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2020 – Texas

Genesys Indy 500 – 07/06/2020 – Prima gara della stagione 2020

Circuito Texas Motor Speedway
Tipologia Ovale medio
Lunghezza 1.5 mi – 2.414 km
Configurazione aerodinamica Super speedway
Record della pista 23.273 – Charlie Kimball, Dallara-Honda, 2017
Distanza di gara 200 giri – 350 mi
Vincitore uscente Josef Newgarden

Rinviata di tre mesi causa Covid 19, la stagione IndyCar 2020 comincia in Texas rispolverando il format della giornata singola: una sessione di libere, poi qualifica e gara. Altra anomalia che si somma alla mancanza di pubblico, l’imposizione di finestre di pit stop obbligatorie ogni 35 giri, a causa delle incognite relative agli pneumatici. Decisione cautelativa indotta dallo stop alla produzione, che ha costretto la Firestone a impiegare la stessa mescola del 2019, mai provata con l’aeroscreen (e il relativo peso aggiuntivo) in condizioni da gara.

Nelle prove a emergere è stato il team Ganassi, con Felix Rosenqvist davanti a tutti. La qualifica, complice anche l’ordine di uscita dettato dalla classifica 2019, ha invece premiato il campione in carica Newgarden, ultimo a prendere la bandiera a scacchi. Il pilota del Tennesse ha preceduto un Dixon apparso subito in gran forma, ma a fare scalpore è stato l’incidente nel giro di riscaldamento di Sato. A causa dei danni sostenuti e del poco tempo indotto dall’inusuale format, il giapponese è stato incredibilmente costretto a dare forfait.

Prima della partenza vari problemi hanno poi afflitto altri piloti Honda: guai elettronici hanno infatti costretto Rahal, Rossi e Hunter-Reay a schierarsi in pista oltre il tempo consentito, cosa che è costata a  tutti un drive trough. Al danno si è quindi aggiunta la beffa per il californiano, finito sotto di due giri dopo un altro passaggio in pit lane per eccesso di velocità mentre scontava la prima penalità.

Newgarden ha brevemente condotto le prime fasi, mostrando però problemi di bilanciamento che lo hanno costretto a cedere il comando a Dixon, in grado di fare il vuoto in pochi giri, prima della bandiera gialla per un incidente innescato dal rookie Veekay (già a muro nelle libere), che ha messo fuori combattimento anche l’incolpevole Palou. Al restart Dixon ha ripreso il comando con autorità, lasciando le Penske a subire il ritorno di un aggressivo Rosenqvist, ben destreggiatosi in un bellicoso gruppetto che ha visto a lungo coinvolti Veach, Carpenter, Kimball, Andretti, Hinchcliffe, Kanaan e un combattivo Daly.

La seconda bandiera gialla della corsa, arrivata circa a metà gara per detriti in pista, ha propiziato il terzo turno di soste, che ha visto Newgarden e Rosenqvist sopravanzare Dixon, mentre Power, Kanaan e Hinchcliffe rimanevano attardati da vari problemi in pit lane.

Alla ripartenza del 90° giro Dixon ha quindi messo un’ipoteca sulla vittoria, passando abilmente all’esterno prima Rosenqvist e poi Newgarden. Con lo svedese bloccato dietro il campione in carica, il neozelandese ha in breve costruito un vantaggio che ha superato i 10 secondi, salvo poi subire il rientro del compagno. L’estremo caldo ha infatti annullato le paure di pack racing indotte dal limite ridotto di giri percorribili, causando una forte riduzione di deportanza, cui si è unita l’impossibilità di utilizzare la seconda linea nelle curve 1 e 2. Dietro richiesta della Nascar queste sono infatti state interessate recentemente dalla stesura di una resina con lo scopo di aumentare l’aderenza, rivelatasi incompatibile con le gomme Firestone.

A lungo bloccato prima dietro Power e poi da Rossi, prima dell’ultimo pit stop Dixon ha visto Rosenqvist farsi minaccioso negli specchietti. Alla ricerca di pista libera per sfruttare la gomma fresca, al 186° giro lo svedese ha quindi tentato la carta della sosta anticipata, imitato tre giri più tardi dal compagno, rimasto per un soffio al comando. Voglioso di tentare l’assalto alla vetta nel traffico, Rosenqvist è però rimasto coinvolto in uno sfortunato episodio, che lo ha visto superato all’esterno di curva 1 dal doppiato Andretti. Di slancio l’americano ha poi passato anche un Hinchcliffe in difficoltà e finito in sovrasterzo nella turbolenza. Già impegnato nel sorpasso al canadese, per evitare il contatto Rosenqvist è uscito dalla traiettoria gommata, perdendo il posteriore per poi impattare contro il muro.

Senza più la minaccia dello svedese, Dixon ha poi condotto serenamente il gruppo alla ripartenza del 198° giro, andando a conquistare la vittoria numero 47 in carriera. Alle sue spalle ha chiuso un solido Pagenaud, in grado di mettersi dietro Newgarden in una giornata di alti e bassi per le Penske. Con un bel guizzo nel finale Zach Veach ha invece risolto in suo favore una lunghissima battaglia ai margini del podio, approfittando dell’eccessiva foga di Carpenter, quinto sul traguardo e quasi a muro nel tentativo di soffiare il podio a Newgarden. A lungo in lotta per la top5, Conor Daly si è dovuto accontentare di un pregievolissimo sesto posto, precedendo un difensivo Colton Herta. Ottavo ha chiuso quindi Hunter-Reay, irriducibile nella sua rimonta dopo un testacoda in prova e i guai al via. L’americano ha preceduto il primo dei rookies, il campione IndyLights Oliver Askew, con Tony Kanaan a chiudere la top ten dopo una sfortunata penalità nelle prime fasi. Peggio è andata al compagno Kimball, a lungo candidato per un posto sul podio, costretto ad una inattesa sosta nel finale e a muro all’ultimo giro, in un estremo tentativo di rimonta a gomme fresche.

 

Foto di copertina: Chris Owens, indycar.com

2020 – Anteprima

Chiuso un 2019 che avevamo definito di assestamento, l’IndyCar si appresta ad aprire la nuova decade con clamorose novità, sia in pista che fuori.

 

CAMBIO AL VERTICE

Dopo anni di speculazioni che andavano ormai sopendosi, il novembre scorso è arrivato a sorpresa il clamoroso annuncio del passaggio di mano tra la famiglia George e Roger Penske, divenuto proprietario dell’Indianapolis Motor Speedway e della stessa IndyCar.
Un addio agrodolce quello dei George, testimoniato dalle lacrime di Tony, presidente dell’IMS dal 1990 e ideatore della IRL (con tutto ciò che ne è conseguito), in occasione dell’annuncio ufficiale.
Un cambio di mano però quanto mai necessario, considerando gli investimenti ormai ridotti al lumicino dei George sia su Indianapolis che, soprattutto, sulla IndyCar Series, sempre vista dal resto della famiglia come un costosissimo e non necessario giochino di Tony.

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Sulla carta, non c’è nessuno più indicato di Roger Penske per prendere il comando di tutta la baracca. Come ripete spesso, il Capitano ha un amore sconfinato per Indianapolis fin da quando il padre lo portò a vedere la 500 miglia nei primi anni ’50. Più di tutto, Penske è un “racer”, un amante delle corse e della competizione, passione dimostrata dalla mole di campionati in cui la sua organizzazione ha partecipato e compete attualmente (solo nel 2019 il team Penske ha conquistato il campionato IndyCar, la Indy500, il campionato IMSA, la Bathurst 1000, il campionato Virgin Supercars e 7 vittorie in Nascar Cup).

Tale successo è stato permesso, oltre che dalla maniacale cura per il dettaglio che il Capitano ha trasmesso, anche da una innata capacità dell’organizzazione di stringere saldissimi rapporti B2B con aziende leader nel campo automotive e tecnologico. Non sorprende quindi che i vari programmi della squadra siano sponsorizzati in linea di massima dalle stesse aziende, che sono ora state coinvolte nel programma di investimenti che Penske Corporation sta mettendo in atto per l’IMS e per l’IndyCar.
Se per Indianapolis le attenzioni principali si concentrano su una migliore esperienza per il pubblico, l’incremento del montepremi della 500 miglia (passato da 13.090.536$ a 15.090.536$) e l’ampliamento dell’offerta, così da rendere nuovamente lo Speedway la “Racing capital of the World”, per l’IndyCar gli obiettivi sono tanto ambiziosi quanto complessi.

Penske si ritrova infatti a gestire l’inversione a U fatta dalla serie nel 2019, che dopo aver annunciato per il 2021 un motore termico di 2400 cm3 pressochè identico alle unità attuali, ha poi ceduto alle pressione dei costruttori e del mercato, sposando una soluzione “soft-hybrid”, tramite l’implementazione di un sistema KERS standard.

