Diciannovesima gara della stagione 2000 – Honda Indy 300– 15/10/2000
Circuito: Surfers Paradise
Tipologia: Cittadino
Lunghezza: 2.794 mi – 4.496 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 1.31.703 – 1999, Dario Franchitti – Reynard Honda
Distanza di gara: 65 giri – 181.6 mi
Vincitore uscente: Dario Franchitti
Il pilota locale Jason Bright, sesto in IndyLights, sostituisce per questa gara Memo Gidley.
Griglia di partenza – Surfers Paradise
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Juan Pablo Montoya
1.31.722
2
Gil de Ferran
1.31.827
3
Dario Franchitti
1.32.059
4
Paul Tracy
1.32.328
5
Jimmy Vasser
1.33.052
6
Michael Andretti
1.33.123
7
Tony Kanaan
1.33.165
8
Helio Castroneves
1.33.474
9
Christian Fittipaldi
1.33.490
10
Cristiano da Matta
1.33.761
11
Patrick Carpentier
1.33.798
12
Kenny Brack
1.33.856
13
Alex Tagliani
1.34,059
14
Oriol Servia
1.34.059
15
Max Papis
1.34.132
16
Michel Jourdain, Jr.
1.34.282
17
Adrian Fernandez
1.34.333
18
Mauricio Gugelmin
1.34.514
19
Alex Barron
1.34.558
20
Roberto Moreno
1.34.835
21
Shinji Nakano
1.34.972
22
Mark Blundell
1.35.399
23
Tarso Marques
1.35.668
24
Jason Bright
1.36.432
25
Luiz Garcia, Jr.
1.38.689
La partenza dà subito un primo assaggio dell’andamento della corsa. Montoya e De Ferran arrivano affiancati alla prima staccata, col brasiliano che tenta una manovra impossibile con conseguente contatto. Montoya va in testacoda, impatta contro il muro e rimbalza su De Ferran, mentre dietro la confusione porta Vasser a tamponare Franchitti, che finisce a sua volta contro le gomme. Montoya da quindi subito l’addio alle sue speranze di titolo, mentre per De Ferran il discorso è rimandato a Fontana.
Sopravvissuto alla prima curva, Tracy alla ripartenza prende subito il largo su Andretti e Vasser, che nonostante il muso danneggiato precede Kanaan. Il brasiliano deve però cedere il quinto posto a un aggressivo Fittipaldi, dovendosi poi guardare da Da Matta, con Servia che soffia l’ottavo posto a Castroneves. Il secondo colpo di scena arriva al 12° giro, con Tracy fermo in una via di fuga per un problema al cavo dell’acceleratore. La neutralizzazione e l’intervento dei commissari permettono al canadese di riprendere senza perdere il giro, mentre diversi piloti tra cui Brack e Fernandez ne approfittano per rifornire, cosa che non riesce ad Andretti, in difficoltà con la radio. Alla ripartenza l’americano precede quindi Vasser, Fittipaldi e Kanaan, con Tracy che comincia la sua lunga rimonta dalle retrovie.
Al 23° giro è proprio Andretti ad aprire il turno di soste che lo vede cedere la posizione a Vasser, mentre Carpentier compie un dritto difendendosi da Da Matta e un contatto con Servia costa a Castroneves una foratura. La testa della corsa passa quindi a Brack davanti a Tagliani, Barron, Fernandez e Tracy, tutti fermatisi durante la seconda neutralizzazione e nuovamente ai box a partire dal 35° giro, tranne Tagliani che rimane fermo in pista col serbatoio vuoto. Tracy intanto continua la sua rimonta avendo la meglio su Fernandez e Barron nel giro di uscita, ricongiungendosi al gruppo di testa quando l’ennesimo guasto elimina Michael Andretti dalla lotta per il titolo e causa l’uscita della pace car. I primi ne approfittano per rifornire, lasciando la testa della corsa a Fernandez, Barron e Moreno, che sperano di arrivare aiutati da altre neutralizzazioni.
La prima arriva proprio alla ripartenza, quando Moreno perde il controllo in accelerazione e impatta contro il muro, con Bright che nella confusione tampona Papis ritirandosi. Alla successiva ripartenza è Tracy a colpire l’italiano alla prima curva, mandandolo contro il muro. Il caos che ne scaturisce porta vari piloti a tagliare la prima curva, tra cui Servia, che battaglia con il canadese rifiutandosi di cedere le posizioni ingiustamente guadagnate. I due si scambiano più volte la posizione fino a quando, arrivando affiancati nella serie di chicanes, Servia colpisce il cordolo e frana su Tracy, che impatta contro il muro e si ritira.
Con il superamento del limite delle 2 ore ormai in vista, il finale si trasforma in uno shoot out di dieci minuti in cui succede di tutto. Alla ripartenza Brack attacca Barron ma taglia la chicane ed è costretto a cedergli la posizione. Più indietro infuria la lotta, con Fittipaldi che supera Vasser di prepotenza per poi finire nelle vie di fuga. L’americano, con l’ala anteriore ormai a metà, se la deve vedere a questo punto con Servia, che blocca le gomme a ogni curva con l’auto danneggiata, oltre che con un aggressivo Da Matta, unità di un drappello inferocito che vede anche Carpentier, Jourdain, Castroneves, Kanaan e i piloti Pac West. Davanti intanto Fernandez fatica a contenere Barron, che però rompe il motore lasciando campo libero a Brack, mentre Vasser ha ragione di Servia, che perde numerose posizioni.
Nelle ultime curve Brack si avvicina minacciosamente a Fernandez, ma il messicano riesce comunque a portare a casa la seconda vittoria stagionale, che lo lancia come sfidante principale di De Ferran per l’ultimo appuntamento di Fontana. Brack chiude secondo conservando ancora qualche possibilità di vincere il titolo, mentre il terzo posto non basta a Vasser per continuare a sperare. Da Matta chiude quarto davanti a Carpentier e Castroneves che precede l’ottimo Jourdain, Kanaan, Servia, Gugelmin e Blundell, sopravvissuto a un lungo nella prima fase. I tanti ritiri permettono anche a Garcia Jr. di finire a punti.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Adrián Fernández (L)
Patrick
40
R/F
59 giri in 2:01:14.605 – 81.607 mph
2
Kenny Bräck
Rahal
8
R/F
0.324
3
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
4.059
4
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
4.813
5
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
5.231
6
Helio Castroneves
Penske
3
R/H
10.340
7
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
11.009
8
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
15.770
9
Oriol Servià
PPI Wells
97
R/T
18.181
10
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
18.581
11
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
18.723
12
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
1 giro
13
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
2 giri
14
Alex Barron
Coyne
19
L/F
motore
15
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
incidente
16
Max Papis
Rahal
7
R/F
incidente
17
Paul Tracy
Green
26
R/H
incidente
18
Jason Bright
Della Penna
10
R/T
incidente
19
Roberto Moreno
Patrick
40
R/F
incidente
20
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
motore
21
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
motore
22
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
serbatoio vuoto
23
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
incidente
24
Juan Pablo Montoya (P)
Ganassi
1
L/T
incidente
25
Dario Franchitti
Green
27
R/H
incidente
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Diciottesima gara della stagione 2000 – Texaco/Havoline Grand Prix of Houston– 1/10/2000
Circuito: Streets of Houston
Tipologia: Cittadino
Lunghezza: 1.527 mi – 2.547 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 58.699 – 1999, Juan Pablo Montoya – Reynard Honda
Distanza di gara: 100 giri – 152.7 mi
Vincitore uscente: Paul Tracy
Griglia di partenza
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Gil De Ferran
58.757
2
Dario Franchitti
58.843
3
Jimmy Vasser
58.844
4
Helio Castroneves
58.846
5
Michael Andretti
58.909
6
Juan Pablo Montoya
58.961
7
Christian Fittipaldi
59.131
8
Alex Tagliani
59.150
9
Paul Tracy
59.223
10
Tony Kanaan
59.228
11
Tarso Marques
59.269
12
Cristiano Da Matta
59.285
13
Kenny Brack
59.383
14
Roberto Moreno
59.617
15
Oriol Servia
59.709
16
Adrian Fernandez
59.723
17
Max Papis
59.739
18
Shinji Nakano
59.840
19
Patrick Carpentier
59.842
20
Mark Blundell
1.00.338
21
Mauricio Gugelmin
1.00.359
22
Memo Gidley
1.00.419
23
Alex Barron
1.00.652
24
Michel Jourdain Jr.
