2018 – Pocono

ABC Supply 500 – 18/19 agosto 2018 – 14° prova della stagione 2018

Circuito  Pocono International Raceway
Tipologia  Super Speedway
Lunghezza  2.5 mi – 4 km
Configurazione aerodinamica  Super speedway
Record della pista  40.193, Juan Pablo Montoya, Dallara – Chevrolet, 2014
Distanza di gara  200 giri – 500 mi
Vincitore uscente   Will Power

 

Griglia di Partenza
P Pilota Media (mph) Pilota Media (mph)
1 Will Power 219.511
2 Josef Newgarden 218.802
3 Alexander Rossi 218.758
4 Ryan Hunter-Reay 217.806
5 Simon Pagenaud 217.769
6 Robert Wickens 217.612
7 Zach Veach 217.587
8 Sebastien Bourdais 217.296
9 James Hinchcliffe 217.009
10 Takuma Sato 216.863
11 Marco Andretti 216.658
12 Ed Jones 216.547
13 Scott Dixon 216.410
14 Tony Kanaan 216.328
15 Ed Carpenter 216.025
16 Spencer Pigot 215.177
17 Pietro Fittipaldi 214.336
18 Graham Rahal 214.225
19 Charlie Kimball 211.919
20 Matheus Leist 211.696
21 Max Chilton 209.599
22 Conor Daly 208.951

Ben 5 ore dopo la partenza Alexander Rossi ha chiuso da vincitore una corsa surreale, al termine di un fine settimana surreale. Con soli 40 minuti di prove all’attivo causa pioggia, i piloti si sono presentati al via con mille dubbi riguardo le rispettive monoposto. Che sarebbe stata una gara strana lo si è capito ancora prima della bandiere verde, quando un apparente gioco all’elastico del poleman Power (che telemetria alla mano ha poi stizzosamente respinto le accuse dei colleghi) ha visto uscire di scena Pigot, tamponato dal troppo focoso Rahal. La lunga neutralizzazione è stata poi seguita da una bandiera rossa di due ore, risultato del catastrofico incidente che ha visto Robert Wickens impattare contro le reti della curva 2. Autore di un’ottima partenza dalla terza fila, il canadese ha affiancato nel rettilineo di ritorno Hunter-Reay, che all’approssimarsi dalla curva è tornato davanti al rivale grazie alla scia di Power. Assicuratosi il vantaggio di traiettoria, l’americano si è tenuto basso di linea per far desistere Wickens, che ha però insistito nell’attacco, mandando in testacoda la Dallara #28. Agganciatisi, i due sono finiti contro le barriere, quando l’auto di Wickens è decollata su quella di Hunter-Reay, permettendo al fondo vettura di “cavalcare” il muro e impennarsi verso le reti in un incidente simile a quello di Kenny Brack in Texas nel 2003. La Dallara di Wickens ha subìto un violentissimo impatto laterale con i pali di sostegno all’altezza delle gambe, disseminando ovunque detriti ma senza subire il distacco di motore e retrotreno, tipico di impatti di questa portata. Se Hunter-Reay ha lasciato la sua vettura sulle sue gambe, l’estrazione di Wickens dall’abitacolo ha richiesto molto tempo e solo dopo un’ora il comunicato ufficiale che lo dava sveglio e vigile ha permesso a tutti di tirare un sospiro di sollievo. L’ultimo bollettino medico sulle condizioni del canadese parla di fratture a entrambe le caviglie, al braccio destro e alla colonna vertebrale, oltre a un polmone contuso.