Una mossa che permetterebbe alla serie di mettere un piede nel campo ibrido e attirare l’attenzione del tanto atteso terzo costruttore. Nonostante si tratti di tecnologie ormai consolidate e dispositivi uguali per tutti, preoccupa però l’inevitabile aumento dei costi in un campionato che, seppur in lenta crescita, vede le sue squadre fare i salti mortali per chiudere i budget e mettere insieme un programma competitivo.
Ridurre i costi di partecipazione, ampliare il programma Leader Circle di supporto alle squadre e, soprattutto, rendere l’IndyCar Series un prodotto distinto dall’IMS e in grado di generare utile in maniera autonoma, sono le grandi sfide che il certamente capace management di Roger Penske ha davanti nei prossimi anni.

indycar.com

 

CALENDARIO

Il calendario 2020 è stato ovviamente rivoluzionato dall’emergenza covid-19, che ha fatto slittare la partenza del campionato dal 15 marzo al 6 giugno. Se St. Petersburg è comunque riuscita a recuperare il suo posto in calendario, conquistando addirittura l’onore di ospitare l’ultima corsa il 23 ottobre, altre piste non hanno avuto la stessa fortuna. Barber, Austin, Long Beach, Detroit, Toronto, nonché la rientrante Richmond, hanno infatti dovuto alzare bandiera bianca, rassegnandosi a tornare nel 2021. La serie ha comunque reagito prontamente all’emergenza, riuscendo a mettere insieme un calendario di 14 appuntamenti (solo tre in meno di quanto inizialmente programmato), organizzando tre double headers (due gare sullo stesso circuito, il sabato e la domenica) a Road America, Iowa e Laguna Seca, oltre a due eventi disgiunti sullo stradale di Indianapolis. Il calendario si compone quindi di 6 prove su ovale, 8 su stradale e un cittadino.

Anche la Indy500 è stata ovviamente influenzata dal coronavirus, slittando di tre mesi, dal 25 maggio al 24 agosto. Nonostante gli sforzi degli organizzatori, non è ancora chiaro se l’evento si terrà a porte chiuse o se sarà consentita la partecipazione del sempre numerosissimo pubblico.

Gara Data Pista Tipologia Evento
1 06-giu Texas Ovale medio Genesys 600
2 04-lug Indianapolis GP Stradale Permanente GMR Grand Prix
3 11-lug Road America Stradale Permanente REV Group Grand Prix of Road America – Race1
4 12-lug Road America Stradale Permanente REV Group Grand Prix of Road America – Race2
5 17-lug Iowa Ovale corto Iowa 300 – Race 1
6 18-lug Iowa Ovale corto Iowa 300 – Race 2
7 09-ago Mid Ohio Stradale Permanente Honda Indy 200 at Mid Ohio
8 24-mag Indianapolis Super Speedway 104th Running of the Indianapolis 500
9 30-ago Gateway Ovale corto Bommarito Automotive Group 500
10 13-set Portland Stradale Permanente Grand Prix of Portland
11 19-set Laguna Seca Stradale Permanente Firestone Grand Prix of Monterey – Race 1
12 20-set Laguna Seca Stradale Permanente Firestone Grand Prix of Monterey – Race 2
13 03-ott Indianapolis GP Stradale Permanente Harvest Grand Prix
14 23-ott St. Petersburg Cittadino Firestone Grand Prix of St. Petersburg

 

AEROSCREEN

La grande novità tecnica della stagione è invece l’aeroscreen. In cantiere già dal 2015 in seguito al tragico incidente di Justin Wilson, la soluzione addottata dall’IndyCar rappresenta un mix tra l’Halo introdotto dalla F1 e il cupolino provato nel 2019. Di questa soluzione, ottimale da un punto di vista estetico ma rivelatasi fallimentare sotto il profilo strutturale, l’aeroscreen conserva la superficie anti proiettile che avvolge l’abitacolo, ora supportata da una struttura in alluminio, composta da un pilone centrale che si estende però a circoscrivere l’intero abitacolo.
Il risultato è un dispositivo che dovrebbe garantire l’impressionante resistenza agli urti dimostrata dall’Halo, mettendo però al riparo i piloti dai piccoli detriti tipici degli incidenti sugli ovali.
Se la visibilità sull’asciutto, garantita anche da appositi tear offs che saranno rimossi durante le soste da un meccanico supplementare, ha raccolto consensi unanimi, qualche dubbio rimane sulla visibilità sul bagnato e, soprattutto, sul flusso d’aria all’interno dell’abitacolo. Nonostante varie soluzioni siano state proposte per aprire dei condotti di aerazione verso il casco, molti piloti hanno sottolineato le inusuali temperature raggiunte durante il recente test di Austin, flagellato da freddo e maltempo. Un problema cui IndyCar e Red Bull Advanced Technologies, che ha riprogettato il dispositivo, dovranno far fronte in vista delle impegnative corse estive.

Josef Newgarden in una vista frontale dell’aeroscreen, si noti la presa d’aria introdotta per favorire la ventilazione dell’abitacolo. indycar.com
franceracing.fr

 

 

 

SQUADRE E PILOTI

Sul fronte sportivo, la “silly season” invernale è stata scossa dalle clamorose esclusioni di James Hinchcliffe e Sebastien Bourdais. Dopo mesi di promesse successive all’annuncio della partnership tra Arrow Schmidt e McLaren, che già aveva portato alla clamorosa separazione tra lo stesso Schmidt e la Honda, il Sindaco è stato informato solo a novembre del suo appiedamento in favore dei giovani Askew ed O’Ward. Pochi giorni dopo è poi arrivata la doccia fredda anche per il francese, lasciato a piedi dal team Coyne per problemi di budget. Se Bourdais è subito riuscito a garantirsi la stagione in IMSA con il team JDC, oltre a quattro corse con il team Foyt, Hinchcliffe, a lungo in ballo con il team Rahal, ha optato all’ultimo minuto per il team Andretti, per cui correrà le due corse di Indianapolis e il Texas. Opportunità materializzatasi solo dopo la rinuncia forzata del team Andretti, sembra dietro richiesta Honda, di schierare una vettura a Indy per Fernando Alonso, accasatosi comunque al team Schmidt-McLaren, con cui cercherà di lavare la comune onta subita nel 2019.

I test invernali, influenzati dal mal tempo, hanno come spesso accade dato un quadro parziale degli equilibri.

Roger Penske, non più impegnato al muretto per evitare l’ovvio conflitto di interessi, appare ancora una volta a capo della squadra di riferimento. In soli tre anni Josef Newgarden ha già eguagliato i titoli conquistati in 15 stagioni complessive dai compagni Power e Pagenaud. L’americano, veloce, solido, completo e fortunato il giusto, non è ancora immune da errori dettati dall’emotività, ma rappresenta sicuramente la punta della compagine Penske, nonché il favorito per il titolo. Strepitoso nel mese di maggio, Pagenaud ha riscattato un 2018 orribile con una stagione di alto livello, seppur condita di alti e bassi. Poco in vista nei test, dovrà confermare di essersi definitivamente ristabilito tra i top drivers. Veloce e imprevedibile come sempre, Will Power si avvia verso gli ultimi anni di carriera IndyCar. Capace di dominare su ogni superficie, il 39enne di Toowoomba rimane troppo falloso e sfortunato per puntare al titolo.

Potrebbe essere una sfida di sopravvivenza tra l’australiano e il francese, che per il 2021 dovranno guardarsi dall’arrivo quasi certo di Scott McLaughlin. Il 26enne neozelandese, due volte campione della Virgin Supercars Australiana e quasi digiuno di ruote scoperte, ha lasciato tutti a bocca aperta nei test svolti a COTA e Sebring, dimostrandosi subito competitivo, al punto da togliere il sedile ad Helio Castroneves per l’Indy GP e guadagnarsi, sembrerebbe, altre wild card ancora da confermare, in vista di un 2021 full time nel campionato.

Pilota Josef Newgarden (USA) Will Power (AUS) Simon Pagenaud (FRA)
Vettura #1 Hitachi #12 Verizon #22 Menard’s
Motore Chevrolet Chevrolet Chevrolet
Ingegnere Gavin Ward Dave Faustino Ben Bretzman
Stratega Tim Cindric Roger Penske Kyle Moyer
Capo meccanico Vance Welker Matt Jonsson NA

 

Il team Andretti, rivitalizzato dopo l’uscita di scena degli aerokits, si propone come principale sfidante, con un incredibile dispiegamento di mezzi che vede ben cinque vetture full-time, più il supporto alla struttura di Michael Shank. Alexander Rossi, velocissimo e completo, è ormai a pieno titolo tra i tre top drivers del campionato insieme a Dixon e Newgarden, candidandosi ancora come punta di diamante della squadra. L’ex F1 dovrà però guardarsi da Colton Herta, che con una Dallara-Chevy molto ben impostata, è riuscito a tirare fuori l’incredibile dallo sgangherato team Harding, portando a casa ben due vittorie e segnalandosi come pilota velocissimo, aggressivo ed estremamente maturo per un 19enne. Alla soglia dei 40 anni, Hunter Reay rimane un pilota solido e capace di togliersi belle soddisfazioni, ma non più in grado di costruire una seria campagna per il titolo, alternando belle prestazioni a troppi weekend sotto tono. Alla quindicesima stagione nella serie, nessuno si aspetta più un’esplosione da Marco Andretti, pressochè invisibile nel 2019. La rinnovata collaborazione con il driver coach Rob Wilson potrebbe risvegliare gli sprazzi di competitività visti nel 2013, ma la sensazione è che il meglio della carriera di Marco sia già alle spalle. Reduce da una seconda stagione molto difficile e giunto all’ultimo anno del suo programma triennale, Zach Veach deve assolutamente ritrovare la velocità vista a sprazzi nel 2018 e cominciare finalmente a fare risultati, per sperare in un sedile nel 2021.

