Prima sessione di libere priva di bandiere rosse ma ricca di lunghi ed escursioni sull’erba, con i piloti impegnati a prendere le misure con gli spazi di frenata allungati dal minor carico prodotto dal UAK, che ha comportato anche un aumento delle velocità massime di circa 10 km/h. A lungo in testa, Alexander Rossi è stato scavalcato negli ultimi secondi della sessione da Will Power, che ha portato in vetta la Chevrolet, fin a quel momento ottimamente rappresentata da Jordan King, terzo sotto la bandiera a scacchi. I tre hanno preceduto le altre vetture Honda di Bourdais e Sato, che hanno completato una top 5 racchiusa in meno di un decimo di secondo. Newgarden, Dixon e Pigot hanno aperto la parte bassa della top ten, staccati di circa due decimi. Ed Jones ha poi concluso in nona piazza a tre decimi e mezzo dalla vetta, circa venti millesimi più veloce di Helio Castroneves, alla prima apparizione ufficiale dell’anno in preparazione all’assalto alla Indy 500. Zachary Claman De Melo, richiamato in tutta fretta da Dale Coyne per sostituire l’infortunato Pietro Fittipaldi, ha concluso la sessione in 14° posizione a mezzo secondo da Power.
Indy GP – Libere 1 – 11/05/2018
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:10.0866
–.—-
2
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
NAPA
01:10.1198
0.0332
3
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:10.1551
0.0685
4
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:10.1791
0.0925
5
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:10.1824
0.0958
6
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:10.2802
0.1936
7
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:10.2858
0.1992
8
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:10.3180
0.2314
9
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:10.4422
0.3556
10
Helio Castroneves
Penske
Chevy
3
Verizon
01:10.4589
0.3723
11
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:10.4869
0.4003
12
Graham Rahal
Rahal
Honda
15
Mi-Jack
01:10.4925
0.4059
13
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
US Concrete
01:10.5233
0.4367
14
Zachary Claman De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
01:10.5781
0.4915
15
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:10.5903
0.5037
16
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:10.6076
0.5210
17
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:10.6109
0.5243
18
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:10.6420
0.5554
19
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
01:10.9206
0.8340
20
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:10.9351
0.8485
21
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
01:11.0204
0.9338
22
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
01:11.0999
1.013
23
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
01:11.2279
1.141
24
Kyle Kaiser
Juncos
Chevy
32
Binderholz
01:11.3756
1.289
Ancora Will Power a guidare la seconda sessione libera del fine settimana, sempre con distacchi ridottissimi. L’australiano ha preceduto di 36 millesimi un sempre più convincente Jordan King, che si candida per la prima pole position nella sua avventura americana. Il duo Chevy ha preceduto di un decimo il solito Rossi e di due Robert Wickens, apparso tra i più in forma con le gomme nere (tutti i migliori tempi sono stati ottenuti con la mescola più morbida). Dopo una prima sessione in ombra, Simon Pagenaud è tornato nelle posizioni che gli competono facendo segnare il quinto tempo davanti a un positivo Castroneves. La top ten, racchiusa in 35 centesimi, è stata poi chiusa da Bourdais, Pigot, Kanaan e il campione in carica Newgarden. Da segnalare le difficoltà del team Ganassi, con Dixon e Jones apparsi poco efficaci con entrambe le mescole.
Gruppo 1 di qualifica che vede Wickens scavare un netto divario sugli inseguitori capitanati da Hinchcliffe. Nessuna particolare sorpresa sul fronte esclusioni, considerando l’andamento delle libere, con Hunter Reay e Rahal mai competitivi. Brivido per Jordan King, che è riuscito a mettere insieme un solo giro buono dopo aver perso buona parte della sessione in pit lane con problemi ai freni.
Indy GP – Qualifiche 1 – Gruppo 1
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:09.5215
–.—-
2
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:09.8244
0.3029
3
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:09.8647
0.3432
4
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:09.8735
0.3520
5
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:10.0768
0.5553
6
Helio Castroneves
Penske
Chevy
3
Verizon
01:10.0825
0.5610
7
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:10.0985
0.5770
8
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:10.2859
0.7644
9
Graham Rahal
Rahal
Honda
15
Mi-Jack
01:10.3605
0.8390
10
Zachary Claman De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
01:10.5064
0.9849
11
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
01:10.6425
1.121
12
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
01:10.7784
1.257
Praticamente stesso copione nel gruppo 2, con Bourdais a precedere di tre decimi le Penske. Clamorosa esclusione di Dixon ma comunque preventivabile, considerando i grossi problemi incontrati dal team Ganassi nel far lavorare le gomme anteriori. Il neozelandese partirà dalla 18° piazza.
