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Milwaukee – 3° gara stagione 1985

Terza gara della stagione 1985 – Dana Rex Mays Classic – 2 giugno 1985

Circuito: Milwaukee Mile

Tipologia: Ovale corto

Lunghezza: 1 miglio

Configurazione aerodinamica: Ovale corto

Record della pista: 25.028 – 1982, Rick Mears – Penske PC10 – Cosworth

Distanza di gara: 200 giri – 200 miglia

Vincitore uscente:  Tom Sneva

Griglia di partenza – Milwaukee
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Mario Andretti 24.389
2 Danny Sullivan
3 Rick Mears
4 Al Unser Jr.
5 Roberto Guerrero
6 Ed Pimm
7 Johnny Rutherford
8 Emerson Fittipaldi
9 Chet Fillip
10 Michael Andretti
11 Bobby Rahal
12 Geoff Brabham
13 Jacques Villeneuve
14 Josele Garza
15 Arie Luyendyk
16 Spike Gehlhausen
17 Dick Simon
18 Pancho Carter
19 Tom Sneva
20 Pete Halsmer
21 Howdy Holmes
22 Kevin Cogan
23 Tom Bigelow
24 Dennis Firestone

La tradizione vuole che il vincitore mancato di Indianapolis trovi subito rivincita nell’appuntamento successivo di Milwaukee e l’edizione 1985 non ha fatto eccezione, con Mario Andretti a dominare la corsa dall’inizio alla fine. Il campione del mondo 1979, partito dalla pole, ha messo subito le cose in chiaro prendendo il largo nelle prime battute su Danny Sullivan e Rick Mears, prima che le ostilità fossero interrotte da un testacoda di Arie Luyendyk, arrivato poco dopo il ritiro di Al Unser jr. per problemi tecnici.

Alla ripartenza Andretti ha quindi facilmente ripreso la sua fuga, questa volta inseguito da Mears a precedere Sullivan e la Lola dell’ottimo Ed Pimm, prima che un’ottima rimonta portasse il polesitter di Indy Pancho Carter dalla nona posizione di partenza fino al terzo posto. Ancora più impressionante è stato però il recupero di Tom Sneva, in grado di portare la sua Eagle in top ten dopo essere partito 19°. La seconda neutralizzazione, arrivata per l’incidente di Johnny Rutherford, ha visto però Carter sparire dalle posizioni di testa per un’infrazione in corsia box, mentre Sneva ha proseguito il suo recupero, andando all’assalto del secondo posto di Mears.

Il successivo turno di soste, arrivato in regime di bandiera verde intorno al 130° giro, non ha poi cambiato l’equilibrio della corsa, con Andretti arrivato a doppiare quasi tutto il gruppo, fino all’incidente di Ed Pimm, quinto in quel momento e autore di un’ottima prova con la Lola di Dan Gurney. Il costruttore americano si è consolato con la bella prestazione di Sneva, che pur non potendo contrastare la cavalcata di Andretti ha comunque portato la sua Eagle al secondo posto, un buon risultato dopo la delusione di Indianapolis. Per Andretti è quindi arrivato il secondo successo stagionale a consolidare il comando della classifica. Alle spalle di Tom Sneva ha poi chiuso un ottimo Rick Mears, ancora in recupero dalle terribili ferite riportate nell’incidente del 1984 a Sanair. L’americano, ultimo dei  piloti a pieni giri, ha preceduto il trionfatore di Indy Danny Sullivan,  oltre a Pancho Carter, Roberto Guerrero e un buon Josele Garza. Emerson Fittipaldi ha avuto la meglio su Bobby Rahal al termine di un lungo confronto per l’ottavo posto, con la zona punti completata da Chet Fillip, Howdy Holmes e Geoff Brabham.