Pilota Zach Veach (USA) Alexander Rossi (USA)
Vettura #26 Group 1001 #27 Napa Autoparts
Motore Honda Honda
Ingegnere NA Jeremy Milless
Stratega  Josh Freund Rob Edwards
Capo meccanico NA NA
Pilota Ryan Hunter-Reay (USA) Colton Herta Marco Andretti (USA)
Vettura #28 DHL #88 #98 US Concrete
Motore Honda Honda Honda
Ingegnere Ray Gosselin Nathan O’Rourke Garrett Mothershead
Stratega Ray Gosselin Brian Barnhart Bryan Herta
Capo meccanico NA NA NA

 

 

Chiuso il programma Ford GT in IMSA, Chip Ganassi ha dirottato parte del personale eccedente su una terza vettura IndyCar per Marcus Ericsson. Evanescente in prova ma spesso molto efficace sul passo gara, lo svedese ha alternato errori imbarazzanti a prove consistenti. Potrebbe togliersi qualche soddisfazione isolata ma appare difficile vederlo stabilmente in top 5. Indicato da tutti come sicuro candidato al titolo dopo una prima corsa spettacolare a St. Pete, la stagione di Felix Rosenqvist ha visto un pauroso alternarsi di alti e bassi. In difficoltà sugli ovali dopo il brutto botto in prova a Indianapolis, lo svedese ha commesso molti errori di esuberanza, salvo poi ritrovare consistenza nel finale di stagione, mettendo a segno diverse prove apprezzabili. Se saprà controllare la foga e troverà il suo passo sugli ovali, potrebbe essere una buona alternativa a Dixon in chiave titolo. Solo due volte in victory lane nel 2019, il cinque volte campione sarebbe stato ancora della partita per il titolo, senza una improbabile sequenza di guasti nelle ultime corse. Padre per la quarta volta nell’inverno, a 40 anni suonati rimane il riferimento della categoria, seguito questa stagione da Michael Cannon, in arrivo dal team Coyne al posto di Chris Simmons, ora capo degli ingegneri.

Pilota Marcus Ericsson (SWE) Scott Dixon (NZL) Felix Rosenqvist (SWE)
Vettura #8 Huski Chocolate #9 PNC Bank #10 NTT Data
Motore Honda Honda Honda
Ingegnere Brad Goldberg Michael Cannon Julian Robertson
Stratega NA Mike Hull Barry Wanser
Capo meccanico NA Blair Julian Kevin O’Donnell

 

 

In ombra nei test, Takuma Sato è forse reduce dalla miglior stagione in IndyCar. Il giapponese, vincitore di due corse, rimane una mina vagante, in grado di sbucare dal nulla e vincere su ogni tipo di pista, come di combinare disastri come successo a Pocono. Nel 2019 si è comunque permesso di oscurare Graham Rahal, più costante ma incapace di produrre gli stessi acuti. Dopo lo spettacolare 2015, il figlio d’arte sembra aver perso smalto, non essendosi adattato completamente alla diminuzione di deportanza conseguita all’abolizione degli aerokits. Il duo nippo-americano sarà affiancato nelle due corse di Indianapolis da Spencer Pigot, di ritorno nel team con cui debuttò nel 2015 e alla ricerca di un rilancio, dopo le due ultime deludenti stagioni nel team ECR.

Pilota Graham Rahal (USA) Takuma Sato (JAP)
Vettura #15 United Rentals #30 Panasoninc
Motore Honda Honda
Ingegnere Allen McDonald Eddie Jones
Stratega Ricardo Nault NA
Capo meccanico Donny Stewart Brad Wright

 

 

Rivoluzione in casa Carpenter. Appiedato per mancanza di sponsor, Spencer Pigot lascia il sedile al giovane Rinus Veekay, in arrivo dalla IndyLights dove ha duellato lungamente con il campione Askew. Molta attesa per il fan favorite Conor Daly che, supportato dalla US Airforce, sarà al via di tutti i stradali e i cittadini, oltre che della Indy500. Dall’americano, sempre combattivo in gara, si attende però un deciso salto in avanti in prova, dove non ha mai brillato. Ed Carpenter sarà ancora al via sugli ovali, alla ricerca di una vittoria (magari a Indianapolis) che sfugge da ben 6 anni.

Pilota Conor Daly (USA) Rinus Veekay (NED)
Ed Carpenter (USA)
Vettura #20 United Rentals #21 Panasoninc
Motore Honda Honda
Ingegnere Brent Harvey Matt Barnes
Stratega NA NA
Capo meccanico NA NA

 

Nella bufera per l’appiedamento tardivo di Hinchcliffe, percepito non a torto come un tradimento da buona parte del pubblico, il team Arrow Schmidt rinuncia anche alla storica collaborazione con Honda per associarsi alla McLaren di Zak Brown e Gil De Ferran. Il team, il cui passaggio alla Chevrolet riequilibra almeno in parte la sproporzione di top teams verso Honda, si affida all’esperienza di un ingegnere del calibro di Craig Hampson e a due giovanissimi dietro il volante. A soli 20 anni, Patricio O’Ward è percepito come la guida della squadra, reduce da una mezza stagione agrodolce con il team Carlin e un’esperienza non esaltante in Superformula. Quando le cose hanno funzionato, il messicano è stato esaltante nel 2019. Velocissimo e senza paura, il campione IndyLights dovrebbe avere tutto il sostegno tecnico per mettere a frutto il suo talento e magari puntare a un successo. Askew, campione in quasi tutte le classi della Road to Indy, ha le carte in regola per mettere il fiato sul collo al compagno e mettersi in mostra, cercando di evitare il plafonamento delle prestazioni visto in altri ex campioni IndyLights.

Pilota Patricio O’Ward (MEX) Oliver Askew (USA)
Vettura #5 Arrow #7 Arrow
Motore Chevrolet Chevrolet
Ingegnere Will Anderson NA
Stratega NA NA
Capo meccanico NA NA

 

 

Dopo l’addio al duo Bourdais-Hampson, il team Coyne riparte dal confermato Santino Ferrucci e dal nuovo arrivo Alex Palou. L’ex GP2 ha impressionato alla stagione d’esordio, mostrando un’ottima velocità unità a grande intelligenza, smentendo in toto la nomea di testa calda costruita in Europa. Se saprà tenere i piedi per terra, il suo futuro nella serie potrebbe essere roseo. Palou arriva in IndyCar con il sostegno della Honda e forti credenziali, dopo un eccellente terzo posto all’esordio in Superformula. È certamente atteso tra le sorprese della stagione e darà filo da torcere ad Askew per il titolo di rookie of the year.

Pilota Santino Ferrucci (USA) Alex Palou (SPA)
Vettura #18 Sealmaster #55
Motore Honda Honda
Ingegnere Olivier Boisson Eric Cowdin
Stratega Dale Coyne NA
Capo meccanico NA NA

 

Dopo due anni di progressiva espansione, Michael Shank raggiunge l’obiettivo di entrare definitivamente in IndyCar, schierando una vettura full time per il fido Jack Harvey. Spesso più veloce in prova degli ex “compagni” del team Schmidt, l’inglese ha spesso faticato a mantenere lo stesso ritmo per un’intera corsa. Quando però ha avuto l’occasione, come all’Indy GP, non se l’è fatta scappare, dosando bene aggressività e buon senso. Forte di una lunga gavetta alle spalle e il supporto tecnico del team Andretti, l’accoppiata Harvey-Shank potrebbe stupire, presentandosi più volte in top 5.

Pilota Jack Harvey (ENG)
Vettura #60 AutoNation
Motore Honda
Ingegnere NA
Stratega Michael Shank
Capo meccanico NA

 

Come nel 2019, il team Carlin si presenta a St. Pete forte del miglior tempo nell’ultimo test stagionale. Max Chilton, il più veloce a Sebring, scommette sui grandi progressi compiuti nell’inverno in termini di assetto e programma di sviluppo degli ammortizzatori. Dal team inglese, tra i più blasonati nel panorama europeo e reduce da due stagioni difficili, si attendono certamente progressi, ma le prestazioni di Sebring potrebbero non essere del tutto veritiere. Chilton, poco convincente dopo quattro anni in IndyCar , limiterà il suo impegno a stradali e cittadini, lasciando il sedile sugli ovali a Conor Daly, già protagonista di alcune buone uscite con il team nel 2019, che disputerà così l’intera stagione seppur con due squadre diverse. Tra i candidati per la seconda vettura Felipe Nasr, chiamato in extremis a Sebring e subito velocissimo, che sarà al via a St. Pete e forse in alcuni appuntamenti non concomitanti con il suo programma principale in IMSA.

