2018 – Indianapolis GP

IndyCar Grand Prix – 11-12 maggio 2018 – Quinta gara della stagione 2018

Circuito Indianapolis Motor Speedway – Road Course
Tipologia Stradale permanente
Lunghezza 2.439 mi – 3.924 km
Configurazione aerodinamica Stradale permanente
Record della pista 1.07.7044, Will Power, Dallara-Chevrolet, 2017
Distanza di gara 85 giri – 207,3
Vincitore uscente Will Power


 

Indy GP – Griglia di partenza
Pos. Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Will Power 01:09.8182
2 Robert Wickens 01:09.9052
3 Sebastien Bourdais 01:09.9449
4 James Hinchcliffe 01:10.0858
5 Jordan King 01:10.1326
6 Josef Newgarden 01:10.7276
7 Simon Pagenaud 01:10.0382
8 Alexander Rossi 01:10.1062
9 Spencer Pigot 01:10.1601
10 Helio Castroneves 01:10.1847
11 Takuma Sato 01:10.1979
12 Tony Kanaan 01:10.3592
13 Ryan Hunter-Reay 01:10.0985
14 Marco Andretti 01:10.1044
15 Ed Jones 01:10.2859
16 Max Chilton 01:10.2113
17 Graham Rahal 01:10.3605
18 Scott Dixon 01:10.3221
19 Zachary Claman De Melo 01:10.5064
20 Zach Veach 01:10.3371
21 Matheus Leist 01:10.6425
22 Gabby Chaves 01:10.5066
23 Charlie Kimball 01:10.7784
24 Kyle Kaiser 01:10.7394

 

Quarta vittoria in tre anni per Will Power nel Gran Premio di Indianapolis, quinta prova del campionato IndyCar. Un successo meritato dopo un inizio di stagione difficile, giunto a completamento di un fine settimana che lo ha visto in cima alla lista dei tempi in quasi tutte le sessioni. “Ho spinto al massimo dal primo all’ultimo giro, sono esausto” ha detto però l’australiano nel dopo gara, a riprova dell’intensità di una corsa con due sole bandiere gialle, in cui il rapido degrado degli pneumatici ha messo in secondo piano il discorso consumi, entrato in gioco solo negli ultimi giri.

La partenza vede Power mantenere il comando davanti a Bourdais, bravo a scavalcare all’esterno Wickens. Poco più indietro Pagenaud e King sono invece vittime della prima curva, con il francese costretto a rallentare improvvisamente da un fortuito contatto con Castroneves e l’inglese impossibilitato ad evitarlo. Risultato: Pagenaud in testacoda ma comunque bravo a non insabbiarsi e proseguire, King contro le gomme a motore spento e senza più speranze di un buon risultato. Un altro contatto nelle veloci curve 5 e 6 vede poi Pigot decollare sul cordolo interno e scontrarsi con Sato, manovra che oltre a un testacoda gli costa un drive through. Alla ripartenza un’accelerazione forse un po’ anticipata di Power sorprende Bourdais, che alla prima curva si vede superato da Wickens. Comincia così un duello ad altissima intensità tra i piloti Penske e Schmidt, che arrivano al primo pit stop separati da pochi decimi, con Power che su gomme “nere” mantiene il comando per un soffio, ma è poi costretto a cedere a un Wickens più veloce sulle “rosse”. Nel frattempo qualcosa si muove nelle retrovie, con Scott Dixon che partito con gomme dure anticipa la sosta per poter sfruttare la mescola morbida a pista libera. La mossa funzione perché il neozelandese comincia a macinare giri record, portandosi direttamente alle spalle di Bourdais, Newgarden, Rossi e Hinchcliffe, in lotta per l’ultimo posto sul podio. Davanti Wickens estende il suo vantaggio fino a 6 secondi, fermandosi quando il pendolo prestazionale comincia a favorire le gomme più dure di Power, che rimanendo in pista due giri in più riesce dopo le soste riesce a ridurre il suo svantaggio a meno di quattro secondi.

