6640
4
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
01:08.2882
0.6895
5
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:08.3086
0.7099
6
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:08.3122
0.7135
7
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:08.3661
0.7674
8
Graham Rahal
Rahal
Honda
15
Mi-Jack
01:08.3964
0.7977
9
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:08.4131
0.8144
10
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:08.4216
0.8229
11
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:08.4757
0.8770
12
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
01:08.5216
0.9229
13
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:08.5495
0.9508
14
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
Kerauno
01:08.7316
1.133
15
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:08.7758
1.177
16
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:08.9642
1.366
17
Zachary Claman De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
01:09.0682
1.470
18
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:09.0896
1.491
19
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
01:09.1182
1.520
20
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
Kerauno
01:09.2393
1.641
21
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:09.2883
1.690
22
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
01:09.6762
2.078
23
Rene Binder
Juncos
Chevy
32
Binderholz
01:09.9615
2.363
Dopo le avvisaglie della prima sessione, il secondo turno di libere ha confermato le difficoltà di pilotaggio indotte dal nuovo UAK sul circuito di Barber. Il forte vento e le temperature più alte rispetto ai test hanno certamente giocato un ruolo nell’imponente numero di lunghi (soprattutto in curva 5), testacoda e controlli al limite osservati nella seconda sessione, il cui svolgimento è stato condizionato dalle bandiere rosse uscite per recuperare Pagenaud, bloccato nella ghiaia dopo un testacoda in frenata simile a quello occorso a Newgarden qualche ora prima; Veach, bloccato in curva 5 dopo aver più volte sconfinato fuori pista e Binder, contro le barriere all’ultima curva. Da registrare poi il clamoroso dritto di Bourdais in curva 5 che ha visto il francese evitare millimetricamente ben due contatti con le barriere, per poi riprendere la pista senza l’aiuto dei commissari. Superati i problemi di cui sopra, Newgarden ha chiuso al comando abbassando il limite fatto segnare da Power nella prima sessione e precedendo Pigot, atteso a una prova d’orgoglio dopo un inizio di stagione difficile. Sopravvissuto all’escursione al tornantino, Bourdais ha guidato il contingente Honda chiudendo al terzo posto davanti allo stesso Power, che ha preceduto un Alexander Rossi apparso alquanto impegnato al volante ma comunque ben ripresosi dopo il difficile inizio della prima sessione. Brutte notizie invece per Robert Wickens, subito fuori gioco per via di una perdita d’acqua dal motore.
Barber – Libere 2 – 20/04/2018
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:07.4345
–.—-
2
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:07.5372
0.1027
3
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:07.7971
0.3626
4
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:07.8092
0.3747
5
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
Kerauno
01:07.8326
0.3981
6
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:07.8445
0.4100
7
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:07.8829
0.4484
8
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:08.0628
0.6283
9
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
Kerauno
01:08.1040
0.6695
10
Graham Rahal
Rahal
Honda
15
Mi-Jack
01:08.1076
0.6731
11
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
01:08.3530
0.9185
12
Zachary Claman De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
01:08.3616
0.9271
13
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:08.3698
0.9353
14
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:08.4867
1.052
15
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:08.4978
1.063
16
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:08.5755
1.141
17
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:08.7275
1.293
18
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:08.7317
1.297
19
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
01:08.7466
1.312
20
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:08.9427
1.508
21
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
01:09.2392
1.805
22
Rene Binder
Juncos
Chevy
32
Binderholz
01:09.3583
1.924
23
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
01:09.4198
1.985
In una sessione ancora movimentata da svarioni e bandiere rosse, Will Power si è ancora una volta segnalato come il pilota da battere, migliorando il tempo fatto segnare ieri dal compagno Newgarden. L’australiano ha preceduto la prima vettura Honda guidata da Robert Wickens, ben ripresosi dalla pausa forzata occorsagli nelle libere 2, oltre a Scott Dixon, protagonista di una lunga digressione sull’erba dell’ultima curva. Hunter Reay e Rossi hanno quindi ribadito la presenza del team Andretti in top 5, precedendo le altre Penske di Newgarden e Pagenaud. Jordan King, ottavo nella lista dei tempi, ha causato la bandiera rossa più lunga della sessione dopo aver rovinato una sospensione contro le barriere della curva 1. In precedenza era stato Ed Jones a causare il primo intervento dei commissari per un testacoda nella temibile curva 5, mentre un problema tecnico alla vettura di Kimball ha portato alla chiusura anticipata del turno.
Primo turno di qualifica senza particolari sorprese, fatta eccezione per l’eliminazione di Graham Rahal. Nel secondo gruppo una bandiera rossa per un maldestro incidente di Kanaan, a muro mentre usciva dalla pit lane, ha impedito a tutti un tentativo a gomme nuove, rispettando comunque i valori attesi.
Barber – Qualifica 1, Gruppo 1
Pos.