Pilota Max Chilton (ENG) Feliper Nasr(BRA)
Conor Daly (USA) NA
Vettura #59 Gallagher #31
Motore Chevrolet Chevrolet
Ingegnere NA NA
Stratega NA NA
Capo meccanico NA NA

 

Fallito il tentativo di rifondazione, culminato con la perdita dello storico sponsor ABC Supply, il team Foyt ritorna con una vettura full time per Charlie Kimball, mentre sulla storica #14 si alterneranno tre piloti. Il californiano ritorna in pianta stabile nella serie, sperando soprattutto in qualche buona prova sugli ovali. La stessa speranza di Tony Kanaan, all’ultima stagione in IndyCar, che sarà protagonista di un programma ridotto ai catini, puntando tutto sulla Indy500. Sugli stradali il posto del brasiliano sarà preso come detto da Bourdais, brillante a sprazzi nei test, in alternanza con Dalton Kellet, che cercherà di ben figurare e non fare danni dopo alcune stagioni non esaltanti in Indy Lights.

Pilota Charlie Kimball (USA) Tony Kanaan (BRA)
Sebastien Bourdais (FRA)
Dalton Kellet (USA)
Vettura #4 Tresiba #14
Motore Chevrolet Chevrolet
Ingegnere NA NA
Stratega NA Larry Foyt
Capo meccanico NA NA

 

2019 – Laguna Seca

Firestone Grand Prix of Monterey – 20/22 settembre 2019 – 17° prova del campionato IndyCar 2019

Circuito Weather Tech Raceway Laguna Seca
Tipologia Stradale Permanente
Lunghezza 2.238 mi – 3.601 km
Configurazione aerodinamica Stradale
Record della pista 1.07.722 – Helio Castroneves, Reynard Honda, 2001
Distanza di gara 90 giri – 201,42 mi
Vincitore uscente Patrick Carpentier (2004)
Griglia di Partenza
Pos. Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Colton Herta 01:10.1405
2 Scott Dixon 01:10.1831
3 Alexander Rossi 01:10.2105
4 Josef Newgarden 01:10.6719
5 James Hinchcliffe 01:10.8003
6 Simon Pagenaud 01:10.8616
7 Will Power 01:10.6086
8 Graham Rahal 01:10.6296
9 Ryan Hunter-Reay 01:10.6919
10 Max Chilton 01:10.7257
11 Marcus Ericsson 01:11.1666
12 Santino Ferrucci 01:12.4137
13 Conor Daly 01:10.7787
14 Graham Rahal 01:10.7920
15 Spencer Pigot 01:10.8275
16 Takuma Sato 01:10.8393
17 Zach Veach 01:10.8407
18 Ed Jones 01:10.9806
19 Sebastien Bourdais 01:11.0095
20 Charlie Kimball 01:10.9865
21 Tony Kanaan 01:11.2454
22 Marco Andretti 01:11.0527
23 Matheus Leist 01:11.5180
24 Jack Harvey 01:11.2710

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Pacchetto N Sponsor Tempo
1 Colton Herta 88 1 90 90 giri in 01:53:56.9845 – 106,057 mph
2 Will Power 12 7 90 01:53:57.5723 0,5878
3 Scott Dixon 9 2 90 01:54:03.2249 6,2404
4 Simon Pagenaud 22 6 90 01:54:03.3390 6,3545
5 Felix Rosenqvist 10 14 90 01:54:06.5051 9,5206
6 Alexander Rossi 27 3 90 01:54:07.3482 10,3637
7 Sebastien Bourdais 18 19 90 01:54:07.6676 10,6831
8 Josef Newgarden 2 4 90 01:54:16.0292 19,0447
9 James Hinchcliffe 5 5 90 01:54:19.8031 22,8186
10 Ryan Hunter-Reay 28 9 90 01:54:21.7789 24,7944
11 Marcus Ericsson 7 11 90 01:54:22.7651 25,7806
12 Graham Rahal 15 8 90 01:54:23.6362 26,6517
13 Max Chilton 59 10 90 01:54:24.0588 27,0743
14 Marco Andretti 98 22 90 01:54:51.4159 54,4314
15 Charlie Kimball 23 20 90 01:54:53.5707 56,5862
16 Tony Kanaan 14 21 90 01:55:02.8584 65,8739
17 Matheus Leist 4 23 90 01:55:03.5485 66,5640
18 Zach Veach 26 17 90 01:55:04.9112 67,9267
19 Jack Harvey 60 24 90 01:55:07.7801 70,7956
20 Spencer Pigot 21 15 89 01:54:11.6218 1 giro
21 Takuma Sato 30 16 89 01:55:04.4031 1 giro
22 Conor Daly 25 13 89 01:55:05.2196 1 giro
23 Ed Jones 20 18 51 01:09:46.3671 Mechanical
24 Santino Ferrucci 19 12 48 01:01:49.5483 Contact
Giro più veloce Scott Dixon 1.12.2310
Giri in testa
Colton Herta 83
Will Power 6
Simon Pagenaud 1
Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 641 0 17 4 7 12 14 3 490 11 4
2 Simon Pagenaud 616 25 17 3 4 7 15 3 268 6 1
3 Alexander Rossi 608 33 17 2 7 11 14 2 218 8 0
4 Scott Dixon 578 63 17 2 10 11 11 0 214 9 1
5 Will Power 550 91 17 2 6 8 11 3 239 11 2
6 Felix Rosenqvist 425 216 17 0 2 6 10 1 71 6 0
7 Colton Herta 420 221 17 2 2 3 8 3 108 3 3
8 Ryan Hunter-Reay 420 221 17 0 2 6 10 0 90 1 1
9 Takuma Sato 414 227 17 2 4 4 7 2 200 6 1
10 Graham Rahal 389 252 17 0 1 4 11 0 9 4 0
11 Sebastien Bourdais 387 254 17 0 1 2 9 0 19 6 1
12 James Hinchcliffe 370 271 17 0 1 1 8 0 22 2 1
13 Santino Ferrucci 351 290 17 0 0 3 7 0 21 2 0
14 Spencer Pigot 335 306 17 0 0 2 5 0 4 1 0
15 Marco Andretti 304 337 17 0 0 0 5 0 4 1 0
16 Tony Kanaan 304 337 17 0 1 1 4 0 97 1 0
17 Marcus Ericsson 291 350 16 0 1 1 3 0 6 3 1
18 Zach Veach 271 370 17 0 0 0 3 0 0 0 0
19 Matheus Leist 261 380 17 0 0 1 2 0 0 0 0
20 Ed Jones 217 424 13 0 0 0 1 0 4 1 0
21 Jack Harvey 186 455 10 0 1 1 4 0 0 0 0
22 Max Chilton 184 457 12 0 0 0 0 0 0 0 0
23 Ed Carpenter 161 480 5 0 1 1 3 0 7 1 0
24 Conor Daly 149 492 7 0 0 0 2 0 1 1 0
25 Charlie Kimball 117 524 7 0 0 0 2 0 0 0 0
26 Patricio O’Ward 96 545 6 0 0 0 1 0 0 0 1
27 Sage Karam 39 602 3 0 0 0 0 0 0 0 0
28 James Davison 36 605 1 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Ben Hanley 31 610 3 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 613 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 619 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 621 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 625 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 RC Enerson 13 628 1 0 0 0 0 0 0 0 0
35 Jordan King 12 629 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Foto di copertina: indycar.com, Chris Owens

2019 – Portland

The Grand Prix of Portland – 30 – 31 agosto 2019 – 16° prova della stagione 2019

Circuito Portland International Raceway
Tipologia Stradale permanente
Lunghezza 1,964 mi
Configurazione aerodinamica Stradale permanente
Record della pista 57.2143 – Will Power, 2018 – Dallara Chevrolet
Distanza di gara 105 giri – 206,9 mi (332,8 km)
Vincitore uscente Takuma Sato
Griglia di Partenza
Pos. Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Colton Herta 00:57.8111
2 Will Power 00:57.8303
3 Scott Dixon 00:57.8355
4 Jack Harvey 00:58.1008
5 Felix Rosenqvist 00:58.1620
6 Ryan Hunter-Reay 00:58.1823
7 Alexander Rossi 00:57.8864
8 James Hinchcliffe 00:57.9994
9 Conor Daly 00:58.0192
10 Spencer Pigot 00:58.0415
11 Zach Veach 00:58.2149
12 Sebastien Bourdais 00:58.3001
13 Josef Newgarden 00:57.9585
14 Santino Ferrucci 00:57.8476
15 Graham Rahal 00:57.9648
16 Marco Andretti 00:57.8527
17 Takuma Sato 00:57.9668
18 Simon Pagenaud 00:57.9479
19 Tony Kanaan 00:58.1030
20 Max Chilton 00:57.9866
21 Matheus Leist 00:58.1558
22 Charlie Kimball 00:58.0582
23 Ed Jones 00:58.2165

