2019 – St. Petersburg

Firestone Grand Prix of St. Petersburg – 8-10 marzo 2019 – Prima prova della stagione 2019

Circuito Streets of Saint Petersburg, Florida
Tipologia Cittadino
Lunghezza 1.8 mi – 2.896 km
Configurazione aerodinamica Stradale
Record della pista 1.00.0476 – 2018– Jordan King, Dallara – Chevrolet
Distanza di gara 110 giri – 198 mi
Vincitore uscente Sebastien Bourdais

 

 

Griglia di Partenza
Pos. Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Will Power 01:00.4594
2 Josef Newgarden 01:00.5570
3 Felix Rosenqvist 01:00.6884
4 Scott Dixon 01:00.8544
5 Ryan Hunter-Reay 01:01.0784
6 Alexander Rossi 01:01.7739
7 Jack Harvey 01:00.9531
8 Charlie Kimball 01:01.0146
9 James Hinchcliffe 01:01.0185
10 Graham Rahal 01:01.0944
11 Colton Herta 01:01.4182
12 Ben Hanley 01:02.3703
13 Zach Veach 01:00.9061
14 Simon Pagenaud 01:04.6298
15 Spencer Pigot 01:00.9495
16 Ed Jones 01:06.1422
17 Marcus Ericsson 01:01.1345
18 Tony Kanaan 04:55.4703
19 Takuma Sato 01:01.1511
20 Sebastien Bourdais 04:58.5395
21 Matheus Leist 01:01.1579
22 Marco Andretti No Time
23 Max Chilton 01:01.3785
24 Santino Ferrucci No Time

 

 

Era atteso ad una prova di maturità e Josef Newgarden non ha deluso, vincendo in modo più che convincente la prova d’apertura della IndyCar Series 2019.

Alla partenza Will Power mantiene il comando sorprendendo però nello scatto al via Newgarden, che dopo aver subito il sorpasso di Felix Rosenqvist deve controllare nei primi giri la pressione di Scott Dixon. Poco più indietro Rossi ha invece la meglio su Hunter-Reay, che intorno al 20° giro deve abbandonare il gruppo per problemi al motore, causando la prima neutralizzazione. Il ritiro dell’americano diventa il secondo per la Honda, che nei primi giri vede anche Bourdais fermarsi per problemi alla trasmissione. La vettura ferma del francese, già nelle vie di fuga, convince Roger Penske a giocare prudente e richiamare in pit lane Power, seguito qualche giro più tardi dal resto del gruppo di testa. L’australiano poi conduce il gruppo alla bandiera verde successiva al ritiro di Hunter-Reay, ma un sovrasterzo di potenza all’uscita dall’ultima curva da a Rosenqvist la possibilità di puntare l’australiano e strappargli di forza il primato in curva 1. Dopo una lunga bandiera gialla per recuperare la vettura di Ed Jones, che rimedia una frattura alla mano per via di un violento botto in curva 9 che elimina anche l’incolpevole Leist, Rosenqvist guida con autorità il gruppo fino alla seconda sosta, subendo però il ritorno di Power. L’australiano è il primo a rientrare (giro 51), riuscendo a soffiare la posizione al rookie, che è costretto ad una manovra d’emergenza per evitare il contatto al momento di riprendere la pista. Dixon e soprattutto Newgarden sono però in grado di estendere la proprio finestra, fermandosi rispettivamente 3 e 4 giri dopo il campione 2014. Se la mossa consente a Dixon di scavalcare solo Rosenqvist, Newgarden rientra invece in pista con ampio margine su Power, frenato dal traffico. Su gomme rosse per via di un azzardo strategico di Tim Cindric, l’americano fa in breve il vuoto, mentre alle sue spalle un Power in difficoltà si vede strappare il secondo posto da Dixon dopo un doppio incrocio di traiettoria tra le curve 1 e 3. Mentre l’australiano e Rosenqvist perdono colpi, il distacco tra Newgarden e Dixon oscilla tra i 4 e i 9 secondi in funzione del traffico. Completata l’ultima sosta, l’ostruzionismo dei piloti Honda complica nel finale la situazione del pilota Penske, che a 5 giri dalla fine vede Dixon arrivare quasi a un secondo di distacco. Riguadagnata la pista libera, negli ultimi passaggi il campione 2017 riesce però a staccare nuovamente il neozelandese, conquistando il primo successo in carriera nelle strade della Florida. Una vittoria di carattere per Newgarden, bravo ad applicare alla perfezione la strategia, evitando di cadere nelle tante insidie (battaglie iniziali, doppiaggi difficili) presentate dalla corsa. Importante successo anche per la Chevrolet, che pone fine a un digiuno sui cittadini iniziato a Toronto 2017.