Ordine d’arrivo
P Pilota Tempo
1 Mario Andretti 200 giri in 1:36:38.89 – 124.162 mph
2 Tom Sneva  12.720
3 Rick Mears
4 Danny Sullivan 1 giro
5 Pancho Carter 4 giri
6 Roberto Guerrero 4 giri
7 Josele Garza 5 giri
8 Emerson Fittipaldi 6 giri
9 Bobby Rahal 6 giri
10 Chet Fillip 8 giri
11 Howdy Holmes 9 giri
12 Geoff Brabham 9 giri
13 Dick Simon 12 giri
14 Spike Gehlhausen 12 giri
15 Pete Halsmer 13 giri
16 Kevin Cogan 13 giri
17 Arie Luyendyk 16 giri
18 Tom Bigelow 22 giri
19 Michael Andretti Motore
20 Dennis Firestone Motore
21 Ed Pimm incidente
22 Jacques Villeneuve (I) Motore
23 Johnny Rutherford incidente
24 Al Unser, Jr. Guasto

 

Classifica dopo Milwaukee
1   Mario Andretti 61
2   Danny Sullivan 46
3   Roberto Guerrero 22
4   Al Unser 22
5   Emerson Fittipaldi 21
6   Tom Sneva 21
7   Rick Mears 14
8   Jim Crawford 12
9   Pancho Carter 11
10   Johnny Rutherford 11
11   Johnny Parsons 10
12   Geoff Brabham 9
13   Arie Luyendyk 6
14   Josele Garza 6
15   Jacques Villeneuve 6
16   Ed Pimm 5
17   Michael Andretti 5
18   Howdy Holmes 5
19   Al Unser, Jr. 4
20   Bobby Rahal 4

69° Indianapolis 500 – 2° gara stagione 1985

Seconda gara della stagione 1985 – Indianapolis 500 – 26 maggio 1985

Circuito: Indianapolis Motor Speedway

Tipologia: Super Speedway

Lunghezza: 2.5  mi – 4.02 km

Configurazione aerodinamica: Super speedway, monoplano posteriore

Record della pista: 210.689 mph/42.717s – Tom Sneva, 1984 – March 84C-Cosworth

Distanza di gara: 200 giri – 500 miglia

Vincitore uscente: Rick Mears

Griglia di partenza – Indianapolis
P Pilota Velocità (mph) Pilota Velocità (mph) Pilota Velocità (mph)
1 Pancho Carter 212.583
2 Scott Brayton 212.199
3 Bobby Rahal 211.818
4 Mario Andretti 211.576
5 Emerson Fittipaldi 211.322
6 Don Whittington 210.992
7 Al Unser 210.523
8 Danny Sullivan 210.298
9 Geoff Brabham 210.074
10 Rick Mears 209.796
11 Al Unser Jr. 209.215
12 Bill Whittington 209.006
13 Tom Sneva 208.927
14 Dick Simon 208.536
15 Michael Andretti 208.185
16 Roberto Guerrero 208.062
17 Danny Ongais 207.220
18 Josele Garza 206.677
19 Howdy Holmes 206.372
20 Arie Luyendyk 206.004
21 A.J. Foyt 205.782
22 Ed Pimm 205.724
23 Raul Boesel 206.498
24 John Paul Jr. 206.340
25 Chip Ganassi 206.104
26 Johnny Parsons 205.778
27 Jim Crawford 205.525
28 George Snider 205.455
29 Tony Bettenhausen 204.824
30 Johnny Rutherford 208.254
31 Derek Daly 207.548
32 Kevin Cogan 206.368
33 Rich Vogler 205.653

L’edizione che ha visto entrare Danny Sullivan nella storia di Indianapolis per il suo “spin and win” si è aperta con un’insolita versione di Back home again in Indiana, che ha visto Topolino dirigere il gruppo delle Voices of Liberty in sostituzione di Jim Nabors. Fin dalla partenza le preoccupazioni sull’affidabilità dei potentissimi Buick V6 sono diventate realtà. Dopo aver ceduto la prima posizione a un aggressivo Rahal in curva 1, la gara del polesitter Pancho Carter è subito finita col motore in fumo e sorte analoga è toccata poco più tardi al compagno Scott Brayton.