Nel terzo stint di gara i ruoli quindi si invertono ed è Power che su gomme morbide ha gioco facile a recuperare sulla mescola dura di Wickens, per poi vincere la resistenza del canadese e prendere il comando alla prima curva con una bella manovra all’esterno. Ma proprio quando l’australiano può capitalizzare il vantaggio di gomma, la corsa viene neutralizzata a 29 giri dal traguardo quando Newgarden finisce in testacoda dopo aver provato un impossibile attacco al terzo posto di Bourdais. Dalla successiva sosta collettiva i duellanti escono affiancati con Power ancora davanti per un soffio, ma a guadagnare davvero è Dixon, che scavalcando Bourdais si porta incredibilmente in zona podio. Power è poi ancora molto pronto in ripartenza lasciando invece Wickens, in difficoltà con il push to pass nel rettilineo principale, in balìa di Dixon il giro successivo. Alle loro spalle intanto Rossi ha la meglio su Bourdais. Con 25 giri di bandiera verde davanti, i piloti si ritrovano quindi a gestire sia le gomme che il carburante. Power e Dixon viaggiano a lungo separati da poco più di un secondo prima che l’australiano, in barba alle voci che vorrebbero il motore Honda capace di un miglior consumo, porti il suo vantaggio a oltre due secondi, staccando il rivale negli ultimi giri. Ben più accesa è invece la battaglia per il terzo posto che a un certo punto vede Wickens e Rossi attaccarsi e incrociare le traiettorie dalla curva 1 fino alla 10, prima che l’americano sia richiamato a più miti consigli dall’allarmante livello dell’etanolo, che all’ultimo giro lo costringe a cedere la quarta piazza a Bourdais.

Davanti invece nessun problema per Power, che coglie il terzo successo in carriera nel Gran Premio di Indianapolis, regalando a Roger Penske la 200sima vittoria in IndyCar, a 18 anni dallo storico 100° successo colto da De Ferran a Nazareth. Dixon può invece “accontentarsi” di un incredibile secondo posto, frutto di un ritmo impressionante dopo il primo pit stop, del tutto insperato dopo i problemi visti in prova, nonostante le avvisaglie di ripresa avute nel warm up. Ancora poco a suo agio nel risparmio carburante ma autore dell’ennesima prova perfetta, Wickens porta a casa un podio che gli sta un po’ stretto. Correndo così comunque la vittoria arriverà presto. Bourdais, più competitivo in prova che in gara, ancora una volta porta a casa il massimo, beffando un Rossi combattivo e spettacolare ma meno oculato nella strategia.

Sesto al traguardo, Castroneves non ha faticato a rientrare nei ritmi IndyCar, peggiorando solo di una posizione il risultato del 2017 grazie a una prova molto consistente che lo ha visto beffare Hinchcliffe, a lungo in lotta per un posto in top 5 ma ancora una volta oscurato dalla prova di Wickens. Ancora vittima della prima curva, Pagenaud è bravo a recuperare fino al settimo posto, precedendo Rahal (autore di una lunga serie di sorpassi nello stint centrale su gomme rosse) e Sato, bravo a recuperare dopo il contatto con Pigot. Deludente 11° piazza per Newgarden, che avevamo lodato per la maturità mostrata nella difficile vittoria in Alabama, ma questa volta autore di una manovra insensata che gli costa almeno dieci punti in classifica, che il campione in carica continua a condurre anche se per soli due punti su Rossi.