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Pacchetto N Sponsor Tempo
1 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 105 giri in 01:58:43.0036 – 104,225 mph
2 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 2,7885
3 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 4,5839
4 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 5,228
5 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 5,8539
6 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 6,7477
7 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 7,9418
8 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 8,1898
9 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 9,5957
10 Charlie Kimball Carlin Chevy 23 Tresiba 10,1665
11 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 1 giro
12 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 1 giro
13 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 1 giro
14 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 1 giro
15 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 2 giri
16 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 3 giri
17 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman Mechanical
18 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL Contact
19 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation Contact
20 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics Contact
21 Conor Daly Schmidt Honda 7 Arrow Electronics Contact
22 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge Contact
23 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure Contact
Giro più veloce Sebastien Bourdais 59,0022
Giri in testa
Will Power 52
Alexander Rossi 36
Scott Dixon 11
Sebastien Bourdais 3
Felix Rosenqvist 3
Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 593 0 16 4 7 12 13 3 490 11 4
2 Alexander Rossi 552 41 16 2 7 11 13 2 218 8 0
3 Simon Pagenaud 551 42 16 3 4 6 14 3 267 5 1
4 Scott Dixon 508 85 16 2 9 10 10 0 214 9 1
5 Will Power 469 124 16 2 5 7 10 3 233 10 2
6 Takuma Sato 396 197 16 2 4 4 7 2 200 6 1
7 Ryan Hunter-Reay 380 213 16 0 2 6 9 0 90 1 1
8 Felix Rosenqvist 365 228 16 0 2 5 9 1 71 6 0
9 Graham Rahal 353 240 16 0 1 4 11 0 9 4 0
10 Santino Ferrucci 339 254 16 0 0 3 7 0 21 2 0
11 Sebastien Bourdais 335 258 16 0 1 2 8 0 19 6 1
12 James Hinchcliffe 326 267 16 0 1 1 7 0 22 2 1
13 Colton Herta 316 277 16 1 1 2 7 2 25 2 2
14 Spencer Pigot 315 278 16 0 0 2 5 0 4 1 0
15 Tony Kanaan 276 317 16 0 1 1 4 0 97 1 0
16 Marco Andretti 272 321 16 0 0 0 5 0 4 1 0
17 Marcus Ericsson 253 340 15 0 1 1 3 0 6 3 1
18 Zach Veach 247 346 16 0 0 0 3 0 0 0 0
19 Matheus Leist 235 358 16 0 0 1 2 0 0 0 0
20 Ed Jones 203 390 12 0 0 0 1 0 4 1 0
21 Jack Harvey 164 429 9 0 1 1 4 0 0 0 0
22 Ed Carpenter 161 432 5 0 1 1 3 0 7 1 0
23 Max Chilton 150 443 11 0 0 0 0 0 0 0 0
24 Conor Daly 133 460 6 0 0 0 2 0 1 1 0
25 Patricio O’Ward 96 497 6 0 0 0 1 0 0 0 1
26 Charlie Kimball 87 506 6 0 0 0 2 0 0 0 0
27 Sage Karam 39 554 3 0 0 0 0 0 0 0 0
28 James Davison 36 557 1 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Ben Hanley 31 562 3 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 565 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 571 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 573 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 577 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 RC Enerson 13 580 1 0 0 0 0 0 0 0 0
35 Jordan King 12 581 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Immagine di copertina: indycar.com, Stephen King

2019 – St. Louis

Bommarito Automotive 500 – 23-24 agosto 2019 – 15° prova della stagione 2019

Circuito  Gateway International Raceway
Tipologia  Ovale corto
Lunghezza  1.25 mi – 2.011 km
Configurazione aerodinamica  Ovale corto
Record della pista  23.721 – Will Power, 2017 – Dallara Chevrolet
Distanza di gara  248 giri – 310 mi
Vincitore uscente Alexander Rossi
Griglia di Partenza
P Pilota Punti Pilota Punti
1 Josef Newgarden 00:48.2554
2 Sebastien Bourdais 00:48.4062
3 Will Power 00:48.4142
4 Simon Pagenaud 00:48.6110
5 Takuma Sato 00:48.6356
6 Santino Ferrucci 00:48.6934
7 James Hinchcliffe 00:48.7931
8 Scott Dixon 00:48.8354
9 Ryan Hunter-Reay 00:48.8584
10 Felix Rosenqvist 00:48.8785
11 Alexander Rossi 00:48.8945
12 Colton Herta 00:49.0732
13 Spencer Pigot 00:49.1236
14 Marcus Ericsson 00:49.1319
15 Zach Veach 00:49.3025
16 Graham Rahal 00:49.4328
17 Ed Carpenter 00:49.6321
18 Conor Daly 00:50.1674
19 Charlie Kimball 00:50.2844
20 Tony Kanaan 00:50.2866
21 Matheus Leist 00:50.4795
22 Marco Andretti 00:51.3722

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Motore N Sponsor Tempo
1 Takuma Sato 30 5 248 02:15:53.4687 248 giri in 02:15:53.4687 – 136,874 mph
2 Ed Carpenter 20 17 248 02:15:53.5086 0,0399
3 Tony Kanaan 14 20 248 02:15:55.7146 2,2459
4 Santino Ferrucci 19 6 248 02:15:57.6622 4,1935
5 Simon Pagenaud 22 4 248 02:15:59.7428 6,2741
6 Conor Daly 59 18 248 02:16:01.4887 8,0200
7 Josef Newgarden 2 1 248 02:16:07.2737 13,8050
8 Ryan Hunter-Reay 28 9 248 02:16:08.4081 14,9394
9 Colton Herta 88 12 248 02:16:10.5697 17,1010
10 Marco Andretti 98 22 248 02:16:11.9344 18,4657
11 Felix Rosenqvist 10 10 248 02:16:13.3277 19,8590
12 James Hinchcliffe 5 7 247 02:16:05.3976 1 giro
13 Alexander Rossi 27 11 247 02:16:07.2371 1 giro
14 Zach Veach 26 15 247 02:16:10.4358 1 giro
15 Charlie Kimball 23 19 247 02:16:14.7852 1 giro
16 Marcus Ericsson 7 14 247 02:16:16.8345 1 giro
17 Matheus Leist 4 21 246 02:16:06.9555 2 giri
18 Graham Rahal 15 16 226 02:06:57.2269 Mechanical
19 Sebastien Bourdais 18 2 189 01:43:49.2863 Contact
20 Scott Dixon 9 8 136 01:51:00.0995 Mechanical
21 Spencer Pigot 21 13 131 01:12:39.5467 Contact
22 Will Power 12 3 52 00:24:47.8909 Contact
Giro più veloce Josef Newgarden 24.1964 – 180,604 mph
Giri in testa
Tony Kanaan 97
Takuma Sato 61
Josef Newgarden 50
James Hinchcliffe 20
Colton Herta 10
Marco Andretti 4
Marcus Ericsson 2
Felix Rosenqvist 1
Sebastien Bourdais 1
Will Power 1
Conor Daly 1
Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 563 0 15 4 7 11 12 3 490 11 4
2 Simon Pagenaud 525 38 15 3 4 6 13 3 267 5 1
3 Alexander Rossi 517 46 15 2 6 10 12 2 182 7 0
4 Scott Dixon 493 70 15 2 9 10 10 0 203 8 1
5 Will Power 416 147 15 1 4 6 9 3 181 9 2
6 Takuma Sato 381 182 15 2 4 4 7 2 200 6 1
7 Ryan Hunter-Reay 368 195 15 0 2 6 9 0 90 1 1
8 Graham Rahal 346 217 15 0 1 4 11 0 9 4 0
9 Santino Ferrucci 326 237 15 0 0 3 7 0 21 2 0
10 Felix Rosenqvist 324 239 15 0 1 4 8 1 68 5 0
11 James Hinchcliffe 316 247 15 0 1 1 7 0 22 2 1
12 Sebastien Bourdais 312 251 15 0 1 2 7 0 16 5 0
13 Spencer Pigot 287 276 15 0 0 2 4 0 4 1 0
14 Colton Herta 282 281 15 1 1 1 6 1 25 2 2
15 Tony Kanaan 258 305 15 0 1 1 4 0 97 1 0
16 Marco Andretti 255 308 15 0 0 0 5 0 4 1 0
17 Marcus Ericsson 253 310 15 0 1 1 3 0 6 3 1
18 Zach Veach 239 324 15 0 0 0 3 0 0 0 0
19 Matheus Leist 211 352 15 0 0 1 1 0 0 0 0
20 Ed Jones 187 376 11 0 0 0 1 0 4 1 0
21 Ed Carpenter 161 402 5 0 1 1 3 0 7 1 0
22 Jack Harvey 153 410 8 0 1 1 4 0 0 0 0
23 Max Chilton 131 432 10 0 0 0 0 0 0 0 0
24 Conor Daly 124 439 5 0 0 0 2 0 1 1 0
25 Patricio O’Ward 96 467 6 0 0 0 1 0 0 0 1
26 Charlie Kimball 67 496 5 0 0 0 1 0 0 0 0
27 Sage Karam 39 524 3 0 0 0 0 0 0 0 0
28 James Davison 36 527 1 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Ben Hanley 31 532 3 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 535 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 541 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 543 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 547 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 RC Enerson 13 550 1 0 0 0 0 0 0 0 0
35 Jordan King 12 551 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Foto di copertina: indycar.com, Joe Skibinski