Le prime battute hanno visto la battaglia per la testa tra Rahal e Andretti ma ben presto anche il pilota dell’Ohio si è dovuto arrendere a problemi al turbo. Il ruolo di inseguitore del campione 1984 è quindi passato ad Al Unser sr., fino a quando una penalità di un giro per essere passato sopra il tubo dell’aria non ha rovinato la corsa del pilota Penske. La fortune della famiglia Unser hanno poi subito un ulteriore colpo quando Little Al, fino a quel momento stabilmente tra i primi 5, ha dovuto abbandonare per problemi al propulsore.

Con Andretti saldamente in testa la corsa ha quindi visto la risalita di Fittipaldi e Sneva, in lotta per la seconda posizione, seguiti da un gruppetto composto da Don Whittington, Johnny Rutherford e il rimontante Danny Sullivan. Installatosi in quarta piazza, il pilota del Kentucky si è quindi candidato come maggior sfidante di Andretti, emergendo al secondo posto dopo il terzo turno di soste, arrivato attorno a metà gara.

Dopo una lunga battaglia nel traffico, il primo attacco di Sullivan in curva 1 si è però concluso con la March in testacoda davanti ad un attonito Andretti. Evitato fortunatamente il contatto col muro, Sullivan è poi stato bravissimo a rimettere immediatamente in carreggiata la sua vettura, riprendendo subito la velocità di gara senza perdere posizioni, fino alla successiva bandiera gialla. La ripartenza successiva ha però avuto vita breve, a causa di un contatto innescato da Holmes che ha visto Rich Vogler finire a muro proprio davanti al gruppo dei primi.

Se Andretti, Sullivan e Fittipaldi sono riusciti ad attraversare il luogo dell’incidente senza danni, la confusione ha tratto in inganno Tom Sneva, che ha perso il controllo della sua Eagle ponendo tristemente fine ad un’ottima prova. Mentre un problema al cambio ha portato al ritiro il rientrante Mears, rallentato in precedenza da problemi alla visiera, alla ripartenza l’inseguimento di Sullivan è stato finalmente coronato da successo quando, intorno al 130° giro, una manovra praticamente identica alla precedente ha visto la March superare la Lola di Andretti e prendere il largo.

L’ennesima bandiera gialla per recuperare la vettura ferma di Ongais ha poi portato al quinto turno di soste, che ha visto Roberto Guerrero spegnere il motore e perdere momentaneamente il terzo posto. Piuttosto che un tentativo di recuperare il primato, la ripartenza ha visto poi Andretti difendersi dagli attacchi di Fittipaldi, fino al deciso attacco vincente del brasiliano al 159° giro. La buone notizie sono però finite lì per il due volte campione del mondo, che ha prima perso il contatto coi primi fermandosi in bandiera verde, poco prima di un brutto incidente di John Paul jr (innescato da una ruota mal serrata, comunque senza gravi conseguenze), poi ha dovuto abbandonare la corsa per problemi tecnici.

Il successivo incidente di Bill Whittington, nel finale di gara, ha concesso un’ultima possibilità di assalto ad Andretti, ma allo sventolare della bandiera verde a tre giri dalla fine Sullivan, protetto da due doppiati, ha nuovamente preso margine senza difficoltà, andando a conquistare la prima Indy 500 in carriera, la quinta per il team Penske. “Solo” una seconda piazza quindi per la Lola di Andretti, che ha preceduto un comunque ottimo Guerrero, l’altra March-Penske di Al Unser sr. e un grande Rutherford, quinto al traguardo dopo essere partito dalle retrovie. Hanno completato la zona punti CART Johnny Parsons, Michael Andretti, Ed Pimm, Howdy Holmes, Kevin Cogan e Derek Daly.