Indianapolis Grand Prix – Ordine d’arrivo – 12/05/2018
Pos. Pilota Squadra Pacchetto N Sponsor Tempo
1 Will Power (P)(L)(LL) Penske Chevy 12 Verizon 85 giri in 01:49:46.1935 – 113.318 mph
2 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 2,2443
3 Robert Wickens (L) Schmidt Honda 6 Lucas Oil 8,1621
4 Sebastien Bourdais (L) Coyne Honda 18 Sealmaster 8,7293
5 Alexander Rossi (L) Andretti Honda 27 NAPA 11,7462
6 Helio Castroneves Penske Chevy 3 Verizon 14,3860
7 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 15,3368
8 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 Menard’s 17,2354
9 Graham Rahal (L) Rahal Honda 15 United Rentals 18,0987
10 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 23,1137
11 Josef Newgarden (L) Penske Chevy 1 Verizon 24,2632
12 Zachary C. De Melo Coyne Honda 19 Paysafe 30,0421
13 Marco Andretti Andretti Honda 98 US Concrete 37,4374
14 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 41,3456
15 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Preferred 41,6927
16 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 42,8434
17 Gabby Chaves Harding Chevy 88 Harding 45,0983
18 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 53,1086
19 Kyle Kaiser (L) Juncos Chevy 32 Binderholz 58,1755
20 Charlie Kimball Carlin Chevy 23 Tresiba 1,11,7538
21 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 1,17,9918
22 Ed Jones Ganassi Honda 10 NTT Data 1 giro
23 Zach Veach Andretti Honda 26 One Thousand One 1 giro
24 Jordan King Carpenter Chevy 20 Fuzzy’s 2 giri
 P: Punto per la pole position

L: Punto per aver condotto almeno un giro in testa

LL: Due punti per il maggior numero di giri in testa

Giro più veloce Scott Dixon 1.10.5687
Giri condotti in testa
Will Power 56
Robert Wickens 20
Graham Rahal 3
Kyle Kaiser 2
Alexander Rossi 2
Sebastien Bourdais 1
Josef Newgarden 1

 

Classifica dopo Indy GP
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 178 0 5 2 2 2 4 1 107 4 1
2 Alexander Rossi 176 2 5 1 3 4 4 1 79 4 1
3 Sebastien Bourdais 152 26 5 1 1 3 3 1 104 5 1
4 Scott Dixon 147 31 5 0 1 2 4 0 0 0 1
5 James Hinchcliffe 144 34 5 0 1 2 5 0 20 1 0
6 Graham Rahal 142 36 5 0 1 2 5 0 10 2 0
7 Will Power 135 43 5 1 2 2 3 1 142 3 0
8 Robert Wickens 133 45 5 0 2 3 3 1 133 3 0
9 Ryan Hunter-Reay 125 53 5 0 1 3 3 0 7 3 0
10 Marco Andretti 105 73 5 0 0 0 3 0 0 0 0
11 Tony Kanaan 95 83 5 0 0 0 2 0 0 0 0
12 Takuma Sato 90 88 5 0 0 0 2 0 0 0 0
13 Simon Pagenaud 90 88 5 0 0 0 3 0 3 1 0
14 Ed Jones 87 91 5 0 1 1 2 0 0 0 0
15 Zach Veach 84 94 5 0 0 1 1 0 0 0 0
16 Spencer Pigot 76 102 5 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Gabby Chaves 68 110 5 0 0 0 0 0 0 0 0
18 Charlie Kimball 60 118 5 0 0 0 1 0 0 0 0
19 Matheus Leist 60 118 5 0 0 0 0 0 0 0 0
20 Max Chilton 58 120 5 0 0 0 0 0 0 0 0
21 Zachary Claman De Melo 49 129 4 0 0 0 0 0 0 0 1
22 Jordan King 44 134 4 0 0 0 0 0 5 1 0
23 Kyle Kaiser 35 143 3 0 0 0 0 0 2 1 0
24 Helio Castroneves 28 150 1 0 0 0 1 0 0 0 0
25 Ed Carpenter 26 152 1 0 0 0 1 0 0 0 0
26 Jack Harvey 25 153 2 0 0 0 0 0 0 0 0
27 Rene Binder 22 156 2 0 0 0 0 0 0 0 0
28 Pietro Fittipaldi 7 171 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Immagine di copertina: indycar.com, Dana Garrett

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