2019 – Pocono

ABC Supply 500 – 17-18 agosto 2019 – 14° prova della stagione 2019

Circuito  Pocono International Raceway
Tipologia  Super Speedway
Lunghezza  2.5 mi – 4 km
Configurazione aerodinamica  Super speedway
Record della pista  40.193, Juan Pablo Montoya, Dallara – Chevrolet, 2014
Distanza di gara  200 giri – 500 mi
Vincitore uscente   Will Power

 

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Motore N Sponsor Tempo
1 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 128 giri in 01:53:45.8296 – 168,771 mph
2 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 5,4688
3 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 7,095
4 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 9,4697
5 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 10,1771
6 Ed Carpenter Carpenter Chevy 20 Fuzzy’s 15,4239
7 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 19,1641
8 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 23,3941
9 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 25,206
10 Charlie Kimball Carlin Chevrolet 23 Tresiba 27,4361
11 Conor Daly Carlin Chevy 59 Gallagher 29,2835
12 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 32,6051
13 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 1 giro
14 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 1 giro
15 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 2 giri
16 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International incidente
17 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek incidente
18 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 89 giri
19 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL incidente
20 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics incidente
21 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic incidente
22 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data incidente
Giro più veloce Will Power 41.7287 – 215.679 mph
Giri in testa
Simon Pagenaud 64
Will Power 32
Scott Dixon 31
Josef Newgarden 1
Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 535 0 14 4 7 11 11 2 440 10 3
2 Alexander Rossi 500 35 14 2 6 10 12 2 182 7 0
3 Simon Pagenaud 495 40 14 3 4 5 12 3 267 5 1
4 Scott Dixon 483 52 14 2 9 10 10 0 203 8 1
5 Will Power 407 128 14 1 4 6 9 3 180 8 2
6 Ryan Hunter-Reay 344 191 14 0 2 6 8 0 90 1 1
7 Graham Rahal 334 201 14 0 1 4 11 0 9 4 0
8 Takuma Sato 330 205 14 1 3 3 6 2 139 5 1
9 Felix Rosenqvist 304 231 14 0 1 4 8 1 67 4 0
10 Sebastien Bourdais 300 235 14 0 1 2 7 0 15 4 0
11 James Hinchcliffe 297 238 14 0 1 1 7 0 2 1 1
12 Santino Ferrucci 291 244 14 0 0 2 6 0 21 2 0
13 Spencer Pigot 278 257 14 0 0 2 4 0 4 1 0
14 Colton Herta 259 276 14 1 1 1 5 1 15 1 2
15 Marcus Ericsson 238 297 14 0 1 1 3 0 4 2 1
16 Marco Andretti 234 301 14 0 0 0 4 0 0 0 0
17 Zach Veach 223 312 14 0 0 0 3 0 0 0 0
18 Tony Kanaan 223 312 14 0 0 0 3 0 0 0 0
19 Matheus Leist 198 337 14 0 0 1 1 0 0 0 0
20 Ed Jones 187 348 11 0 0 0 1 0 4 1 0
21 Jack Harvey 153 382 8 0 1 1 4 0 0 0 0
22 Max Chilton 131 404 10 0 0 0 0 0 0 0 0
23 Ed Carpenter 121 414 4 0 0 0 2 0 7 1 0
24 Patricio O’Ward 96 439 6 0 0 0 1 0 0 0 1
25 Conor Daly 95 440 4 0 0 0 1 0 0 0 0
26 Charlie Kimball 52 483 4 0 0 0 1 0 0 0 0
27 Sage Karam 39 496 3 0 0 0 0 0 0 0 0
28 James Davison 36 499 1 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Ben Hanley 31 504 3 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 507 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 513 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 515 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 519 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 Jordan King 12 523 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Immagine di copertina: indycar.com, Chris Owens

2019 – Mid Ohio

Honda Indy 200 – 27-29/07/2018 – 13° gara della stagione 2018

Circuito Mid Ohio Sports Car Course
Tipologia Stradale Permanente
Lunghezza 2.258 mi – 3.633 km
Configurazione aerodinamica Stradale
Record della pista 1.03.870, Simon Pagenaud, Dallara – Chevrolet, 2016
Distanza di gara 90 giri – 203.22 mi
Vincitore uscente Alexander Rossi
Griglia di Partenza
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Will Power 01:05.1569
2 Alexander Rossi 01:05.5317
3 Josef Newgarden 01:05.7885
4 Simon Pagenaud 01:05.8958
5 Sebastien Bourdais 01:06.2040
6 Felix Rosenqvist 01:06.4914
7 Colton Herta 01:05.5650
8 Scott Dixon 01:05.6999
9 Jack Harvey 01:05.7231
10 Ryan Hunter-Reay 01:05.7328
11 James Hinchcliffe 01:05.7567
12 Marcus Ericsson 01:06.0428
13 Spencer Pigot 01:05.9377
14 Santino Ferrucci 01:05.7588
15 Graham Rahal 01:05.9745
16 Max Chilton 01:05.9981
17 Takuma Sato 01:06.3723
18 Ed Jones 01:06.1800
19 Marco Andretti 01:06.4156
20 Zach Veach 01:06.2115
21 Matheus Leist 01:06.5488
22 RC Enerson 01:06.3196
23 Tony Kanaan 01:07.0491

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Pacchetto N Sponsor Tempo
1 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 90 giri in 01:45:15.6974 – 115,837 mph
2 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 0,0934
3 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 1,2578
4 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 6,9878
5 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 10,7949
6 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 11,9029
7 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 12,3671
8 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 12,9546
9 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 19,9289
10 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation 20,4762
11 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 20,7715
12 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 21,2696
13 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek                                                              46,0085
14 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 1 giro
15 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 1 giro
16 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 1 giro
17 RC Enerson Carlin Chevy 31 MX 1 giro
18 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 1 giro
19 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 1 giro
20 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 1 giro
21 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 1 giro
22 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 3 giri
23 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics incidente
Giro più veloce James Hinchcliffe 1.07.3644
Giri in testa
Scott Dixon 38
Will Power 26
Felix Rosenqvist 15
Josef Newgarden 11

 

Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 504 0 13 4 7 10 10 1 439 9 3
2 Alexander Rossi 488 16 13 2 6 10 12 2 182 7 0
3 Simon Pagenaud 457 47 13 3 3 4 11 3 203 4 1
4 Scott Dixon 442 62 13 2 8 9 9 0 171 7 1
5 Will Power 356 148 13 0 3 5 8 3 149 7 1
6 Ryan Hunter-Reay 333 171 13 0 2 6 8 0 90 1 1
7 Takuma Sato 321 183 13 1 3 3 6 2 139 5 1
8 Graham Rahal 312 192 13 0 1 4 10 0 9 4 0
9 Felix Rosenqvist 296 208 13 0 1 4 8 1 67 4 0
10 James Hinchcliffe 287 217 13 0 1 1 7 0 2 1 1
11 Sebastien Bourdais 274 230 13 0 1 2 6 0 15 4 0
12 Spencer Pigot 265 239 13 0 0 2 4 0 4 1 0
13 Santino Ferrucci 259 245 13 0 0 1 5 0 21 2 0
14 Colton Herta 245 259 13 1 1 1 5 1 15 1 2
15 Marcus Ericsson 220 284 13 0 1 1 3 0 4 2 1
16 Marco Andretti 219 285 13 0 0 0 4 0 0 0 0
17 Zach Veach 206 298 13 0 0 0 3 0 0 0 0
18 Tony Kanaan 199 305 13 0 0 0 2 0 0 0 0
19 Ed Jones 187 317 11 0 0 0 1 0 4 1 0
20 Matheus Leist 182 322 13 0 0 1 1 0 0 0 0
21 Jack Harvey 153 351 8 0 1 1 4 0 0 0 0
22 Max Chilton 131 373 10 0 0 0 0 0 0 0 0
23 Patricio O’Ward 96 408 6 0 0 0 1 0 0 0 1
24 Ed Carpenter 93 411 3 0 0 0 1 0 7 1 0
25 Conor Daly 76 428 3 0 0 0 1 0 0 0 0
26 Sage Karam 39 465 3 0 0 0 0 0 0 0 0
27 James Davison 36 468 1 0 0 0 0 0 0 0 0
28 Charlie Kimball 32 472 3 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Ben Hanley 31 473 3 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 476 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 482 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 484 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 488 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 Jordan King 12 492 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Immagine di copertina: autoweek,com, Abbott/LAT