Ordine d’arrivo
1 Danny Sullivan 200 giri in 3:16:06
2 Mario Andretti  2.477
3 Roberto Guerrero
4 Al Unser 1 giro
5 Johnny Parsons 2 giri
6 Johnny Rutherford 2 giri
7 Arie Luyendyk 2 giri
8 Michael Andretti 4 giri
9 Ed Pimm 5 giri
10 Howdy Holmes 6 giri
11 Kevin Cogan 9 giri
12 Derek Daly 11 giri
13 Emerson Fittipaldi pescaggio
14 Bill Whittington incidente
15 John Paul, Jr. incidente
16 Jim Crawford guasto
17 Danny Ongais motore
18 Raúl Boesel radiatore
19 Geoff Brabham motore
20 Tom Sneva incidente
21 Rick Mears cavo acceleratore
22 Chip Ganassi pescaggio
23 Rich Vogler incidente
24 Don Whittington motore
25 Al Unser, Jr. pressione olio
26 Dick Simon pressione olio
27 Bobby Rahal turbo
28 A. J. Foyt Broken RF wing
29 Tony Bettenhausen, Jr. mozzo ruota
30 Scott Brayton Turbo
31 Josele Garza motore
32 George Snider motore
33 Pancho Carter pompa olio

 

Classifica dopo Indianapolis
1   Mario Andretti 39
2   Danny Sullivan 34
3   Al Unser 22
4   Emerson Fittipaldi 16
5   Roberto Guerrero 14
6   Jim Crawford 12
7   Johnny Rutherford 11
8   Johnny Parsons 10
9   Geoff Brabham 8
10   Arie Luyendyk 6
10   Jacques Villeneuve 6
12   Ed Pimm 5
12   Tom Sneva 5
12   Michael Andretti 5
15   Al Unser, Jr. 4
16   Howdy Holmes 3
17   Kevin Cogan 2
17   Scott Brayton 2
19   Pancho Carter 1
19   Derek Daly 1

Long Beach – Prima gara stagione 1985

Prima gara della stagione 1985 – Toyota Grand Prix of Long Beach – 14 aprile 1985

Circuito: Streets of Long Beach

Tipologia: Cittadino

Lunghezza: 1.67 mi – 2.687 km

Configurazione aerodinamica: Stradale

Record della pista: 1.06.263 – Mario Andretti, 1984

Distanza di gara: 90 giri – 150.3 mi

Vincitore uscente:  Mario Andretti

 

Griglia di partenza – Long Beach
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Mario Andretti  1.05.213
2 Bobby Rahal 1.05.436
3 Al Unser Jr. 1.05.784
4 Geoff Brabham 1.05.851
5 Emerson Fittipaldi 1.05.949
6 Bruno Giacomelli 1.06.078
7 Jacques Villeneuve 1.06.174
8 Roberto Guerrero 1.06.236
9 Danny Sullivan 1.06.374
10 Jim Crawford 1.06.539
11 Michael Andretti
12 Al Unser
13 Josele Garza
14 Tom Sneva
15 Arie Luyendyk
16 Howdy Holmes
17 Bill Whittington
18 Ed Pimm
19 Kevin Cogan
20 Johnny Rutherford
21 Randy Lanier
22 Dennis Firestone
23 Scott Brayton
24 Raul Boesel
25 Dick Ferguson
26 Pancho Carter
27 Rocky Moran
28 Michael Roe

In una sfida all’ultima goccia di metanolo, Mario Andretti ha vinto la prova d’apertura del campionato CART 1985. Il campione del mondo 1979 ha condotto la corsa per tutta il suo svolgimento, dovendosi però guardare dagli attacchi di Danny Sullivan. Dopo aver mantenuto con sicurezza la prima posizione in partenza, Andretti ha ben presto preso un ampio margine sugli inseguitori, inizialmente capitanati da Bobby Rahal, uscito però di scena dopo 3 giri per un cedimento meccanico propiziato da una toccata contro le barriere.