Indy GP – Qualifiche 1 – Gruppo 2
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:09.5510
–.—-
2
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:09.8557
0.3047
3
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:09.8982
0.3472
4
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:10.0379
0.4869
5
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:10.0492
0.4982
6
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
NAPA
01:10.0596
0.5086
7
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
US Concrete
01:10.1044
0.5534
8
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
01:10.2113
0.6603
9
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:10.3221
0.7711
10
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:10.3371
0.7861
11
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
01:10.5066
0.9556
12
Kyle Kaiser
Juncos
Chevy
32
Binderholz
01:10.7394
1.188
Ancora rookies in grande spolvero nella Q2, che ha visto Robert Wickens precedere di pochi millesimi Jordan King. Will Power e Joseg Newgarden hanno assicurato la rappresentanza Penske in Fast Six, che non vedrà però Simon Pagenaud, eliminato dall’americano per 32 millesimi. Insperato approdo in Fast Six di Hinchcliffe, tra i più in difficoltà nelle libere, mentre si conferma Bourdais, ormai una presenza fissa.
Indy GP – Qualifiche 2
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:09.8481
–.—-
2
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:09.8879
0.0398
3
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:09.9156
0.0675
4
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:09.9570
0.1089
5
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:09.9973
0.1492
6
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:10.0067
0.1586
7
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:10.0382
0.1901
8
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
NAPA
01:10.1062
0.2581
9
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:10.1601
0.3120
10
Helio Castroneves
Penske
Chevy
3
Verizon
01:10.1847
0.3366
11
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:10.1979
0.3498
12
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:10.3592
0.5111
Proprio quanto Robert Wickens sembrava poter festeggiare la seconda pole stagionale, è arrivato Will Power a rovinare la festa al pilota del team Schmidt in una Fast Six decisamente combattuta. L’australiano ha dovuto infatti tirar fuori la velocità dei giorni migliori per portare la Chevrolet in vetta, con un margine di 87 millesimi. Poco più staccato, Bourdais si è assicurato un posto in seconda fila accanto a Hinchcliffe, mentre Jordan King e Josef Newgarden divideranno la terza fila.
Dopo un venerdì difficile, il team Ganassi abbozza una reazione nel warm up pre gara, piazzando Scott Dixon davanti a tutti. Rimane però da vedere se il ritorno alla competitività sia dovuto a un assetto effettivamente più competitivo o sia piuttosto riconducibile alle temperature mattutine più basse e analoghe a quelle della prima sessione. Il neozelandese ha preceduto il mattatore del fine settimana Will Power e Hunter-Reay, a sua volta alla ricerca del riscatto dopo una qualifica difficile. Ancora una volta sugli scudi Jordan King, quarto, davanti al sorprendente Chilton. La sessione è stata interrotta nei primi minuti per recuperare la vettura di Marco Andretti, subito fermo con il motore in fumo, e in seguito per disperdere un gruppo di anatre arrivate troppo vicino alla pista.
Indy GP – Warm up – 12/05/2018
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
Distacco
1
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
01:10.8157
–.—-
2
Will Power
Penske
Chevy
12
Verizon
01:10.8371
0.0214
3
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
01:10.9039
0.0882
4
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
01:10.9150
0.0993
5
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
01:11.1789
0.3632
6
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
01:11.1821
0.3664
7
Zachary Claman De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
01:11.3002
0.4845
8
Josef Newgarden
Penske
Chevy
1
Hitachi
01:11.3120
0.4963
9
Sebastien Bourdais
Coyne
Honda
18
Sealmaster
01:11.3145
0.4988
10
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
01:11.3733
0.5576
11
Helio Castroneves
Penske
Chevy
3
Verizon
01:11.4797
0.6640
12
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Fuzzy’s
01:11.5216
0.7059
13
Robert Wickens
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
01:11.5246
0.7089
14
Graham Rahal
Rahal
Honda
15
Mi-Jack
01:11.6089
0.7932
15
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
01:11.6100
0.7943
16
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
01:11.6531
0.8374
17
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
01:11.6745
0.8588
18
Alexander Rossi
Andretti
Honda
27
NAPA
01:11.7116
0.8959
19
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
01:11.7776
0.9619
20
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