1.00.963
25
Luiz Garcia Jr.
1.03.019
Alla partenza Vasser ha subito la meglio su Franchitti, che è affiancato anche da Castroneves e Montoya. Lo scozzese fatica a controllare la vettura in accelerazione e colpisce il muro, danneggiando una sospensione per poi finire contro le gomme poche curve più tardi. Nel frattempo Carpentier è mandato in testacoda da Blundell. La ripartenza dura pochi secondi a causa di un problema elettrico sulla Reynard di Papis, che esce lentamente dal tornantino e viene tamponato da Gidley, con le due vetture che restano incastrate. Quando finalmente la corsa riprende, De Ferran conduce su Vasser, mentre Castroneves e aggredito da Montoya, che non riesce a portare in porto un azzardato attacco all’esterno in fondo al lungo rettilineo.
Alle spalle del colombiano seguono Tracy e Andretti, che ha perso due posizioni nella confusione della partenza. Lo sgranarsi del gruppo vede De Ferran allungare su Vasser, mentre Castroneves costruisce un margine di sicurezza su Montoya. Il gruppo di testa viene però ricompattato dai primi doppiaggi, che precedono il primo turno di soste intorno alla metà gara. De Ferran mantiene con margine la testa della corsa mentre Vasser è insidiato a gomme fredde da Montoya. Andretti avanza al quarto posto, scavalcando Castroneves e Tracy, che supera all’esterno il brasiliano lungo la corsia box. Pochi giri più tardi Da Matta finisce però contro le gomme, causando un nuovo ingresso della pace car. Andretti e Fittipaldi ne approfittano per garantirsi il carburante fino al traguardo, ma l’americano fa spegnere il motore in ripartenza, perdendo posizioni. Alla bandiera verde De Ferran ricostruisce in brave il vantaggio, mentre Vasser è pressato da Montoya e Tracy, con Castroneves che se la deve vedere con Fittipaldi.
Una nuova neutralizzazione arriva quando problemi alla trasmissione rovinano l’eccellente gara di Marques, che fino a quel momento gravitava nella parte bassa della top ten. De Ferran è l’unico dei primi ad approfittarne per rifornire, rientrando in pista davanti a Tracy ma dietro i piloti Ganassi. Risalito in ottava posizione, dopo la ripartenza Michael Andretti perde due giri quando viene centrato da Tagliani, che innesca un incidente a catena che coinvolge anche Servia, Brack e Nakano, tutti in lotta per un posto in top ten. Negli ultimi giri Vasser prende il largo su Montoya, che controlla gli attacchi di De Ferran e Tracy.
I quattro concludono nell’ordine, con il terzo posto che sa di beffa per il brasiliano, ingannato dalle numerose bandiere gialle che hanno permesso ai rivali di completare la corsa con un solo pit stop. Castroneves chiude quinto davanti a Fittipaldi e Fernandez, mai competitivo ma comunque in grado di portare a casa buoni punti per il campionato. La top ten è chiusa da Nakano, Servia e Kanaan, salito fino al quarto posto a metà gara grazie a una strategia sfalsata. Tra i contendenti al titolo, Andretti termina fuori dai punti. Moreno riesce invece a chiudere 11° dopo aver perso un giro in una sosta supplementare per farsi riallacciare le cinture.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
Numero
Vettura
Tempo
1
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
100 giri in 1:59:02.370 – 76.626 mph
2
Juan Pablo Montoya
Ganassi
1
L/T
1.914
3
Gil De Ferran (P) (L)
Penske
2
R/H
2.317
4
Paul Tracy
Green
26
R/H
2.729
5
Helio Castroneves
Penske
3
R/H
8.339
6
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
15.319
7
Adrian Fernandez
Patrick
40
R/F
17.277
8
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
21.415
9
Oriol Servia
PPI Wells
97
R/T
25.827
10
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
31.452
11
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
1 lap
12
Alex Barron
Coyne
19
L/F
1 lap
13
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
2 laps
14
Cristiano Da Matta
PPI Wells
96
R/T
3 laps
15
Kenny Brack
Rahal
8
R/F
Contact
16
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
Contact
17
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
Mechanical
18
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/F
Mechanical
19
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
Mechanical
20
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
Mechanical
21
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
Mechanical
22
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
Mechanical
23
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
Contact
24
Max Papis
Rahal
7
R/F
Mechanical
25
Dario Franchitti
Green
27
R/H
Contact
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Diciassettesima gara della stagione 2000 – Motorola 300– 17/9/2000
Circuito: Gateway International Raceway, St Louis
Tipologia: Ovale corto
Lunghezza: 1.27 mi – 2.043 km
Configurazione aerodinamica: Ovale corto con Handford device mk.II
Record della pista: 24.234 – Raul Boesel, 1997 – Reynard Ford
Distanza di gara: 236 giri – 299.7 mi
Vincitore uscente: Michael Andretti
Il tempo di qualifica di Gugelmin è stato annullato perchè la sua macchina è stata trovata sottopeso nelle verifiche tecniche.
Griglia di partenza – St. Louis
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Juan Montoya
25.353
2
Jimmy Vasser
25.368
3
Paul Tracy
25.500
4
Dario Franchitti
25.514
5
Patrick Carpentier
25.516
6
Tony Kanaan
25.561
7
Adrian Fernandez
25.573
8
Alex Tagliani
25.642
9
Helio Castroneves
25.671
10
Cristiano da Matta
25.679
11
Roberto Moreno
25.758
12
Kenny Brack
25.799
13
Gil de Ferran
25.816
14
Max Papis
25.884
15
Michael Andretti
25.932
16
Alex Barron
25.943
17
Christian Fittipaldi
26.009
18
Oriol Servia
26.074
19
Memo Gidley
26.146
20
Mark Blundell
26.154
21
Michel Jourdain Jr.
26.377
22
Shinji Nakano
26.608
23
Tarso Marques
26.770
24
Mauricio Gugelmin
no time
25
Luiz Garcia Jr.
no time
Alla partenza Montoya precede Vasser, mentre Kanaan supera Carpentier, Da Matta sale all’ottavo posto e Andretti recupera in breve fino ai margini della top ten. Dopo 20 giri il distacco tra i piloti di casa Ganassi si aggira su 1.5”, con Montoya che però comincia a soffrire di un forte sovrasterzo. Peggio va a Franchitti, che perde numerose posizioni e infine si ritira per problemi al cambio, sorte che tocca anche a Garcia e Blundell. Il traffico ricompatta il gruppo di testa e dopo due giri di lotta Vasser prende il comando dalle mani di Montoya. Nel gruppo intanto infuria la battaglia, con Kanaan che perde terreno mentre recuperano Brack, De Ferran e soprattutto Andretti, che prima delle soste si porta in quinta piazza.