Il ruolo di primo inseguitore è stato preso quindi da Al Unser jr., presto scavalcato da un arrembante Jacques Villeneuve, mentre alle loro spalle un agguerrito trenino ha visto coinvolti Brabham, Fittipaldi e Giacomelli. Problemi al motore hanno però in breve attardato l’australiano, mentre il duo Patrick ha avuto presto ragione di un Little Al in difficoltà con il turbo. Partito dalla quinta fila Danny Sullivan, alla prima uscita col team Penske,  ha poi raggiunto questo gruppetto, installandosi in quarta posizione tra Giacomelli e Fittipaldi.

Dopo il testacoda in curva 1 di Kevin Cogan e il ritiro di Guerrero per i postumi di un contatto con Michael Andretti al primo giro, intorno al trentesimo passaggio sono quindi cominciate le soste ai box, con Jacques Villeneuve a secco prima di arrivare in pit lane. Il contrattempo è costato un giro al canadese, autore fino a quel momento di un’ottima prova. Successivamente si sono presentati in corsia box anche Giacomelli, Unser jr., Sullivan e Fittipaldi. Mentre la bella gara dell’italiano è stata rovinata da una penalità per infrazione in corsia box (il ritiro è poi arrivato per problemi tecnici), il pilota Penske ha avuto ragione del brasiliano, lanciandosi all’inseguimento di Andretti, che in difficoltà con la radio ha effettuato la sua sosta al 44° passaggio, due giri prima del necessario.

Una volta tornato in pista, il campione in carica è intervenuto pesantemente sul livello del “boost”, la sovrapressione garantita dal turbo, nella speranza di ridurre al minimo i consumi ed evitare l’ultima sosta. Al contrario, consapevole di dover comunque effettuare uno splash and go finale, Sullivan ha spinto al massimo, recuperando su Andretti nel traffico per poi prendere la testa, approfittando del doppiaggio del compagno di squadra Al Unser sr. in un gioco di squadra Penske non troppo sportivo. L’ex pilota Tyrrell ha ben presto costruito un ampio margine su Andretti, ma i suoi sforzi sono stati vanificati da un errore di calcolo del muretto, che ha costretto Sullivan a percorrere col serbatoio vuoto le ultime centinaia di metri prima dell’ultima sosta.

Mentre l’incertezza sui consumi di Andretti regnava nel box del team Newman Haas, una volta tornato in pista Sullivan ha ripreso la sua rimonta, riagguantando il secondo posto con un altro sorpasso ai danni di Emerson Fittipaldi. All’ultimo giro, con i meccanici pronti per un rabbocco d’emergenza, Andretti è rimasto in pista riuscendo a chiudere vittorioso senza troppi patemi, mentre proprio Sullivan ha visto la sua vettura ammutolirsi nuovamente all’uscita del tornantino finale. Il secondo errore di calcolo del muretto Penske non ha comunque privato il suo pilota di un meritato podio, alle spalle di Emerson Fittipaldi, secondo dopo aver effettuato il rabbocco all’ultimo giro.

Jim Crawford ha chiuso una corsa consistente in quarta posizione, precedendo Al Unser sr., Geoff Brabham (sopravvissuto ai guai iniziali), Jacques Villeneuve, Tom Sneva, Al Unser jr. (in testacoda nel finale e fermo all’ultimo giro con l’auto avvolta dal fumo) . Hanno chiuso la zona punti Johnny Rutherford, Scott Brayton e Ed Pimm.