Pilota
Squadra
Motore
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:07.5643
–.—-
2
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:07.5665
0.0022
3
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:07.5669
0.0026
4
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:07.7610
0.1967
5
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
Kerauno
01:07.7832
0.2189
6
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:07.9193
0.3550
7
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
01:08.0235
0.4592
8
Graham Rahal
Rahal
Honda
15
Mi-Jack
01:08.1038
0.5395
9
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:08.1184
0.5541
10
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:08.3997
0.8354
11
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
01:08.5516
0.9873
Barber – Qualifica 1, Gruppo 2
Pos.
Pilota
Squadra
Motore
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:08.1087
–.—-
2
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:08.2597
0.1510
3
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:08.2785
0.1698
4
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
Kerauno
01:08.3649
0.2562
5
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:08.4089
0.3002
6
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:08.4262
0.3175
7
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
01:08.5494
0.4407
8
Zachary Claman De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
01:08.5531
0.4444
9
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:08.5676
0.4589
10
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
01:08.9763
0.8676
11
Rene Binder
Juncos
Chevy
32
Binderholz
01:09.5404
1.432
12
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:11.2015
3.093
In Q2 sorpresa, ma fino a un certo punto, per l’esclusione di Rossi e Pagenaud. Se l’americano si era tenuto comunque intorno alla top 5 negli ultimi turni di libere, il francese è sempre apparso distante dai compagni, che si sono alternati al comando delle sessioni di libere e che hanno capeggiato anche il secondo turno di qualifica. Buona la settima piazza di Andretti mentre un po’ di delusione arriva dalla decima posizione di Wickens, che non è riuscito a replicare i tempi segnati nelle libere 3.
Barber – Qualifica 2
Pos.
Pilota
Squadra
Motore
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:07.0583
–.—-
2
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:07.2628
0.2045
3
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:07.3797
0.3214
4
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:07.4595
0.4012
5
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:07.5323
0.4740
6
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:07.5435
0.4852
7
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
Kerauno
01:07.6027
0.5444
8
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
Kerauno
01:07.7488
0.6905
9
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:07.8409
0.7826
10
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:07.8455
0.7872
11
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:07.9894
0.9311
12
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:08.4386
1.380
Il duello in casa Penske è coinciso, come era facile aspettarsi, con la battaglia per la pole nella Fast Six, che ha visto Josef Newgarden imporsi negli ultimi scampoli di sessione, precedendo Power di soli 13 millesimi per una prima fila tutta Chevrolet. I due hanno comunque faticato a imporsi su Bourdais, staccato di meno di un decimo e primo della pattuglia Honda davanti ad Hunter Reay, Hinchcliffe e Dixon, ancora tra i primi sei in qualifica ma mai della partita per la pole.
Barber – Fast Six
Pos.
Pilota
Squadra
Motore
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:07.4413
–.—-
2
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:07.4541
0.0128
3
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:07.5337
0.0924
4
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:07.7807
0.3394
5
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:07.9472
0.5059
6
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:08.0303
0.5890
Griglia di partenza – Barber
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Josef Newgarden
01:07.4413
2
Will Power
01:07.4541
3
Sebastien Bourdais
01:07.5337
4
Ryan Hunter-Reay
01:07.7807
5
James Hinchcliffe
01:07.9472
6
Scott Dixon
01:08.0303
7
Marco Andretti
01:07.6027
8
Alexander Rossi
01:07.7488
9
Simon Pagenaud
01:07.8409
10
Robert Wickens
01:07.8455
11
Zach Veach
01:07.9894
12
Ed Jones
01:08.4386
13
Max Chilton
01:08.0235
14
Charlie Kimball
01:08.5494
15
Graham Rahal
01:08.1038
16
Zachary Claman De Melo
01:08.5531
17
Spencer Pigot
01:08.1184
18
Takuma Sato
01:08.5676
19
Jordan King
01:08.3997
20
Gabby Chaves
01:08.9763
21
Matheus Leist
01:08.5516
22
Rene Binder
01:09.5404
23
Tony Kanaan
01:11.2015
Pioggia o sole, il quarto appuntamento del campionato IndyCar ha avuto un solo grande protagonista, Josef Newagarden. Dopo aver dominato la quindicina di giri bagnati disputati la domenica, il campione in carica ha fatto il bello e il cattivo tempo nella rimanente ora del lunedì, dimostrandosi imprendibile sull’asciutto e poi bravo a gestire la situazione quando la pioggia ha rifatto capolino sul tracciato dell’Alabama negli ultimi 20 minuti. La vittoria della maturità per il pilota del Tennesse, che come a Phoenix ha potuto contare su un Tim Cindric ispirato, che coraggiosamente ha deciso per il passaggio alle gomme da pioggia quando ancora le slicks sembravano garantire più aderenza.