Davanti Vasser è più veloce a pista libera, subendo però il ritorno di Montoya nel traffico prima che entrambi effettuino la sosta. Nel giro di uscita intanto Andretti fa secco Tracy, supera il colombiano che riaccelera e si porta al comando, prendendo subito margine. Durante la seconda fase nel gruppo continua la battaglia, con Carpentier che si riporta in zona podio dopo aver passato Vasser e De Ferran, in lotta fino a quando un contatto non mette in grave pericolo la corsa del brasiliano, pressato poi da Fernandez, Castroneves e Brack. Servia e Da Matta aprono il secondo turno di soste al 122° giro, chiuso una decina di tornate più tardi da Brack e Carpentier, che rientrano molto attardati. Mentre Montoya si riprende la seconda posizione su Tracy, Andretti vola nel traffico e a pista libera, doppiando tutti tranne il colombiano, mentre nel gruppo continua una battaglia serrata tra De Ferran, Da Matta, Servia e Papis per il quarto posto.
Da Matta apre anche il terzo turno di soste al 180° passaggio, imitato da Andretti, che in virtù del vantaggio accumulato rimane in testa ma comincia ad accusare problemi al turbo, fino a quando il motore non cede a 30 giri dal termine negando all’americano una vittoria certa. L’unica neutralizzazione della gara avviene poco più tardi quando Tracy, dopo aver perso quarta e quinta, finisce contro il muro danneggiando le sospensioni. La corsa riprende al 215° giro con Montoya che precede tutti di un giro e lascia sdoppiare Carpentier, risalito prepotentemente prima della bandiera gialla. Mentre il canadese a pista libera inanella una lunga serie di giri velocissimi, una strategia azzeccata permette a Moreno di controllare la battaglia per il quarto posto tra Da Matta, Servia e Papis.
Montoya conquista così la terza vittoria dell’anno davanti a Carpentier e Moreno. Solo settimo Vasser, frenato da una strategia non perfetta, che precede De Ferran e Castroneves, con Fernandez a chiudere la top ten davanti a Brack e Fittipaldi.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Juan Pablo Montoya (P)
Ganassi
1
L/T
236 giri in 1:55:38.003 – 155.519 mph
2
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
11.793
3
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
1 giro
4
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
1 giro
5
Oriol Servià
PPI Wells
97
R/T
1 giro
6
Max Papis
Rahal
7
R/F
1 giro
7
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
1 giro
8
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
1 giro
9
Helio Castroneves
Penske
3
R/H
1 giro
10
Adrián Fernández
Patrick
40
R/F
1 giro
11
Kenny Bräck
Rahal
8
R/F
1 giro
12
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
1 giro
13
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
2 giri
14
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
3 giri
15
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
5 giri
16
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
5 giri
17
Alex Barron
Coyne
19
L/F
14 giri
18
Paul Tracy
Green
26
R/H
incidente
19
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
vibrazione
20
Michael Andretti (L)
Newman Haas
6
L/F
motore
21
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
guidabilità
22
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
guidabilità
23
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
motore
24
Dario Franchitti
Green
27
R/H
cambio
25
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
guidabilità
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Sedicesima gara della stagione 2000 – Honda Grand Prix of Monterey– 10/9/2000
Circuito: Laguna Seca Raceway
Tipologia: Stradale Permanente
Lunghezza: 2.238 mi – 3.601 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 1.07.815 – 1997, Bryan Herta – Reynard Ford
Distanza di gara: 83 giri – 185.8 mi
Vincitore uscente: Bryan Herta
Bryan Herta prende il volante della terza Reynard Ford del team Forsythe, dimostrandosi ancora una volta il maestro di Laguna Seca con un eccellente quarto posto in prova. Davanti nessun problema per le Penske, con Castroneves a precedere De Ferran.
Griglia di partenza – Laguna Seca
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Helio Castroneves
1.07.722
2
Gil de Ferran
1.07.823
3
Dario Franchitti
1.08.148
4
Bryan Herta
1.08.281
5
Juan Montoya
1.08.544
6
Kenny Brack
1.08.544
7
Mauricio Gugelmin
1.08.608
8
Christian Fittipaldi
1.08.627
9
Jimmy Vasser
1.08.642
10
Oriol Servia
1.08.800
11
Michael Andretti
1.08.818
12
Tony Kanaan
1.08.857
13
Paul Tracy
1.08.898
14
Max Papis
1.08.958
15
Cristiano da Matta
1.09.321
16
Alex Tagliani
1.09.393
17
Adrian Fernandez
1.09.414
18
Patrick Carpentier
1.09.450
19
Roberto Moreno
1.09.537
20
Michel Jourdain Jr.
1.09.538
21
Mark Blundell
1.09.638
22
Shinji Nakano
1.10.164
23
Tarso Marques
1.10.183
24
Alex Barron
1.10.203
25
Luiz Garcia Jr.
1.10.605
26
Memo Gidley
1.10.869
Alla prima curva Castroneves precede De Ferran e Franchitti, mentre Montoya si butta all’esterno riuscendo subito a superare Herta. Davanti le Penske accumulano subito un piccolo vantaggio mentre Montoya pressa Franchitti e alle loro spalle il gruppo procede abbastanza sgranato, senza particolari sconvolgimenti dei valori visti in qualifica. Dopo il primo turno di soste, iniziato poco prima del 30° passaggio, Castroneves conduce ancora il gruppo inseguito però da Montoya, che ritardando di qualche giro la sua fermata ai box ha la meglio su De Ferran e Franchitti. Da Matta intanto arriva lungo in curva 1, mentre Kanaan perde un giro ai box per un problema tecnico. Giro dopo giro Montoya comincia a erodere i 4” di vantaggio di Castroneves, rallentato dalla coda del gruppo.
Tra i doppiati il distacco tra i due si riduce fino a 1.5”, mentre nel gruppo uno scambio di “cortesie” tra Papis e Moreno finisce con il brasiliano che perde il controllo e colpisce il muro in curva 4, imitato poco dopo da Tagliani. Attorno alla metà gara arriva quindi la prima neutralizzazione della corsa, sfruttata dai primi per rifornire mentre Andretti e Papis restano fuori nella speranza di altre bandiere gialle. Le soste costano caro a Montoya, che retrocede all’ottavo posto a causa di un problema con gli air jacks.