Nella confusione data da fumo e detriti, anche Hinchcliffe, Fittipaldi e Sato sono finiti contro le barriere, non riportando fortunatamente seri danni. Una volta messo in sicurezza Wickens, è quindi cominciata la ricostruzione delle reti divelte, completata circa due ore dopo l’incidente ma giudicata inadeguata da Bourdais, tornato con riluttanza alla sua monoposto. Quando la bandiera verde è finalmente ricomparsa lo sparuto pubblico ha poi assistito a una corsa scialba e per buona parte avara di emozioni. Come a Indianapolis la deportanza ridotta ha infatti reso difficili le vetture, limitando drasticamente le traiettorie disponibili e quindi anche le possibilità di sorpasso.  Molti dei protagonisti hanno inoltre dovuto far fronte all’assetto sommario delle vetture, non aiutati dalla decisione della serie di non concedere una sessione di prove supplementare dopo il cancellamento causa pioggia del secondo turno di libere e la decurtazione del primo. Alcune delle squadre che hanno partecipato la settimana scorsa al test riservato ai rookies hanno quindi goduto di un certo vantaggio. Tra queste il team Andretti, beneficiario del buon lavoro svolto da Zach Veach, tra i protagonisti per tutta la gara. Subito al comando dopo la bandiera verde, Alexander Rossi ha dominato la corsa, staccando facilmente a pista libera Will Power, unico in grado di impensierire l’americano nonostante un distacco oscillante tra 1 e 10 secondi in funzione del traffico. Impossibilitato a sferrare un attacco in pista, l’australiano è brevemente passato a condurre dopo il penultimo pit stop, subendo però quasi passivamente un deciso attacco di Rossi in curva 2. Frenato dal traffico prima dell’ultimo pit stop, il vincitore di Indy ha poi alzato bandiera bianca nel finale, lasciando libero Rossi di conquistare la terza vittoria stagionale, la seconda in carriera in una 500 miglia.

Mai in lotta per la vittoria, Scott Dixon ha comunque contenuto i danni dopo una qualifica difficile, agguantando un buon terzo posto al termine di una lunga battaglia di posizione con Veach, Andretti, Newgarden e Bourdais. Nonostante la distanza ravvicinata e un esaltante botta e risposta iniziale tra il rookie e il francese, i quattro hanno proceduto per buona parte della distanza in formazione, scambiandosi le posizioni solo in occasione dei pit stop. Una sosta lenta ha però escluso Veach dalla lotta, presto seguito dal pur generoso Andretti e da Newgarden, staccato dopo la penultima sosta dal duo Dixon-Bourdais. Il francese, a lungo sulla coda del rivale ma mai in posizione di tentare un sorpasso, nel finale si è anche dovuto guardare dal doppiaggio, a dimostrazione del ritmo insostenibile tenuto da Rossi.

Mai realmente in gara, Pagenaud ha chiuso ultimo tra i piloti a un giro, portando a casa un ottavo posto davanti a Kimball e Carpenter, veloce nelle prime fasi ma frenato da un errore strategico.

Con la seconda vittoria consecutiva Rossi riduce a 29 punti il suo distacco dal leader Dixon, staccando ancora Newgarden (-66 dalla vetta) e Power (-81). Hunter-Reay, ora a -119, è ormai fuorigioco.

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Motore N Sponsor Tempo
1 Alexander Rossi (L)(LL) Andretti Honda 27 Napa 200 giri in 2:36:49.1128 – 191,304 mph
2 Will Power (P)(L) Penske Chevy 12 Verizon 4,4982
3 Scott Dixon (L) Ganassi Honda 9 PNC Bank 41,3557
4 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 42,0120
5 Josef Newgarden Penske Chevy 1 Hitachi 1 giro
6 Zach Veach Andretti Honda 26 Relay Group 1001 1 giro
7 Marco Andretti Andretti Honda 98 US Concrete 1 giro
8 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 Shell 1 giro
9 Charlie Kimball Carlin Chevy 23 Tresiba 2 giri
10 Ed Carpenter (L) Carpenter Chevy 20 Fuzzy’s 3 giri
11 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 3 giri
12 Ed Jones Ganassi Honda 10 NTT Data 3 giri
13 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 4 giri
14 Graham Rahal Rahal Honda 15 Rahal Auto Group 4 giri
15 Conor Daly Harding Chevy 88 Harding contatto
16 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Fuzzy’s incidente
17 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC sensore accel.
18 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL incidente
19 Robert Wickens Schmidt Honda 6 Lucas Oil incidente
20 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics incidente
21 Takuma Sato Rahal Honda 30 Mi-Jack incidente
22 Pietro Fittipaldi Coyne Honda 19 Paysafe incidente
Giro più veloce Sebastien Bourdais 41.6072 – 216.309 mph
Giri in testa
Alexander Rossi 180
Will Power 16
Scott Dixon 3
Ed Carpenter 1
P: punto per la pole position