I quindici giri percorsi la domenica non hanno alterato significativamente i valori espressi nelle qualifiche, con Newgarden subito a condurre su Power, Bourdais e Hunter-Reay e Andretti mestamente in testacoda dopo una breve ma intensa pressione su Rossi per la sesta piazza. L’andamento sorprendentemente lineare della corsa bagnata è stato poi interrotto da una tamponata di Jones a Kimball, leggera ma sufficiente a spedire il californiano contro i rails della curva 16. La conseguente neutralizzazione ha permesso ad alcuni ritardatari come Andretti e Pagenaud di rifornire, ma anche alla crescente pioggia di creare ampie pozzanghere e veri e propri ruscelli in corrispondenza di avvallamenti e curve in pendenza. E’ così che alla ripartenza alla visibilità inesistente si è unito l’acquaplaning, che ha subito tradito Will Power, a muro pochi metri dopo il traguardo. Nonostante tutti gli sforzi degli organizzatori, alla conseguente bandiera rossa è poi seguita qualche ora più tardi l’inevitabile decisione di completare la corsa il lunedì, che ha proposto pista asciutta ma anche nuvoloni poco rassicuranti.
Con Chilton subito fermo per problemi elettrici nei giri di riscaldamento, alla bandiera verde Newgarden ha subito imposto un ritmo elevatissimo a una gara in cui si sono subito delineate due strategie, due soste contro la singola fermata come inizialmente pianificato da Bourdais e Dixon. Nonostante l’opera di risparmio carburante, il francese ha sempre guidato il gruppo degli inseguitori, controllando senza problemi Hunter-Reay, Hinchcliffe e Rossi, protetti inizialmente da Veach, crollato sul finire del primo stint dopo aver a lungo frenato il gruppetto comprendente Wickens, Pagenaud e Dixon. Primo del gruppo di testa a fermarsi, Newgarden ha puntato fino da subito su una strategia a due soste su cui solo dopo il primo pit stop hanno converso gli inseguitori, a eccezione come detto di Bourdais e Dixon. Se però il neozelandese, intruppato nel traffico dopo aver perso posizioni nella prima frazione con la visiera appannata, poteva puntare realisticamente solo al terzo posto, Bourdais sarebbe certamente andato in testa dopo la seconda sosta di Newgarden, dovendone poi controllare il ritorno nel finale. E così è stato in effetti, ma più che esigenze di strategia, a imporre la seconda sosta del campione in carica ha pensato la pioggia, riaffacciatasi timidamente a venti minuti dal termine e via via cresciuta di intensità. Raramente però il leader della gara prende l’iniziativa in caso di pioggia, facendo sembrare la scelta di Tim Cindric decisamente azzardata quando Newgarden su gomme da bagnato è stato sfilato agevolmente da Hunter-Reay sulle slicks. Il circuito era però ormai già al limite e anche il campione 2012 due giri più tardi ha dovuto riparare in pit lane. Ultimo a resistere Bourdais, rimasto in pista nella speranza di un miglioramento mai arrivato che alla fine gli è costato il podio.
Nuovamente in testa, Newgarden ha così gestito nel finale delle gomme seriamente intaccate dai primi giri su asfalto solo umido, riuscendo comunque a tenere a distanza Hunter-Reay per cogliere il secondo successo stagionale e tornare in testa alla classifica. Per il pilota del team Andretti un podio liberatorio a coronare una prova finalmente priva di contrattempi ed errori. Dell’azzardo di Bourdais ha beneficiato anche Hinchcliffe, a lungo in lotta con Rossi ai margini del podio, che ha preceduto il compagno Wickens, tra i più veloci nel finale e abile a districarsi nel traffico dopo la prima sosta. Bourdais, contrariato per i punti persi dopo aver chiesto veementemente a Dale Coyne di rientrare, ha comunque portato a casa un buon quinto posto, precedendo in volata Dixon, autore di numerosi sorpassi e velocissimo sul bagnato, ma a sua volta tradito dalla strategia a una sosta. Una prova regolare ha visto poi Rahal chiudere in settima piazza davanti al compagno Sato, in difficoltà sull’asciutto ma tra i più efficaci su pista bagnata. Pagenaud ha portato a casa il nono posto al termine di un fine settimana scialbo, coronato nel dopo gara da una sfuriata contro Gabby Chaves, reo di averlo a lungo tenuto dietro nonostante un ritardo di due giri a causa dei problemi elettrici incontrati nella prima frazione. La top ten è stata quindi chiusa da Marco Andretti, risalito dalle retrovie dopo il testacoda della prima frazione, che ha preceduto Rossi, a lungo in lotta con Hinchcliffe e Wickens per il terzo gradino del podio, ma tradito dall’aver anticipato la seconda sosta alla ricerca di pista libera, decisione che lo ha costretto a rientrare nuovamente per cambiare gomme dopo un’escursione in curva 1.
L’americano torna così a inseguire con 13 punti di ritardo Newgarden, che può ora contare su una quarantina di lunghezze sul gruppetto composto da Bourdais, Rahal, Hinchcliffe, Hunter-Reay e Dixon.