La corsa riprende al 55° giro, con Andretti che si ferma poco più tardi e gli altri a risparmiare carburante per evitare un rabbocco nel finale. Attorno alla top ten intanto Servia ha la meglio su Vasser, imitato poco più avanti da Tracy per il nono posto. Davanti Castroneves non ha problemi a gestire i consumi e gli inseguitori, chiudendo vittorioso per la terza volta davanti a De Ferran e Franchitti. Ottimo quarto posto per Herta che precede Brack e Montoya, con Gugelmin che coglie una buona settima piazza davanti a Vasser. Tracy si gira invece all’ultimo giro nel tentativo di passare Servia, che poi incredibilmente si ferma con il serbatoio vuoto prima di vedere la bandiera a scacchi. Il canadese perde quindi 3 punti preziosi, chiudendo 11° davanti a Fernandez. Solo 14° Andretti, che perde la testa della classifica.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Helio Castroneves (P) (L)
Penske
3
R/H
83 giri in 1:46:11.800 – 104.949 mph
2
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
0.954
3
Dario Franchitti
Green
27
R/H
2.642
4
Bryan Herta
Forsythe
77
R/F
4.419
5
Kenny Brack
Rahal
8
R/F
5.158
6
Juan Pablo Montoya
Ganassi
1
L/T
7.301
7
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
14.814
8
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
20.897
9
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
21.609
10
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
22.292
11
Paul Tracy
Green
26
R/H
23.222
12
Adrian Fernandez
Patrick
40
R/F
23.504
13
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
25.312
14
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
26.181
15
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
26.674
16
Max Papis
Rahal
7
R/F
44.851
17
Oriol Servia
PPI Wells
97
R/T
1 giro
18
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
1 giro
19
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
2 giri
20
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
guasto
21
Alex Barron
Coyne
19
L/F
2 giri
22
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
freni
23
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
guasto
24
Roberto Moreno
Patrick
40
R/F
incidente
25
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
incidente
26
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
waste gate
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Quindicesima gara della stagione 2000 – Molson Indy Vancouver – 3/9/2000
Circuito: Streets of Vancouver
Tipologia: Cittadino
Lunghezza: 1.781 mi – 2.866 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 1.00.641 – 1999, Juan Pablo Montoya – Reynard Honda
Distanza di gara: 90 giri – 160.3 mi
Vincitore uscente: Juan Pablo Montoya
Dario Franchitti centra la prima pole position stagionale conquistando il Greg Moore Trophy. Alex Barron prende il posto di Gualter Salles sulla Lola del team Coyne per il resto della stagione.
Griglia di partenza – Vancouver
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Dario Franchitti
1.00.405
2
Paul Tracy
1.00.493
3
Gil de Ferran
1.00.791
4
Helio Castroneves
1.01.207
5
Juan Montoya
1.01.256
6
Christian Fittipaldi
1.01.399
7
Cristiano da Matta
1.01.511
8
Michael Andretti
1.01.520
9
Max Papis
1.01.605
10
Roberto Moreno
1.01.628
11
Jimmy Vasser
1.01.684
12
Oriol Servia
1.01.769
13
Mauricio Gugelmin
1.01.786
14
Tony Kanaan
1.01.938
15
Adrian Fernandez
1.01.960
16
Kenny Brack
1.01.986
17
Michel Jourdain Jr.
1.02.064
18
Patrick Carpentier
1.02.431
19
Alex Tagliani
1.02.730
20
Mark Blundell
1.02.775
21
Memo Gidley
1.03.299
22
Shinji Nakano
1.03.578
23
Tarso Marques
1.03.784
24
Alex Barron
1.03.959
25
Luiz Garcia Jr.
1.04.070
Dopo un primo tentativo di partenza annullato, alla bandiera verde le posizioni nella parte alta del gruppo restano invariate, fatta eccezione per il sorpasso di Da Matta su Fittipaldi per il sesto posto. La prima bandiera gialla non tarda ad arrivare, quando Tagliani e Carpentier affrontano affiancati la curva 10, col secondo che si infila nelle gomme e viene centrato da Blundell. La corsa riprende all’11° giro, con Franchitti a condurre il gruppo e Montoya che a gomme fredde tenta senza successo di sorprendere Castroneves per il quarto posto. Più indietro Servia ha la meglio su Moreno per l’11° piazza, ma un leggero contatto col muro dell’ultima curva crea un ingorgo in curva 1, che porta Jourdain a tamponare Kanaan e ritirarsi. Un gran peccato per il messicano, tra i più veloci fino a quel momento.
La corsa riprende al 15° giro ma la safety car esce nuovamente poco più tardi per recuperare la vettura di Tagliani, ferma nelle gomme. Poco prima un contatto tra il canadese e Marques aveva portato il brasiliano a travolgere Gugelmin. La bandiera verde arriva al 20° giro con le vetture del team Green che seminano De Ferran, mentre Castroneves deve difendersi dalla pressione asfissiante di Montoya. Alle loro spalle Da Matta precede Fittipaldi, Andretti, Papis e Vasser. La prima sosta per Franchitti è preceduta da un brivido, quando un’incomprensione con Barron conduce a un contatto senza conseguenze.
Lo scozzese mantiene la testa anche dopo i pit stop mentre a perdere sono le Penske: De Ferran in uscita dai box oltrepassa la linea gialla con tutte e quattro le ruote, cosa che gli costa un drive through; Castroneves invece esce rovinosamente di pista a causa del cedimento della sospensione anteriore destra. Alla ripartenza Franchitti precede Tracy, Fernandez (su una strategia diversa), Montoya e Da Matta. Il colombiano pressa a lungo il pilota del team Patrick fino all’ennesima neutralizzazione per una brutta uscita di Nakano, che permette a tutti di effettuare la seconda sosta. Tutti tranne Montoya, che rimane in pista a causa di un’incomprensione con il muretto. Un’esitazione nel lasciare la piazzola costa cara a Franchitti, che viene sopravanzato da Tracy, mentre continua la giornata nera di Tagliani, che con la vettura danneggiata prima si gira e poi si pianta ancora contro le gomme.
Alla ripartenza Tracy e Franchitti conducono su Montoya, rallentato dai doppiaggi, mentre più indietro un duello tra Andretti e De Ferran finisce con l’americano che perde posizioni arrivando lungo alla curva 6. La corsa viene poi nuovamente interrotta per recuperare la vettura del colombiano, muta poco lontano dall’ingresso della corsia box. La bandiera verde sventola nuovamente al 72° giro con Tracy a condurre su Franchitti, Da Matta, Fernandez, Fittipaldi, De Ferran, Brack, Vasser, l’ottimo Gidley e Andretti. La confusione del gruppo vede presto Brack e Vasser entrare in contatto, con lo svedese che perde posizioni, mentre problemi alla trasmissione mettono fine alla corsa di Gidley.
La classifica cambia a 4 giri dal termine quando Da Matta cede a Fernandez la terza piazza per effettuare un rabbocco di emergenza, con Tracy che coglie la terza vittoria stagionale davanti a Franchitti e al messicano, impegnato fino all’ultima curva da Fittipaldi e De Ferran. Vasser sesto precede quindi Da Matta, Papis, Brack, Moreno, Servia e Andretti, in difficoltà all’ultimo giro.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Paul Tracy
Green
26
R/H
90 giri in 1:53:06.024 – 85.034 mph
2
Dario Franchitti (P) (L)
Green
27
R/H
0.931
3
Adrian Fernandez
Patrick
40
R/F
1.338
4
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
1.581
5
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
2.356
6
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
3.687
7
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
5.079
8
Max Papis
Rahal
7
R/F
6.504
9
Kenny Brack
Rahal
8
R/F
1 giro
10
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
1 giro
11
Oriol Servia
PPI Wells
97
R/T
1 giro
12
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
2 giri
13
Alex Barron
Coyne
19
L/F
3 giri
14
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
5 giri
15
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
6 giri
16
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
cambio
17
Juan Pablo Montoya
Ganassi
1
L/T
pescaggio
18
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
sospensione
19
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
incidente
20
Helio Castroneves
Penske
3
R/H
incidente
21
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
incidente
22
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
incidente
23
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
incidente
24
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
incidente
25
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
incidente
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Quattordicesima gara della stagione 2000 – Motorola 220– 20/8/2000
Circuito: Road America
Tipologia: Stradale Permanente
Lunghezza: 4.048 mi – 6.513 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 1.39.998 – 1998, Michael Andretti – Swift Ford
Distanza di gara: 55 giri – 222.6 mi
Vincitore uscente: Christian Fittipaldi
Griglia di partenza – Road America
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Dario Franchitti
1.39.866
2
Gil De Ferran
1.40.154
3
Alex Tagliani
1.40.260
4
Michael Andretti
1.40.401
5
Adrian Fernandez
1.40.581
6
Helio Castroneves
1.40.610
7
Paul Tracy
1.40.682
8
Christian Fittipaldi
1.40.902
9
Kenny Brack
1.40.977
10
Mauricio Gugelmin
1.41.044
11
Roberto Moreno
1.41.071
12
Juan Pablo Montoya
1.41.097
13
Cristiano da Matta
1.41.161
14
Oriol Servia
1.41.280
15
Max Papis
1.41.458
16
Jimmy Vasser
1.41.743
17
Tony Kanaan
1.41.816
18
Memo Gidley
1.41.950
19
Patrick Carpentier
1.42.277
20
Mark Blundell
1.42.334
21
Michel Jourdain Jr.