Ordine d’arrivo
1 Mario Andretti 90 giri in 1:42:50.07 – 87.694 mph
2 Emerson Fittipaldi 1.00.27
3 Danny Sullivan 1 giro
4 Jim Crawford 2 giro
5 Al Unser 3 giro
6 Geoff Brabham 2 giri
7 Jacques Villeneuve (I) 2 giri
8 Tom Sneva 3 giri
9 Al Unser, Jr. 4 giri
10 Johnny Rutherford 4 giri
11 Scott Brayton 5 giri
12 Ed Pimm 5 giri
13 Pancho Carter 5 giri
14 Howdy Holmes 6 giri
15 Rocky Moran 10 giri
16 Bill Whittington 13 giri
17 Arie Luyendyk Incidente
18 Bruno Giacomelli Sospensione
19 Michael Andretti Motore
20 Raúl Boesel Perdita olio
21 Michael Roe Surriscaldamento
22 Dennis Firestone Fuoco
23 Kevin Cogan Incidente
24 Randy Lanier Incidente
25 Dick Ferguson Motore
26 Roberto Guerrero Sospensione
27 Bobby Rahal Incidente
28 Josele Garza Semiasse

 

Classifica dopo Long Beach
1 Mario Andretti 22
2 Emerson Fittipaldi 16
3 Danny Sullivan 14
4 Jim Crawford 12
5 Al Unser 10
6 Geoff Brabham 8
7 Jacques Villeneuve 6
8 Tom Sneva 5
9 Al Unser, Jr. 4
10 Johnny Rutherford 3
11 Scott Brayton 2
12 Ed Pimm 1

 

1985

I MOTIVI

Il 1985 vede il ritorno in auge del team Penske, capace di portare a casa sia il campionato che la Indy500. Entrambi i risultati arrivano però al termine di intense battaglie con vari avversari. Alla prima stagione con il team del Capitano, Danny Sullivan trionfa a Indianapolis avendo la meglio su Mario Andretti, nell’edizione consegnata alla storia dallo “spin and win” del pilota del Kentucky, che prima di andare a vincere si salva da un testacoda a piena velocità.  Da sostituto di Rick Mears, in recupero dalle ferite riportate a Sanair e impegnato in un calendario di soli ovali, ancora una volta Al Unser si dimostra un implacabile pilota da titolo. Meno veloce di Sullivan, come nel 1983 il pilota del New Mexico imposta infatti la sua campagna sulla consistenza, collezionando più punti di avversari temibili come Rahal, lo stesso Sullivan e il campione in carica Mario Andretti, che perde una gara dopo un brutto incidente nella Michigan500. Alla fine a contendere ad Unser il titolo è proprio il figlio Al Jr., che porta la contesa fino all’appuntamento finale di Miami, dovendosi però arrendere, seppur con il sorriso, per un solo punto.

 

 

NOVITà REGOLAMENTARI

 

IN ARRIVO

 

CALENDARIO

 

Gara Data Pista Tipologia
1 14 aprile Long Beach Cittadino
2 26 maggio Indianapolis Super speedway
3 2 giugno Milwaukee Ovale corto
4 16 giugno Portland Stradale permanente
5 30 giugno Meadowlands Cittadino
6 7 luglio Cleveland Stradale aeroporto
7 28 luglio Michigan Super speedway
8 4 agosto Road America Stradale permanente
9 18 agosto Pocono Super speedway
10 8 settembre Sanair Stradale permanente
11 22 settembre Michigan – 200 miglia Super speedway
12 6 ottobre Laguna Seca Stradale permanente
13 13 ottobre Phoenix Ovale corto
14 9 novembre Miami Cittadino

 

 

 

TEAM E PILOTI

 

Newman Haas Racing

Pilota Mario Andretti (USA)
Alan Jones (AUS)
Vettura #1 Budweiser
Telaio Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere Tony Cicale
Stratega
Capo meccanico

 

 

All American Racers

Pilota Tom Sneva (USA) Ed Pimm (USA)
Vettura #2 Skoal Bandit #98 Skoal Bandit
Telaio Eagle 85GC/Lola T900 Eagle 85GC/Lola T900
Motore Cosworth Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Truesports Racing

Pilota Bobby Rahal (USA)
Vettura #3 Budweiser
Telaio March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere Adrian Newey
Stratega Steve Horne
Capo meccanico