Per Dixon un ottimo secondo posto considerando i tanti problemi d’assetto sperimentati nelle prove. Penalizzato dalla scelta prudenziale della prima sosta anticipata, il terzo posto è un risultato accettabile per Will Power, comunque meno efficace di Dixon e Newgarden con le gomme dure. Al debutto Felix Rosenqvist ha rispettato in pieno le aspettative: aggressivo e concreto, lo svedese ha subito dimostrato di avere grinta e velocità per stare davanti, non mostrando timori referenziali. Soste non velocissime e un passo non irresistibile sulle gomme dure gli hanno fatto perdere il treno per la vittoria, ma se queste sono le premesse vederlo lottare per il titolo già quest’anno non appare utopia. Il rookie ha preceduto sul traguardo Alexander Rossi, a lungo aggrappato al poker di testa senza però mai dare l’impressione di avere lo spunto giusto per rovinare loro i piani. James Hinchcliffe, autore di una prova concreta, apre la parte bassa della top ten, precedendo Simon Pagenaud, autore di una delle tante rimonte viste nel 2018, questa volta però senza la responsabilità per una posizione di partenza arretrata. Di un bel recupero è stato autore anche Colton Herta, precipitato nella parte bassa del gruppo nella prima ripartenza e risalito fino all’ottava piazza grazie a un gran ritmo, una buona strategia e vari sorpassi. Il californiano ha preceduto Santino Ferrucci, bravo a navigare nel gruppo portando a casa il nono posto davanti a Jack Harvey, abile leader degli inseguitori nelle prime fasi ma poi progressivamente retrocesso a causa di un passo sulle gomme nere non irresistibile. Una sosta imprevista nel finale ha negato a Graham Rahal un piazzamento in top ten mentre un problema tecnico ha posto fine a metà gara alla lenta ma costante progressione di Marcus Ericsson.

St. Petersburg – 10/03/2019 – Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo
1 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 110 giri in 02:04:18.2588 – 95.572 mph
2 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 2,8998
3 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 12,7442
4 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 14,5858
5 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 18,3616
6 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 31,1596
7 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 Menard’s 31,4401
8 Colton Herta Harding Chevy 88 Harding 40,470
9 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 57,6029
10 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation 59,1909
11 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Fuzzy’s 62,6866
12 Graham Rahal Rahal Honda 15 United Rentals 1 giro
13 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 1 giro
14 Zach Veach Andretti Honda 26 Relay Group 1001 1 giro
15 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 1 giro
16 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 1 giro
17 Charlie Kimball Carlin Chevy 23 Tresiba 1 giro
18 Ben Hanley Dragon Speed Chevy 81 10 Star 2 giri
19 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic Mechanical
20 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics Mechanical
21 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Scuderia Corsa Incidente
22 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC Incidente
23 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL Motore
24 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster Motore
Giro più veloce Josef Newgarden 1,01,7350
Giri in testa
Josef Newgarden 60
Felix Rosenqvist 31
Will Power 17
Alexander Rossi 2

 

Classifica  dopo St. Petersburg
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 53 0 1 1 1 1 1 0 60 1 1
2 Scott Dixon 40 13 1 0 1 1 1 0 0 0 0
3 Will Power 37 16 1 0 1 1 1 1 17 1 0
4 Felix Rosenqvist 33 20 1 0 0 1 1 0 31 1 0
5 Alexander Rossi 31 22 1 0 0 1 1 0 2 1 0
6 James Hinchcliffe 28 25 1 0 0 0 1 0 0 0 0
7 Simon Pagenaud 26 27 1 0 0 0 1 0 0 0 0
8 Colton Herta 24 29 1 0 0 0 1 0 0 0 0
9 Santino Ferrucci 22 31 1 0 0 0 1 0 0 0 0
10 Jack Harvey 20 33 1 0 0 0 1 0 0 0 0
11 Spencer Pigot 19 34 1 0 0 0 0 0 0 0 0
12 Graham Rahal 18 35 1 0 0 0 0 0 0 0 0
13 Marco Andretti 17 36 1 0 0 0 0 0 0 0 0
14 Zach Veach 16 37 1 0 0 0 0 0 0 0 0
15 Tony Kanaan 15 38 1 0 0 0 0 0 0 0 0
16 Max Chilton 14 39 1 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Charlie Kimball 13 40 1 0 0 0 0 0 0 0 0
18 Ben Hanley 12 41 1 0 0 0 0 0 0 0 0
19 Takuma Sato 11 42 1 0 0 0 0 0 0 0 0
20 Marcus Ericsson 10 43 1 0 0 0 0 0 0 0 0
21 Ed Jones 9 44 1 0 0 0 0 0 0 0 0
22 Matheus Leist 8 45 1 0 0 0 0 0 0 0 0
23 Ryan Hunter-Reay 7 46 1 0 0 0 0 0 0 0 0
24 Sebastien Bourdais 6 47 1 0 0 0 0 0 0 0 0

 

Classifica costruttori
Honda Chevy
Piloti Vittoria Pole Position Bonus Totale Piloti Vittoria Pole Position Bonus Totale
St. Pete 72 0 0 0 72 85 5 1 0 91

Foto di copertina: indycar.com, Joe Skibinski

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