L: punto per aver condotto almeno un giro in testa

LL: due punti per il maggior numero di giri in testa

 

Classifica dopo Pocono
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Scott Dixon 530 0 14 3 7 10 12 0 212 5 2
2 Alexander Rossi 501 29 14 3 7 9 11 3 379 9 1
3 Josef Newgarden 464 66 14 3 3 6 11 4 476 9 2
4 Will Power 449 81 14 2 6 6 9 3 250 8 2
5 Ryan Hunter-Reay 411 119 14 1 4 8 9 0 33 6 2
6 Robert Wickens 391 139 14 0 4 7 10 1 187 7 0
7 Simon Pagenaud 368 162 14 0 2 2 11 0 31 4 0
8 Graham Rahal 351 179 14 0 1 3 11 0 29 5 0
9 James Hinchcliffe 338 192 13 1 2 5 9 0 65 2 0
10 Sebastien Bourdais 325 205 14 1 1 4 6 1 108 6 2
11 Marco Andretti 311 219 14 0 0 1 7 1 22 1 0
12 Ed Jones 273 257 14 0 2 2 6 0 1 1 0
13 Takuma Sato 267 263 14 0 1 3 6 0 3 1 0
14 Spencer Pigot 253 277 14 0 1 1 3 0 4 2 0
15 Tony Kanaan 240 290 14 0 0 0 4 0 20 2 0
16 Zach Veach 239 291 14 0 0 1 4 0 0 0 1
17 Charlie Kimball 234 296 14 0 0 1 5 0 1 1 0
18 Matheus Leist 201 329 14 0 0 0 0 0 0 0 0
19 Max Chilton 179 351 14 0 0 0 0 0 0 0 0
20 Ed Carpenter 169 361 5 0 1 1 4 1 66 2 0
21 Gabby Chaves 158 372 11 0 0 0 0 0 0 0 0
22 Jordan King 126 404 9 0 0 0 0 0 11 2 0
23 Zachary Claman De Melo 122 408 9 0 0 0 0 0 7 1 1
24 Jack Harvey 63 467 4 0 0 0 0 0 0 0 0
25 Rene Binder 61 469 6 0 0 0 0 0 0 0 0
26 Conor Daly 58 472 4 0 0 0 0 0 0 0 0
27 Carlos Munoz 53 477 1 0 0 0 1 0 4 1 0
28 Kyle Kaiser 45 485 4 0 0 0 0 0 2 1 0
29 Helio Castroneves 40 490 2 0 0 0 1 0 0 0 1
30 JR Hildebrand 38 492 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Stefan Wilson 31 499 1 0 0 0 0 0 3 1 0
32 Oriol Servia 27 503 1 0 0 0 0 0 16 1 0
33 Pietro Fittipaldi 22 508 3 0 0 0 0 0 0 0 0
34 Santino Ferrucci 18 512 2 0 0 0 0 0 0 0 0
35 Danica Patrick 13 517 1 0 0 0 0 0 0 0 0
36 Jay Howard 12 518 1 0 0 0 0 0 0 0 0
37 James Davison 10 520 1 0 0 0 0 0 0 0 0
38 Sage Karam 10 520 1 0 0 0 0 0 0 0 0
39 Alfonso Celis Jr 10 520 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Immagine di copertina: indycar.com, Chris Owens

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