2019 – Iowa

Iowa Corn 300 – 19-20 luglio 2019 – Dodicesima gara della stagione 2019

Circuito Iowa Speedway
Tipologia Ovale corto
Lunghezza 0,894 mi – 1,4384 kn
Configurazione aerodinamica Ovale corto
Record della pista 17,228, Helio Castroneves – Dallara Chevrolet, 2014
Distanza di gara 300 giri – 262,5 mi
Vincitore uscente James Hinchcliffe

 

Griglia di Partenza
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Simon Pagenaud 35,7455
2 Will Power 35,8418
3 Josef Newgarden 35,8698
4 Takuma Sato 36,2339
5 James Hinchcliffe 36,5312
6 Alexander Rossi 36,5609
7 Graham Rahal 36,6025
8 Scott Dixon 36,6300
9 Ryan Hunter-Reay 36,6523
10 Marcus Ericsson 36,6606
11 Colton Herta 36,7091
12 Santino Ferrucci 36,7154
13 Tony Kanaan 36,8137
14 Sage Karam 36,9246
15 Felix Rosenqvist 36,9428
16 Conor Daly 37,0278
17 Ed Carpenter 37,0912
18 Marco Andretti 37,1975
19 Spencer Pigot 37,4688
20 Zach Veach 37,5048
21 Sebastien Bourdais 37,5565
22 Matheus Leist 38,5123

Iowa – Ordine d’arrivo – 20/7/2019
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Distacco
1 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 300 giri in 01:56:53.5753 – 137,664 mph
2 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 2,8527
3 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 3,3941
4 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 7,5630
5 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 10,9683
6 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 12,1308
7 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 17,1267
8 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 1 giro
9 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 1 giro
10 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 1 giro
11 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 1 giro
12 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 1 giro
13 Conor Daly Carlin Chevy 59 Gallagher 1 giro
14 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 1 giro
15 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 1 giro
16 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 2 giri
17 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 2 giri
18 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International Mechanical
19 Ed Carpenter Carpenter Chevy 20 Fuzzy’s Contact
20 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic Contact
21 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete Handling
22 Sage Karam Carlin Chevy 31 MX Contact
Giro più veloce Josef Newgarden 18,1160
Giri in testa
Josef Newgarden 245
Will Power 49
Scott Dixon 2
Simon Pagenaud 2
Sebastien Bourdais 2

 

Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 487 0 12 4 7 10 10 1 428 8 3
2 Alexander Rossi 458 29 12 2 6 9 11 2 182 7 0
3 Simon Pagenaud 429 58 12 3 3 4 10 3 203 4 1
4 Scott Dixon 389 98 12 1 7 8 8 0 133 6 1
5 Will Power 322 165 12 0 3 4 7 2 123 6 1
6 Takuma Sato 310 177 12 1 3 3 6 2 139 5 1
7 Ryan Hunter-Reay 298 189 12 0 1 5 7 0 90 1 1
8 Graham Rahal 290 197 12 0 1 4 9 0 9 4 0
9 James Hinchcliffe 279 208 12 0 1 1 7 0 2 1 0
10 Felix Rosenqvist 255 232 12 0 0 3 7 1 52 3 0
11 Sebastien Bourdais 255 232 12 0 1 2 6 0 15 4 0
12 Santino Ferrucci 241 246 12 0 0 1 5 0 21 2 0
13 Spencer Pigot 239 248 12 0 0 2 3 0 4 1 0
14 Colton Herta 221 266 12 1 1 1 4 1 15 1 2
15 Marcus Ericsson 213 274 12 0 1 1 3 0 4 2 1
16 Marco Andretti 204 283 12 0 0 0 4 0 0 0 0
17 Zach Veach 197 290 12 0 0 0 3 0 0 0 0
18 Tony Kanaan 189 298 12 0 0 0 2 0 0 0 0
19 Ed Jones 170 317 10 0 0 0 1 0 4 1 0
20 Matheus Leist 170 317 12 0 0 1 1 0 0 0 0
21 Jack Harvey 133 354 7 0 1 1 3 0 0 0 0
22 Max Chilton 117 370 9 0 0 0 0 0 0 0 0
23 Patricio O’Ward 96 391 6 0 0 0 1 0 0 0 1
24 Ed Carpenter 93 394 3 0 0 0 1 0 7 1 0
25 Conor Daly 76 411 3 0 0 0 1 0 0 0 0
26 Sage Karam 39 448 3 0 0 0 0 0 0 0 0
27 James Davison 36 451 1 0 0 0 0 0 0 0 0
28 Charlie Kimball 32 455 3 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Ben Hanley 31 456 3 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 459 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 465 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 467 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 471 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 Jordan King 12 475 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Foto di copertina: indycar.com – Chris Owens

 

 

 

2019 – Toronto

Honda Indy Toronto – 12-14 luglio 2019 – 11° gara della stagione 2019

Circuito Streets of Toronto – Exhibition Place
Tipologia Cittadino
Lunghezza 1.75 mi – 2.816 km
Configurazione aerodinamica Stradale
Record della pista 58.555, Scott Dixon – Dallara Honda, 2018
Distanza di gara 85 giri – 148,75 mi
Vincitore uscente Scott Dixon

Ordine d’arrivo
Pos. Pilota Team Pacchetto N Sponsor Tempo
1 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 85 giri in 01:30:16.5761 – 100,9 mph
2 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 0,1373
3 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 4,372
4 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 18,6722
5 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 20,7432
6 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 27,671
7 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 32,604
8 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 33,5415
9 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 35,3604
10 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 45,4178
11 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 53,4942
12 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 1 giro
13 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 1 giro
14 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 1 giro
15 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 1 giro
16 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 1 giro
17 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 1 giro
18 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 2 giri
19 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 2 giri
20 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 4 giri
21 Sage Karam Carlin Chevy 31 MX 6 giri
22 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic Mechanical
Giro più veloce Marcus Ericsson 1.00.0407
Giri in testa
Simon Pagenaud 80
Ed Jones 4
Takuma Sato 1

 

Classifica
Pos. Pilota Punti Distacco Corse Vittorie Podi Top 5 Top 10 Poles LL L GPV
1 Josef Newgarden 434 0 11 3 6 9 9 1 183 7 2
2 Alexander Rossi 430 4 11 2 6 9 10 2 182 7 0
3 Simon Pagenaud 395 39 11 3 3 3 9 2 201 3 1
4 Scott Dixon 348 86 11 1 6 7 7 0 131 5 1
5 Will Power 306 128 11 0 3 4 7 2 74 5 1
6 Takuma Sato 300 134 11 1 3 3 6 2 139 5 1
7 Ryan Hunter-Reay 285 149 11 0 1 5 7 0 90 1 1
8 Graham Rahal 266 168 11 0 1 4 8 0 9 4 0
9 James Hinchcliffe 244 190 11 0 0 0 6 0 2 1 0
10 Felix Rosenqvist 239 195 11 0 0 3 7 1 52 3 0
11 Sebastien Bourdais 232 202 11 0 1 2 5 0 13 3 0
12 Santino Ferrucci 223 211 11 0 0 1 5 0 21 2 0
13 Colton Herta 209 225 11 1 1 1 4 1 15 1 2
14 Spencer Pigot 209 225 11 0 0 1 2 0 4 1 0
15 Marco Andretti 195 239 11 0 0 0 4 0 0 0 0
16 Marcus Ericsson 194 240 11 0 1 1 3 0 4 2 1
17 Zach Veach 171 263 11 0 0 0 2 0 0 0 0
18 Ed Jones 170 264 10 0 0 0 1 0 4 1 0
19 Tony Kanaan 169 265 11 0 0 0 1 0 0 0 0
20 Matheus Leist 156 278 11 0 0 1 1 0 0 0 0
21 Jack Harvey 133 301 7 0 1 1 3 0 0 0 0
22 Max Chilton 117 317 9 0 0 0 0 0 0 0 0
23 Patricio O’Ward 96 338 6 0 0 0 1 0 0 0 1
24 Ed Carpenter 82 352 2 0 0 0 1 0 7 1 0
25 Conor Daly 59 375 2 0 0 0 1 0 0 0 0
26 James Davison 36 398 1 0 0 0 0 0 0 0 0
27 Charlie Kimball 32 402 3 0 0 0 0 0 0 0 0
28 Ben Hanley 31 403 3 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Sage Karam 31 403 2 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Pippa Mann 28 406 1 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Kyle Kaiser 22 412 2 0 0 0 0 0 0 0 0
32 JR Hildebrand 20 414 1 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Oriol Servia 16 418 1 0 0 0 0 0 0 0 0
34 Jordan King 12 422 1 0 0 0 0 0 0 0 0