1.42.417
22
Tarso Marques
1.43.106
23
Shinji Nakano
1.43.206
24
Luiz Garcia Jr.
1.43.405
25
Gualter Salles
1.44.436
Alla bandiera verde Tagliani dalla seconda fila sorprende De Ferran e in curva 1 ha la meglio su Franchitti, prendendo la testa della corsa. Poco dopo Castroneves valuta male la frenata della curva 2, finendo fuori pista per evitare un contatto con Andretti. Il primo giro disastroso della Penske si completa qualche curva più tardi, quando è De Ferran ad avere problemi, fermandosi subito ai box con il cambio. Nel corso del primo giro intanto Montoya risale alla grande e tra Canada Corner e curva 1 fa fuori l’intero team Newman Haas, piazzandosi in quarta piazza alle spalle di Tagliani, Franchitti e Fernandez. Un problema elettrico invece ammutolisce per qualche istante la vettura di Tracy, che è costretto a rimontare dal fondo del gruppo.
Mentre Tagliani conduce con margine su Franchitti, Montoya è minaccioso alle spalle di Fernandez e lo stesso si può dire per Fittipaldi, che rischia quasi il contatto con Andretti. Al sesto passaggio il brasiliano ha la meglio sul compagno, che cerca di risparmiare metanolo, mentre Marques si infila nelle gomme della Canada Corner ed è costretto al ritiro. Tracy intanto continua la sua rimonta, superando Papis per il 15° posto. Fittipaldi nel frattempo è ormai a ridosso di Montoya, con Da Matta che al 15° giro abbandona una lunga lotta con Brack e Moreno per la 7° piazza, fermandosi lentamente ai box con problemi al cambio. Il brasiliano apre il primo turno di pit stop, che vede Montoya sopravanzare Fernandez e Franchitti e prendere poi la testa della corsa superando Tagliani il giro successivo, col canadese ancora alle prese con le gomme fredde. Dopo le soste il colombiano conduce quindi su Tagliani, Franchitti, Fittipaldi, Fernandez e Moreno, mentre Andretti si ritira con una sospensione KO.
Nei giri successivi Fittipaldi continua ad attaccare, avendo ragione di Franchitti, che poi arriva lungo alla Station 5 precipitando all’11° posto e permettendo a Tracy di salire fino all’8° piazza, complice anche una sosta di Servia per rimpiazzare l’ala anteriore rotta in un’uscita sulla sabbia. I ritiri di Gugelmin e Jourdain precedono al 27° giro la sosta di Vasser, in quel momento 7°, e del leader Montoya il giro successivo. Prima che anche il resto del gruppo imbocchi la corsia box Tracy passa Brack per il quinto posto, mentre prima Da Matta e poi Montoya sono costretti al ritiro col cambio rotto. Tra il 31° e il 35° passaggio tutti effettuano la seconda sosta, con Tracy che supera Fernandez in curva 1 mentre Fittipaldi si ritira per problemi a uno scarico. Tagliani conduce quindi su Tracy, Fernandez, Brack, Vasser e Moreno, che però è privo della terza marcia, mentre Franchitti è a sua volta bloccato dal cambio.
Lo stesso problema qualche giro più tardi nega la vittoria a Tagliani, consegnando la testa della corsa a Tracy, con Vasser che passa Brack per il terzo posto. Il canadese completa l’ultimo turno di soste al 46° giro e quando, a 4 giri dal termine, anche Moreno visita la pit lane, il canadese riprende il comando della corsa, andando a vincere al termine di una grandiosa rimonta, precedendo i superstiti: Fernandez, Brack, Moreno, Vasser, Gidley e Papis, con Kanaan, Castroneves e Servia staccati di un giro.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Paul Tracy
Green
26
R/H
55 giri in 1:37:53.681 – 136.457 mph
2
Adrian Fernandez
Patrick
40
R/F
7.450
3
Kenny Brack
Rahal
8
R/F
8.836
4
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
23.579
5
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
33.949
6
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
34.564
7
Max Papis
Rahal
7
R/F
40.138
8
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
1 giro
9
Helio Castroneves
Penske
3
R/H
1 giro
10
Oriol Servià
PPI Wells
97
R/T
1 giro
11
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
cambio
12
Dario Franchitti (P)
Green
27
R/H
cambio
13
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
cambio
14
Alex Tagliani (L)
Forsythe
32
R/F
cambio
15
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
scarico
16
Juan Pablo Montoya
Ganassi
1
L/T
cambio
17
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
motore
18
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
pressione carburante
19
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
giunto CV
20
Gualter Salles
Coyne
19
L/F
motore
21
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
incidente
22
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
cambio
23
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
incidente
24
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
cambio
25
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
cambio
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Tredicesima gara della stagione 2000 – Miller Lite 200– 13/8/2000
Circuito: Mid Ohio Sports Car Course
Tipologia: Stradale Permanente
Lunghezza: 2.258 mi – 3.613 km
Configurazione aerodinamica: Stradale
Record della pista: 1.05.347 – 1999, Dario Franchitti – Reynard Honda
Distanza di gara: 83 giri – 187.4 mi
Vincitore uscente: Juan Pablo Montoya
Griglia di partenza – Mid Ohio
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Gil de Ferran
1.05.347
2
Helio Castroneves
1.05.362
3
Dario Franchitti
1.05.665
4
Kenny Brack
1.05.806
5
Christian Fittipaldi
1.05.962
6
Max Papis
1.06.047
7
Cristiano da Matta
1.06.251
8
Michael Andretti
1.06.338
9
Patrick Carpentier
1.06.391
10
Juan Montoya
1.06.406
11
Jimmy Vasser
1.06.428
12
Adrian Fernandez
1.06.472
13
Mauricio Gugelmin
1.06.529
14
Paul Tracy
1.06.598
15
Roberto Moreno
1.06.782
16
Alex Tagliani
1.06.852
17
Oriol Servia
1.07.048
18
Mark Blundell
1.07.069
19
Tony Kanaan
1.07.173
20
Shinji Nakano
1.07.340
21
Gualter Salles
1.07.615
22
Tarso Marques
1.07.750
23
Memo Gidley
1.08.088
24
Michel Jourdain Jr.
1.08.256
25
Luiz Garcia Jr.