01:11.7858
0.9701
21
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
01:11.8316
1.016
22
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
01:12.0696
1.254
23
Kyle Kaiser
Juncos
Chevy
32
Binderholz
01:12.1788
1.363
24
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
US Concrete
01:37.6639
2.685
Indy GP – Griglia di partenza
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Will Power
01:09.8182
2
Robert Wickens
01:09.9052
3
Sebastien Bourdais
01:09.9449
4
James Hinchcliffe
01:10.0858
5
Jordan King
01:10.1326
6
Josef Newgarden
01:10.7276
7
Simon Pagenaud
01:10.0382
8
Alexander Rossi
01:10.1062
9
Spencer Pigot
01:10.1601
10
Helio Castroneves
01:10.1847
11
Takuma Sato
01:10.1979
12
Tony Kanaan
01:10.3592
13
Ryan Hunter-Reay
01:10.0985
14
Marco Andretti
01:10.1044
15
Ed Jones
01:10.2859
16
Max Chilton
01:10.2113
17
Graham Rahal
01:10.3605
18
Scott Dixon
01:10.3221
19
Zachary Claman De Melo
01:10.5064
20
Zach Veach
01:10.3371
21
Matheus Leist
01:10.6425
22
Gabby Chaves
01:10.5066
23
Charlie Kimball
01:10.7784
24
Kyle Kaiser
01:10.7394
Quarta vittoria in tre anni per Will Power nel Gran Premio di Indianapolis, quinta prova del campionato IndyCar. Un successo meritato dopo un inizio di stagione difficile, giunto a completamento di un fine settimana che lo ha visto in cima alla lista dei tempi in quasi tutte le sessioni. “Ho spinto al massimo dal primo all’ultimo giro, sono esausto” ha detto però l’australiano nel dopo gara, a riprova dell’intensità di una corsa con due sole bandiere gialle, in cui il rapido degrado degli pneumatici ha messo in secondo piano il discorso consumi, entrato in gioco solo negli ultimi giri.
La partenza vede Power mantenere il comando davanti a Bourdais, bravo a scavalcare all’esterno Wickens. Poco più indietro Pagenaud e King sono invece vittime della prima curva, con il francese costretto a rallentare improvvisamente da un fortuito contatto con Castroneves e l’inglese impossibilitato ad evitarlo. Risultato: Pagenaud in testacoda ma comunque bravo a non insabbiarsi e proseguire, King contro le gomme a motore spento e senza più speranze di un buon risultato. Un altro contatto nelle veloci curve 5 e 6 vede poi Pigot decollare sul cordolo interno e scontrarsi con Sato, manovra che oltre a un testacoda gli costa un drive through. Alla ripartenza un’accelerazione forse un po’ anticipata di Power sorprende Bourdais, che alla prima curva si vede superato da Wickens. Comincia così un duello ad altissima intensità tra i piloti Penske e Schmidt, che arrivano al primo pit stop separati da pochi decimi, con Power che su gomme “nere” mantiene il comando per un soffio, ma è poi costretto a cedere a un Wickens più veloce sulle “rosse”. Nel frattempo qualcosa si muove nelle retrovie, con Scott Dixon che partito con gomme dure anticipa la sosta per poter sfruttare la mescola morbida a pista libera. La mossa funzione perché il neozelandese comincia a macinare giri record, portandosi direttamente alle spalle di Bourdais, Newgarden, Rossi e Hinchcliffe, in lotta per l’ultimo posto sul podio. Davanti Wickens estende il suo vantaggio fino a 6 secondi, fermandosi quando il pendolo prestazionale comincia a favorire le gomme più dure di Power, che rimanendo in pista due giri in più riesce dopo le soste riesce a ridurre il suo svantaggio a meno di quattro secondi.
Nel terzo stint di gara i ruoli quindi si invertono ed è Power che su gomme morbide ha gioco facile a recuperare sulla mescola dura di Wickens, per poi vincere la resistenza del canadese e prendere il comando alla prima curva con una bella manovra all’esterno. Ma proprio quando l’australiano può capitalizzare il vantaggio di gomma, la corsa viene neutralizzata a 29 giri dal traguardo quando Newgarden finisce in testacoda dopo aver provato un impossibile attacco al terzo posto di Bourdais. Dalla successiva sosta collettiva i duellanti escono affiancati con Power ancora davanti per un soffio, ma a guadagnare davvero è Dixon, che scavalcando Bourdais si porta incredibilmente in zona podio. Power è poi ancora molto pronto in ripartenza lasciando invece Wickens, in difficoltà con il push to pass nel rettilineo principale, in balìa di Dixon il giro successivo. Alle loro spalle intanto Rossi ha la meglio su Bourdais. Con 25 giri di bandiera verde davanti, i piloti si ritrovano quindi a gestire sia le gomme che il carburante. Power e Dixon viaggiano a lungo separati da poco più di un secondo prima che l’australiano, in barba alle voci che vorrebbero il motore Honda capace di un miglior consumo, porti il suo vantaggio a oltre due secondi, staccando il rivale negli ultimi giri. Ben più accesa è invece la battaglia per il terzo posto che a un certo punto vede Wickens e Rossi attaccarsi e incrociare le traiettorie dalla curva 1 fino alla 10, prima che l’americano sia richiamato a più miti consigli dall’allarmante livello dell’etanolo, che all’ultimo giro lo costringe a cedere la quarta piazza a Bourdais.