 

 

Team Penske

Pilota Danny Sullivan (USA) Rick Mears (USA)
Al Unser (USA)
Vettura #4 Miller #5 Pennzoil
Telaio March 85C March 85C
Motore Cosworth Cosworth
Ingegnere Ken Anderson
Stratega Derrick Walker Roger Penske
Capo meccanico Chuck Sprague Peter Parrott

 

 

Galles Racing

Pilota Pancho Carter (USA) Geoff Brabham (AUS)
Roberto Moreno (USA)
Vettura #6 #7 Coor’s Light
Telaio March 85C  March 85C
Motore Cosworth/Buick Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Team Cotter

Pilota Roberto Guerrero (COL)
Vettura #9
Telaio March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere Morris Nunn
Stratega
Capo meccanico

 

 

Arciero Racing

Pilota Bill Whittington (USA) Randy Lanier (USA)
Vettura #12 #57
Telaio Lola T900/March 85C Lola T900
Motore Cosworth Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Gilmore Racing

Pilota A.J. Foyt (USA)
Vettura #14 Gilmore
Telaio March 85C/Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Team Kraco

Pilota Kevin Cogan (USA) Michael Andretti (USA)
Vettura #18 Kraco #99 Kraco
Telaio March 85C March 85C
Motore Cosworth Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico Brian Stewart

 

 

Dale Coyne Racing

Pilota Dale Coyne (USA)
Vettura #19
Telaio Lola T800
Motore Chevrolet V6
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Patrick Racing

Pilota Bruno Giacomelli (ITA) Emerson Fittipaldi (BRA)
Gordon Johncock (USA)
Sammy Swindell (USA)
Don Whittington Jr. (USA)
Vettura #20 #40 7-Eleven
Telaio March 85C March 85C
Motore Cosworth Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Alex Morales Racing

Pilota Johnny Rutherford (USA)
Vettura #21
Telaio March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Dick Simon Racing

Pilota Raul Boesel (BRA)
Dick Simon (USA)
Vettura #22
Telaio March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Leaders Card Racing

Pilota Rocky Moran (USA)
Tom Bigelow (USA)
Phil Krueger (USA)
Herm Johnson (USA)
Gary Bettenhausen (USA)
Dominic Dobson (USA)
Vettura #24
Telaio March 84C/March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Interscope Racing

Pilota Danny Ongais (USA)
Vettura #25
Telaio March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Doug Shiersons Racing

Pilota Al Unser Jr. (USA)
Vettura #30 Domino’s Pizza
Telaio Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Forsythe Racing

Pilota Howdy Holmes (USA)
Jan Lammers (NED)
Vettura #33 Jiffy
Telaio Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Wysard Racing

Pilota Jim Crawford (SCO)
Darin Brassfield (USA)
Vettura #34
Telaio Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Pace Racing

Pilota Dennis Firestone (AUS)
Tom Bigelow (USA)
Jim Crawford (SCO)
Vettura #36
Telaio March 84C/Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Brayton Racing

Pilota Scott Brayton (USA)
Vettura #37
Telaio March 85C
Motore Cosworth/Buick
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

AMI Racing

Pilota John Paul Jr. (USA)
Jan Lammers (NED)
Vettura #43
Telaio March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Machinists Union Racing

Pilota Josele Garza (USA) Pete Halsmer(USA)
Rupert Keegan (ENG)
Chip Ganassi (USA)
Vettura #55 #59
Telaio March 85C March 85C
Motore Cosworth Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Gohr Racing

Pilota Steve Chassey (USA)
Vettura #56
Telaio March 85C
Motore Chevrolet V6
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Provimi Racing

Pilota Arie Luyendyk (NED)
Vettura #61 Provimi
Telaio Lola T900
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Hemelgarn Racing