1.09.471
Alla partenza De Ferran mantiene la testa seguito da Castroneves, con Brack che sopravanza Franchitti e Papis che ha la meglio su Fittipaldi. Mentre Kanaan risale dalle retrovie passando nei primi giri Blundell e Servia, davanti le Penske mettono in mostra un ritmo inavvicinabile, staccando Brack di oltre 3” dopo soli 4 giri. Lo svedese in realtà rallenta il gruppo, tranne Franchitti che dopo qualche giro conquista il terzo posto con una bella staccata alla curva 3. Parallelamente Andretti passa Da Matta per la settima piazza, con Garcia fermo per un guasto e Gugelmin che perde un giro dopo un contatto con Moreno.
Dopo aver tribolato non poco nelle prove, cambiando anche diversi alettoni anteriori, le cose per Montoya non vanno meglio in gara. Il colombiano perde infatti il controllo della vettura nella veloce curva che precede il Caroussel, precipitando dal nono all’ultimo posto. Poco più tardi problemi elettrici costringono Franchitti a perdere un giro ai box, mentre Fittipaldi ha la meglio su Papis per il quarto posto. Poco dopo il 20° passaggio iniziano le soste ai box, con le Penske che conducono con oltre 20” su Brack. Castroneves riesce a ritardare la sosta di un giro rispetto al compagno, prendendo il comando delle operazioni, mentre alle loro spalle continua la battaglia tra Brack e Fittipaldi, con Carpentier che risale al sesto posto davanti ai duellanti Andretti e Da Matta.
Nel frattempo continua la difficile giornata di Montoya, che prima esce di pista in curva 1 e poi, inspiegabilmente, non lascia strada a De Ferran, che accumula un enorme ritardo da Castroneves e dice praticamente addio a ogni speranza di vittoria. Al 42° giro il distacco tra i piloti Penske è infatti di 10”, quando la situazione finalmente si sblocca con il ritiro di Montoya, che parcheggia a bordo pista senza metanolo. Mentre Kanaan entra in zona punti superando Tagliani, Salles esce fuori pista alla Key Hole, Marques si ritira, imitato poi da Vasser e Franchitti, con lo scozzese che butta fuori il campione ’96 nel tentativo di sdoppiarsi.
Successivamente Gugelmin si ritira e il testacoda di Nakano provoca la prima neutralizzazione della corsa, con Castroneves che vede evaporare un vantaggio di 19”. Mentre tutti i componenti del gruppo di testa avevano completato la seconda sosta prima della neutralizzazione, Papis e Fernandez si fermano durante la bandiera gialla. La corsa riparte al 67° giro, con Castroneves che scappa via protetto da due doppiati, mentre De Ferran precede con margine Fittipaldi, acciaccato ma efficacissimo dopo il brutto incidente di Chicago. Alle loro spalle Papis e Brack, con l’italiano che ha conquistato la quarta piazza durante l’ultimo turno di soste. In mezzo al gruppo in lotta intanto Fernandez riesce ad agguantare il quinto posto superando Carpentier, mentre un azzardato tentativo all’esterno di Tagliani su Tracy finisce con il pilota del team Green in testacoda. Restano coinvolti anche Kanaan e Da Matta, costretti al ritiro come Tracy, mentre Tagliani può proseguire.
Dopo l’ultima ripartenza Castroneves ricostruisce un buon margine su De Ferran, insidiato da Fittipaldi, mentre alle loro spalle le posizioni sono ormai consolidate, con “Spider man” Castroneves che bissa il successo di Detroit, esibendosi nuovamente nella scalata delle reti. Per la Penske si tratta della prima doppietta dal 1994. Ottima terza posizione per Fittipaldi davanti al duo del team Rahal a precedere Fernandez, Carpentier, un opaco Andretti e Tagliani.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Helio Castroneves (L)
Penske
3
R/H
83 giri in 1:44:59.029 – 106.558 mph
2
Gil de Ferran (P)
Penske
2
R/H
3
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
4
Max Papis
Rahal
7
R/F
5
Kenny Bräck
Rahal
8
R/F
6
Adrián Fernández
Patrick
40
R/F
7
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
8
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
9
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
10
Oriol Servià
PPI Wells
97
R/T
1 giro
11
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
1 giro
12
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
1 giro
13
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
1 giro
14
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
1 giro
15
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
motore
16
Paul Tracy
Green
26
R/H
incidente
17
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
incidente
18
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
cambio
19
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
incidente
20
Mauricio Gugelmin
PacWest
18
R/M
misfire
21
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
incidente
22
Dario Franchitti
Green
27
R/H
incidente
23
Gualter Salles
Coyne
19
L/F
incidente
24
Juan Montoya
Ganassi
1
L/T
serbatoio vuoto
25
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
motore
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Undicesima gara della stagione 2000 – Target Grand Prix of Chicago – 30/7/2000
Circuito: Chicago Motor Speedway
Tipologia: Ovale corto
Lunghezza: 1.029 mi – 1.656 km
Configurazione aerodinamica: Ovale corto con Handford device mk.II
Record della pista: 22.788 – 1999, Max Papis – Reynard Ford
Distanza di gara: 225 giri – 231.5 mi
Vincitore uscente: Juan Pablo Montoya
Montoya conquista la quarta pole della stagione, con il motore Toyota davanti all’Honda di Castroneves, il Mercedes di Kanaan e il Ford di Brack. Fittipaldi è costretto a saltare la gara per un brutto incidente nelle prove, Salles sostituisce l’infortunato Kurosawa mentre Gidley prende ancora il posto di Fontana sugli ovali.
Griglia di partenza – Chicago
Pos.
Pilota
Tempo
Pilota
Tempo
1
Juan Pablo Montoya
22,107
2
Helio Castroneves
22,133
3
Tony Kanaan
22,137
4
Kenny Brack
22,235
5
Cristiano Da Matta
22,280
6
Max Papis
22,364
7
Paul Tracy
22,394
8
Alex Tagliani
22,409
9
Jimmy Vasser
22,423
10
Gil De Ferran
22,437
11
Dario Franchitti
22,468
12
Patrick Carpentier
22,481
13
Roberto Moreno
22,574
14
Oriol Servia
22,575
15
Michael Andretti
22,660
16
Mauricio Gugelmin
22,686
17
Mark Blundell
22,718
18
Michel Jourdain Jr.
22,827
19
Adrian Fernandez
22,866
20
Memo Gidley
22,942
21
Gualter Salles
22,992
22
Shinji Nakano
23,159
23
Tarso Marques
23,344
24
Luiz Garcia Jr.
no time
La difficile giornata per i motori si apre subito nel giro di formazione, che vede Papis abbandonare lo schieramento con la pop off in fiamme. Alla bandiera verde Montoya mantiene la testa della corsa su Castroneves, mentre Brack riesce a sopravanzare Kanaan. Dopo pochi giri arriva la prima bandiera gialla, con Blundell fermo per problemi meccanici dopo aver sostituito il motore in mattinata. Andretti approfitta della neutralizzazione per rifornire insieme a Gidley, Nakano e Salles. La ripartenza successiva dura pochi secondi, cioè fino a quando proprio Gidley e Salles entrano in contatto, col brasiliano che si ritira.