Davanti invece nessun problema per Power, che coglie il terzo successo in carriera nel Gran Premio di Indianapolis, regalando a Roger Penske la 200sima vittoria in IndyCar, a 18 anni dallo storico 100° successo colto da De Ferran a Nazareth. Dixon può invece “accontentarsi” di un incredibile secondo posto, frutto di un ritmo impressionante dopo il primo pit stop, del tutto insperato dopo i problemi visti in prova, nonostante le avvisaglie di ripresa avute nel warm up. Ancora poco a suo agio nel risparmio carburante ma autore dell’ennesima prova perfetta, Wickens porta a casa un podio che gli sta un po’ stretto. Correndo così comunque la vittoria arriverà presto. Bourdais, più competitivo in prova che in gara, ancora una volta porta a casa il massimo, beffando un Rossi combattivo e spettacolare ma meno oculato nella strategia.
Sesto al traguardo, Castroneves non ha faticato a rientrare nei ritmi IndyCar, peggiorando solo di una posizione il risultato del 2017 grazie a una prova molto consistente che lo ha visto beffare Hinchcliffe, a lungo in lotta per un posto in top 5 ma ancora una volta oscurato dalla prova di Wickens. Ancora vittima della prima curva, Pagenaud è bravo a recuperare fino al settimo posto, precedendo Rahal (autore di una lunga serie di sorpassi nello stint centrale su gomme rosse) e Sato, bravo a recuperare dopo il contatto con Pigot. Deludente 11° piazza per Newgarden, che avevamo lodato per la maturità mostrata nella difficile vittoria in Alabama, ma questa volta autore di una manovra insensata che gli costa almeno dieci punti in classifica, che il campione in carica continua a condurre anche se per soli due punti su Rossi.
Indianapolis Grand Prix – Ordine d’arrivo – 12/05/2018
Pos.
Pilota
Squadra
Pacchetto
N
Sponsor
Tempo
1
Will Power (P)(L)(LL)
Penske
Chevy
12
Verizon
85 giri in 01:49:46.1935 – 113.318 mph
2
Scott Dixon
Ganassi
Honda
9
PNC Bank
2,2443
3
Robert Wickens (L)
Schmidt
Honda
6
Lucas Oil
8,1621
4
Sebastien Bourdais (L)
Coyne
Honda
18
Sealmaster
8,7293
5
Alexander Rossi (L)
Andretti
Honda
27
NAPA
11,7462
6
Helio Castroneves
Penske
Chevy
3
Verizon
14,3860
7
James Hinchcliffe
Schmidt
Honda
5
Arrow Electronics
15,3368
8
Simon Pagenaud
Penske
Chevy
22
Menard’s
17,2354
9
Graham Rahal (L)
Rahal
Honda
15
United Rentals
18,0987
10
Takuma Sato
Rahal
Honda
30
Panasonic
23,1137
11
Josef Newgarden (L)
Penske
Chevy
1
Verizon
24,2632
12
Zachary C. De Melo
Coyne
Honda
19
Paysafe
30,0421
13
Marco Andretti
Andretti
Honda
98
US Concrete
37,4374
14
Tony Kanaan
Foyt
Chevy
14
ABC
41,3456
15
Spencer Pigot
Carpenter
Chevy
21
Preferred
41,6927
16
Max Chilton
Carlin
Chevy
59
Gallagher
42,8434
17
Gabby Chaves
Harding
Chevy
88
Harding
45,0983
18
Ryan Hunter-Reay
Andretti
Honda
28
DHL
53,1086
19
Kyle Kaiser (L)
Juncos
Chevy
32
Binderholz
58,1755
20
Charlie Kimball
Carlin
Chevy
23
Tresiba
1,11,7538
21
Matheus Leist
Foyt
Chevy
4
ABC
1,17,9918
22
Ed Jones
Ganassi
Honda
10
NTT Data
1 giro
23
Zach Veach
Andretti
Honda
26
One Thousand One
1 giro
24
Jordan King
Carpenter
Chevy
20
Fuzzy’s
2 giri
P: Punto per la pole position
L: Punto per aver condotto almeno un giro in testa
LL: Due punti per il maggior numero di giri in testa