2019 – Road America

REV Group Grand Prix at Road America – 21-23 giugno 2019 – Decima corsa della stagione 2019

 

Circuito Road America
Tipologia Stradale permanente
Lunghezza 4.048mi – 6.513 km
Configurazione aerodinamica Stradale permanente
Record della pista 1.38.998 – Dario Franchitti, Reynard-Honda – 1998
Distanza di gara 54 giri – 218.6 mi
Vincitore uscente Josef Newgarden

 

Road America – Libere 1 – 21/06/2019
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo Distacco
1 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 01:43.7556 –.—-
2 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 01:43.8244 0.0688
3 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 01:43.9842 0.2286
4 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 01:44.0394 0.2838
5 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 01:44.0706 0.3150
6 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 01:44.1839 0.4283
7 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 01:44.3979 0.6423
8 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 01:44.4024 0.6468
9 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 01:44.4186 0.6630
10 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 01:44.5863 0.8307
11 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 01:44.6216 0.8660
12 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 01:44.7400 0.9844
13 Patricio O’Ward Carlin Chevy 31 MX 01:44.8431 1,088
14 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 01:44.9050 1,149
15 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 01:44.9529 1,197
16 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 01:44.9832 1,228
17 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 01:45.0458 1,290
18 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 01:45.3621 1,607
19 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 01:45.5956 1,840
20 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 01:45.6119 1,856
21 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 01:45.6192 1,864
22 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation 01:46.9085 3,153
23 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 02:03.0777 19,322
Road America – Libere 2 – 21/06/2019
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo Distacco
1 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 01:43.1206 –.—-
2 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 01:43.4089 0.2883
3 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 01:43.4758 0.3552
4 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 01:43.7415 0.6209
5 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 01:43.7464 0.6258
6 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 01:43.9772 0.8566
7 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 01:44.0136 0.8930
8 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 01:44.0423 0.9217
9 Patricio O’Ward Carlin Chevy 31 MX 01:44.0578 0.9372
10 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 01:44.0731 0.9525
11 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 01:44.1659 1,0453
12 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 01:44.2018 1,0812
13 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 01:44.2095 1,0889
14 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 01:44.2436 1,1230
15 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 01:44.4942 1,3736
16 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 01:44.5861 1,4655
17 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 01:44.6051 1,4845
18 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 01:44.6141 1,4935
19 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 01:44.6600 1,5394
20 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 01:44.6992 1,5786
21 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 01:44.9824 1,8618
22 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 01:45.0633 1,9427
23 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation 01:45.2417 2,1211
Road America – Libere 3 – 22/06/2019
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo Distacco
1 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 01:42.8825 –.—-
2 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 01:43.1697 0.2872
3 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 01:43.1838 0.3013
4 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 01:43.2023 0.3198
5 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 01:43.3341 0.4516
6 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 01:43.4158 0.5333
7 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 01:43.5405 0.6580
8 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 01:43.6716 0.7891
9 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 01:43.7367 0.8542
10 Patricio O’Ward Carlin Chevy 31 MX 01:43.7567 0.8742
11 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 01:43.7580 0.8755
12 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 01:43.7962 0.9137
13 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 01:43.8598 0.9773
14 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 01:43.8618 0.9793
15 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 01:43.9225 1,0400
16 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 01:43.9420 1,0595
17 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 01:43.9487 1,0662
18 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 01:44.0237 1,1412
19 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 01:44.0992 1,2167
20 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 01:44.1131 1,2306
21 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 01:44.2225 1,3400
22 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation 01:44.6487 1,7662
23 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 01:44.7119 1,8294

 

Road America – Q1 – Gruppo 1
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo Distacco
1 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 01:42.4555 –.—-
2 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 01:43.1804 0.7249
3 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 01:43.2338 0.7783
4 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 01:43.3078 0.8523
5 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank 01:43.3634 0.9079
6 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 01:43.3877 0.9322
7 Patricio O’Ward Carlin Chevy 31 MX 01:43.6061 1,1506
8 Ryan Hunter-Reay Andretti Honda 28 DHL 01:43.6980 1,2425
9 Marcus Ericsson Schmidt Honda 7 Arrow Electronics 01:43.8913 1,4358
10 Jack Harvey Shank Honda 60 Autonation 01:44.6179 2,1624
11 Santino Ferrucci Coyne Honda 19 David Yurman 01:49.3060 6,8505
Road America – Q1 – Gruppo 2
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo Distacco
1 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 01:42.4586 –.—-
2 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 01:42.9432 0.4846
3 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 01:43.1285 0.6699
4 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 01:43.2421 0.7835
5 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 01:43.4428 0.9842
6 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 01:43.4452 0.9866
7 Zach Veach Andretti Honda 26 Gainbridge 01:43.4488 0.9902
8 Simon Pagenaud Penske Chevy 22 DXC Technology 01:43.4764 1,0178
9 Felix Rosenqvist Ganassi Honda 10 NTT Data 01:43.5038 1,0452
10 Matheus Leist Foyt Chevy 4 ABC 01:43.8570 1,3984
11 Max Chilton Carlin Chevy 59 Gallagher 01:43.8745 1,4159
12 Tony Kanaan Foyt Chevy 14 ABC 01:44.4183 1,9597
Road America – Q2
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Tempo Distacco
1 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 01:42.6546 –.—-
2 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 01:42.8437 0.1891
3 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 01:43.0069 0.3523
4 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 01:43.1357 0.4811
5 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 01:43.2292 0.5746
6 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 01:43.2373 0.5827
7 Sebastien Bourdais Coyne Honda 18 Sealmaster 01:43.2989 0.6443
8 Spencer Pigot Carpenter Chevy 21 Autogeek 01:43.3083 0.6537
9 James Hinchcliffe Schmidt Honda 5 Arrow Electronics 01:43.3814 0.7268
10 Marco Andretti Andretti Honda 98 U.S. Concrete 01:43.3945 0.7399
11 Ed Jones ECR/Scuderia Corsa Chevy 20 Autogeek 01:43.5162 0.8616
12 Scott Dixon Ganassi Honda 9 PNC Bank No Time 0.0000
Road America – Fast Six
Pos. Pilota Squadra Pacchetto N Sponsor Tempo Distacco
1 Colton Herta Harding Chevy 88 Gess International 01:42.9920 –.—-
2 Alexander Rossi Andretti Honda 27 Napa 01:43.1693 0.1773
3 Will Power Penske Chevy 12 Verizon 01:43.3749 0.3829
4 Josef Newgarden Penske Chevy 2 Hitachi 01:43.6036 0.6116
5 Graham Rahal Rahal Honda 15 One Cure 01:43.8076 0.8156
6 Takuma Sato Rahal Honda 30 Panasonic 01:43.8790 0.8870
Road America – Ordine d’arrivo – 23/06/2019
Pos. Pilota Squadra Motore N Sponsor Distacco
1 Alexander Rossi 27 2 55 55 giri in 01:39:40.4743 – 132.894 mph
2 Will Power 12 3 55 01:40:08.9134 28,439
3 Josef Newgarden 2 4 55 01:40:12.3186 31,844
4 Graham Rahal 15 5 55 01:40:13.8837 33,409
5 Scott Dixon 9 12 55 01:40:19.5916 39,117
6 Felix Rosenqvist 10 18 55 01:40:22.2568 41,783
7 James Hinchcliffe 5 9 55 01:40:26.0263 45,552
8 Colton Herta 88 1 55 01:40:28.1678 47,694
9 Simon Pagenaud 22 16 55 01:40:34.3688 53,895
10 Takuma Sato 30 6 55 01:40:39.3790 58,905
11 Ryan Hunter-Reay 28 15 55 01:40:41.5621 61,088
12 Sebastien Bourdais 18 7 55 01:40:44.4467 63,972
13 Marcus Ericsson 7 17 55 01:40:58.2602 77,786
14 Spencer Pigot 21 8 55 01:41:00.0775 79,603
15 Jack Harvey 60 19 55 01:41:22.7199 102,246
16 Max Chilton 59 22 55 01:41:27.0052 106,531
17 Patricio O’Ward 31 13 54 01:39:45.2020 1 giro
18 Zach Veach 26 14 54 01:39:48.7371 1 giro
19 Santino Ferrucci 19 21 54 01:39:56.9394 1 giro
20 Matheus Leist 4 20 54 01:39:57.6916 1 giro
21 Tony Kanaan 14 23 54 01:40:15.6346 1 giro
22 Ed Jones 20 11 54 01:40:29.4445 1 giro
23 Marco Andretti 98 10 18 00:34:15.5223 Mechanical
Giro più veloce Colton Herta 1.45.0074
Giri in testa
Alexander Rossi 53
Graham Rahal 1
P: punto per la pole position
L: punto per aver condotto un giro
LL: due punti per aver condotto il maggior numero di giri

Foto di copertina: James Black – indycar.com

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