La corsa riprende al 33° giro con Castroneves che viene passato da tutti per problemi al turbo, che prende fuoco prima che il brasiliano possa raggiungere la pit lane, causando la terza neutralizzazione. I primi ne approfittano per rifornire, con Brack, Vasser e Andretti che invece restano fuori. Lo svedese conduce alla ripartenza, seguito da Vasser, Jourdain, Andretti e Marques, che rallenta il gruppetto di inseguitori capeggiato da Montoya. Il colombiano cerca a lungo la via per superare la Swift, iniziando a lamentarsi via radio. Incredibilmente la CART gli da ragione, ammonendo il brasiliano, reo semplicemente di trovarsi in una posizione che normalmente non gli compete. Con una manovra di forza, al 64° giro Montoya ha finalmente ragione di Marques, che se la deve vedere con Da Matta.
Poco dopo la corsa viene nuovamente interrotta quando Franchitti e Tracy danno ancora una volta il peggio di loro stessi entrando in contatto in curva 1, quando lo scozzese non si avvede dell’attacco del compagno e chiude troppo la traiettoria. Per entrambi è il ritiro, con il canadese che ancora una volta perde punti importanti per il campionato. Tutti approfittano della bandiera gialla per rifornire, con Brack che fa spegnere il motore, perdendo la testa della corsa. Alla ripartenza Montoya è pressato da Andretti, che procede Kanaan, Moreno e Da Matta, ma una ventina di giri più tardi la rottura del motore di Garcia causa una nuova neutralizzazione, sfruttata da Brack e Fernandez per rifornire ancora.
La corsa riprende al 116° giro con Vasser che perde la sesta posizione attaccato da Carpentier e De Ferran. Davanti Andretti segue come un’ombra Montoya, strappandogli il comando nel traffico al 146° passaggio. Mentre Moreno viene passato da Da Matta e De Ferran, il cedimento del cambio pone fine alla bella prestazione di Kanaan, terzo fino a quel momento. Il nuovo turno di soste comincia attorno al 160° giro, con Montoya che poco prima di fermarsi ripassa Andretti ed è l’ultimo a effettuare la sosta. Mentre sulla vettura di Servia si innesca un principio di incendio, Carpentier scende troppo al di sotto della linea bianca e perde il controllo in curva 4, riportando in pista la pace car, con Brack e Fernandez che ne approfittano per rifornire, lasciando la testa della corsa a Da Matta, che precede Montoya, Andretti e De Ferran. Poco prima di ripartire però Montoya si ferma col motore muto.
La lotta per la vittoria si restringe quindi a Da Matta e Andretti, separati alla ripartenza da Jourdain, che permette al brasiliano di allungare. In breve il distacco tra i due si attesta sui 3”, che diventano 4 a una ventina di giri dal termine, prima che Da Matta incontri un gruppo di doppiati che permette il ritorno di Andretti. A 6 giri dal termine il distacco tra i due si è ridotto a meno di 1.5”, ma quando Da Matta riesce a mettere tra se e l’americano il doppiato Gugelmin, la prima vittoria in carriera è ormai certa. Il piccolo brasiliano coglie quindi il primo meritatissimo successo al team Wells, il terzo stagionale per la Toyota. Andretti porta a casa invece un secondo posto fondamentale per il campionato, precedendo sul traguardo un De Ferran poco appariscente ma solido. Brack ottiene un quarto posto deludente dopo l’errore ai box, mentre Fernandez chiude in quinta piazza, precedendo il compagno Moreno, Gugelmin e Vasser. Terminano a punti Tagliani, Gidley, Jourdain e Montoya, classificato 12°. Un problema elettrico negli ultimi giri ha negato al messicano un sicuro nono posto.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
225 giri in 2:01:23.727 – 114.432 mph
2
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
1.690
3
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
2.519
4
Kenny Bräck
Rahal
8
R/F
2.784
5
Adrián Fernández
Patrick
40
R/F
14.686
6
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
15.549
7
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
1 giro
8
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
1 giro
9
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
2 giri
10
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
2 giri
11
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
guasto
12
Juan Pablo Montoya (P) (L)
Ganassi
1
L/T
guasto
13
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
cambio
14
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
incidente
15
Oriol Servià
PPI Wells
97
R/T
incidente
16
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
cambio
17
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
perdita acqua
18
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
motore
19
Paul Tracy
Green
26
R/H
incidente
20
Dario Franchitti
Green
27
R/H
incidente
21
Helio Castroneves
Penske
3
R/H
motore
22
Gualter Salles
Coyne
19
L/F
incidente
23
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
motore
24
Max Papis
Rahal
7
R/F
pop off
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa
Decima gara della stagione 2000 – Michigan 500 – 23/7/2000
Circuito: Michigan International Speedway
Tipologia: Super Speedway
Lunghezza: 2 mi – 3.218 km
Configurazione aerodinamica: super speedway con Handford device
Record della pista: 234.655 mph – 1996, Jimmy Vasser – Reynard Honda
Distanza di gara: 250 giri – 500 mi
Vincitore uscente: Tony Kanaan
Paul Tracy conquista la prima pole position da quando è approdato al team Green, battendo anche il record della pista che resisteva dal ’96. Tony Kanaan torna alla guida della sua Reynard Mercedes a un anno dalla sua prima vittoria CART, mentre il team Della Penna sostituisce il rookie Fontana col più esperto Gidley. In qualifica Castroneves completa un solo giro a causa del cedimento del motore. Stessa sorte tocca a Marques che non fa segnare nessun tempo. Un brutto incidente nelle libere mette fuori gioco Takuya Kurosawa.
Griglia di partenza – Michigan
Pos.
Pilota
Velocità (mph)
Pilota
Velocità (mph)
1
Paul Tracy
234.949
2
Michael Andretti
234.627
3
Christian Fittipaldi
234.230
4
Dario Franchitti
233.176
5
Gil de Ferran
232.980
6
Jimmy Vasser
232.761
7
Juan Montoya
232.536
8
Alex Tagliani(R)
232.333
9
Patrick Carpentier
231.989
10
Kenny Brack
231.772
11
Max Papis
231.310
12
Adrian Fernandez
231.169
13
Helio Castroneves
230.762
14
Cristiano Da Matta
229.878
15
Oriol Servia
229.511
16
Roberto Moreno
228.086
17
Mark Blundell
226.558
18
Tony Kanaan
226.166
19
Shinji Nakano(R)
225.812
20
Mauricio Gugelmin
225.642
21
Memo Gidley
224.628
22
Michel Jourdain Jr.
223.776
23
Luiz Garcia Jr.
220.089
24
Tarso Marques
no time
La partenza dà subito una buona anticipazione di quello che si vedrà per tutta la corsa: sul traguardo le prime tre file si aprono a ventaglio con De Ferran che prende curva 1 in testa, prima di essere passato all’ingresso di curva 3 da Montoya e Andretti, che si scambiano la prima posizione per diversi giri. Intanto Tracy e Franchitti cominciano a perdere terreno, col canadese che lamenta un forte sottosterzo. Dopo pochi giri il tandem Andretti-Montoya è raggiunto in testa da Brack e Castroneves, cui si associano anche Fittipaldi, Da Matta e Fernandez. Prima del turno di soste, intorno al 34° giro, il gruppo di testa doppia il leader del campionato Moreno, alle prese con una vettura sovrasterzante.
Mentre Vasser non riesce a raggiungere la sua piazzola proprio a causa della contemporanea ripartenza di Moreno, perdendo un giro, Fernandez perde il controllo della vettura mentre disinserisce il limitatore, strisciando il muso contro il muretto interno e causando la prima neutralizzazione. Il messicano perde un giro ma decide di proseguire comunque col musetto “piatto”, non avendo danneggiato le ali. La corsa riprende al 47° giro con Brack a condurre su Montoya, Castroneves, Fittipaldi, Papis e Da Matta. Mentre Kanaan è costretto al ritiro da problemi di surriscaldamento, davanti la battaglia è totale con Andretti che al 70° giro torna in testa alla corsa, affrontando una serie di doppiaggi poco prima del secondo turno di soste. Castroneves è il primo a fermarsi e proprio Andretti perde secondi preziosi arrivando lungo alla sua piazzola. Nuova interruzione al giro 83 per detriti, con la corsa che riprende all’89° passaggio con Papis a condurre su Castroneves e Brack.
Mentre la sequenza di bandiere gialle aiuta Vasser e Fernandez a recuperare il giro perduto, Tracy torna tra i protagonisti. Al 98° giro il primo incidente della corsa, con Fittipaldi che allarga troppo la traiettoria in curva 2, non avvedendosi del ritorno di Brack. Il contatto tra le vetture spedisce a muro lo svedese, mentre il brasiliano se la cava con qualche danno alla carrozzeria. Problemi al cambio intanto pongono fine a una corsa pessima per Moreno. La gara riprende al giro 107 con un 4 wide sul traguardo che coinvolge Papis, Castroneves, Montoya e Tracy, che però ricomincia a perdere terreno mentre Andretti risale minacciosamente fino a insidiare Castroneves, che al giro 120 controlla la gara.
Prima del terzo turno di soste, inaugurato da Tagliani al 137° giro, Vasser si ritira per problemi al cambio mentre Blundell parcheggia la sua vettura col motore muto. De Ferran si ritira con una sospensione piegata per un contatto con Jourdain, dopo aver guidato a lungo con una frattura alla mano procuratagli da un detrito della vettura di Brack. Anche Da Matta è costretto al ritiro quando un’incomprensione durante il pit stop provoca un principio di incendio sulla sua Reynard. La corsa prosegue col solito gruppetto capeggiato da Andretti, Castroneves e Montoya a condurre, fino a quando non si completa la rimonta di Tagliani, che prende brevemente la testa della corsa prima di finire contro il muro della curva 4 al 162° giro.
Con Jourdain che si ritira per problemi meccanici, la corsa riparte al 171° giro con Tracy a condurre su Montoya, Castroneves, Andretti e Papis. Se la strategia più popolare sembra sfruttare la scia e risparmiare metanolo per evitare l’ultima sosta, Castroneves opta per la tattica opposta, spingendo al massimo nel tentativo di doppiare il gruppo. Mentre alle sue spalle risalgono Carpentier e Servia, il brasiliano al 200° giro può contare su un vantaggio di oltre 9”, fino al pit stop del 205° passaggio. Non passa molto prima che gli altri lo imitino, con Servia che butta al vento le possibilità di vittoria rimediando una penalità per aver tagliato troppo l’ingresso box. Con Castroneves abbondantemente davanti e il resto del gruppo in attesa degli eventi, una bandiera gialla risolve la situazione: Fittipaldi finisce infatti in testacoda nel rettilineo di ritorno, a causa di uno scarto improvviso nel tentativo di non tamponare Andretti.
La carambola del brasiliano, che piroetta sull’erba ad alta velocità, gela il sangue del pubblico, memore dell’incidente di Greg Moore. La Lola riesce però a perdere progressivamente velocità e arrestarsi senza toccare nulla. Per il brasiliano è comunque il ritiro. Mentre Montoya, Castroneves e Tracy approfittano della neutralizzazione per effettuare il rabbocco finale, Fernandez, l’unico già sicuro di vedere il traguardo, prende la testa della corsa, che riparte al 230° giro. Andretti ci mette poco a sbarazzarsi del messicano, mentre dietro infuria la lotta tra Carpentier, Franchitti e Papis, che però vengono in breve passati da Montoya, che risale il gruppo come una furia e raggiunge in breve Andretti.
I due prendono un piccolo margine sugli inseguitori, con Franchitti e Papis a giocarsi il terzo posto, fino a quando l’italiano deve accostare a tre giri dalla fine col motore fuori gioco. Dopo numerose prove di volata, Andretti comincia l’ultimo giro in testa, ma viene subito passato da Montoya in curva 1. L’americano risponde nel rettilineo di ritorno e i due percorrono le curve 3 e 4 affiancati, preceduti dal doppiato Marques, che si tiene alto di linea sul rettilineo finale. La scelta del brasiliano aiuta Montoya, che resistendo all’esterno di Andretti è risucchiato dalla scia della Swift e precede l’americano sul traguardo di una lunghezza.
Per Montoya è la seconda vittoria stagionale (la terza con Indy) e la seconda 500 miglia in carriera, dopo il trionfo di maggio a Indianapolis. Andretti, secondo dopo aver fatto di tutto per sfruttare un minimo di scia sul traguardo, approfitta del ritiro di Moreno per portarsi in testa al campionato. Terzo chiude Franchitti, che come Carpentier non ha la velocità nel finale per rivaleggiare con le Lola. Un po’ di delusione per Castroneves, quinto dopo aver condotto più a lungo di tutti, mentre Fernandez conquista il sesto posto. Tracy chiude settimo una corsa difficile, precedendo Servia, lo sfortunato Papis, Gidley, Garcia e Marques. Sfortuna anche per Gugelmin, privato di un arrivo in top ten da un guasto negli ultimi giri.
Ordine d’arrivo
Pos.
Pilota
Squadra
N
Vettura
Tempo
1
Juan Pablo Montoya
Ganassi
1
L/T
250 laps in 2:48:49.790 – 177.694 mph
2
Michael Andretti
Newman Haas
6
L/F
0.040
3
Dario Franchitti
Green
27
R/H
1.621
4
Patrick Carpentier
Forsythe
33
R/F
2.105
5
Helio Castroneves (L)
Penske
3
R/H
3.130
6
Adrian Fernandez
Patrick
40
R/F
3.843
7
Paul Tracy (P)
Green
26
R/H
6.886
8
Oriol Servia
PPI Wells
97
R/T
1 lap
9
Max Papis
Rahal
7
R/F
2 laps
10
Memo Gidley
Della Penna
10
R/T
3 laps
11
Luiz Garcia Jr.
Arciero
25
R/M
4 laps
12
Tarso Marques
Coyne
34
S/F
4 laps
13
Mauricio Gugelmin
PacWest
17
R/M
engine
14
Christian Fittipaldi
Newman Haas
11
L/F
contact
15
Michel Jourdain Jr.
Bettenhausen
16
L/M
mechanical
16
Alex Tagliani
Forsythe
32
R/F
contact
17
Cristiano da Matta
PPI Wells
96
R/T
pit incident
18
Gil de Ferran
Penske
2
R/H
contact
19
Mark Blundell
PacWest
18
R/M
mechanical
20
Shinji Nakano
Walker
5
R/H
mechanical
21
Jimmy Vasser
Ganassi
12
L/T
mechanical
22
Kenny Brack
Rahal
8
R/F
contact
23
Roberto Moreno
Patrick
20
R/F
mechanical
24
Tony Kanaan
Nunn
55
R/M
mechanical
25
Takuya Kurosawa
Coyne
19
L/F
DNS
Telaio/Motore
L= Lola B2K/00; R= Reynard 2KI; S= Swift 010.c
F= Ford; H= Honda; M= Mercedes; T= Toyota
(P) punto per la pole position, (L) punto per il maggior numero di giri condotti in testa