Pilota Michael Roe (IRL)
Spike Gehlhausen (USA)
Enrique Mansilla (ARG)
Scott Brayton (USA)
Vettura #71
Telaio Lola T900/March 85C
Motore Cosworth
Ingegnere
Stratega
Capo meccanico

 

 

Canadian Tire Racing

Pilota Jacques J. Villeneuve (CAN)
Vettura Johnny Parsons (USA)
Telaio #76
Motore March 85C
Ingegnere Cosworth
Stratega
Capo meccanico

 

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RACCONTO DELLA STAGIONE

La prova di apertura di Long Beach vede Mario Andretti conquistare la pole davanti a Bobby Rahal. Al via il campione in carica mantiene il comando costruendo un ampio margine sugli inseguitori, capitanati da Jacques Villeneuve e il duo Patrick Fittipaldi-Giacomelli. Rahal è invece subito messo fuori causa da un contatto col muro, mentre problemi al turbo rallentano Unser Jr. Un errore di calcolo costa però caro a Villeneuve, che rimane in pista col serbatoio vuoto. Ne approfitta allora Sullivan, partito solo nono, che dopo aver passato Fittipaldi, si lancia all’inseguimento di Andretti, consapevole di dover comunque effettuare una seconda sosta. L’italo-americano tenta invece di terminare la corsa senza ulteriori rifornimenti, permettendosi di lasciar andare Sullivan, che poi rovina tutto rimanendo a sua volta a secco nel giro di rientro. Dopo aver riguadagnato la seconda piazza, incredibilmente Sullivan rimane nuovamente a secco all’ultimo giro, consegnando il secondo posto a Fittipaldi. Alla fine il metanolo è invece sufficiente ad Andretti per evitare l’ultimo rabbocco e conquistare il successo, il secondo consecutivo a Long Beach.

Il duo Carter-Brayton fa segnare un 1-2 nelle qualifiche di Indianapolis per il potente Buick V6, precedendo Mario Andretti. In gara però il propulsore americano ha vita breve, costringendo al ritiro i due principali portacolori nelle prime battute. Non se la passa meglio Bobby Rahal, che poco dopo si ferma con problemi al turbo mentre battaglia con Andretti per il comando. Dopo aver preso margine su Fittipaldi e Sneva, a metà gara Andretti deve fronteggiare il ritorno di Danny Sullivan. Il primo assalto del pilota Penske si risolve però con un testacoda incruento, mentre il secondo ha più successo, consegnando la vetta al pilota del Kentucky. Andretti, in difficoltà con l’assetto, deve invece guardarsi le spalle da Fittipaldi, frenato nelle ultime battute da problemi tecnici. Nemmeno una ripartenza nel finale impensierisce Sullivan, che conquista il primo successo a Indianapolis, passato alla storia come “spin and win”. Un deluso Andretti chiude invece secondo davanti a Guerrero.

Dopo essere rimasto a bocca asciutta a Indianapolis, Mario Andretti offre una prestazione dominante a Milwaukee, comandando dalla pole. L’italo americano nelle prime battute precede Sullivan e Mears, presto raggiunti da un combattivo Carter e da uno spettacolare Sneva, risalito dal 19° posto. La gara del polesitter di Indy è però rovinata da una penalità, mentre la cavalcata di Sneva si completa quando il due volte campione USAC soffia a Rick Mears il secondo posto. Nulla può però fermare Andretti, che doppia tutti fino a Sullivan, quarto, conquistando il secondo successo stagionale. Per Sneva un ottimo secondo posto con la Eagle davanti a Mears, di ritorno sul podio per la prima volta dopo l’incidente di Sanair.

CONTINUA

Pos. Pilota Punti
1 Al Unser 151
2 Al Unser, Jr. 150
3 Bobby Rahal 133
4 Danny Sullivan 126
5 Mario Andretti 114
6 Emerson Fittipaldi 104
7 Tom Sneva 66
8 Jacques Villeneuve 54
9 Michael Andretti 53
10 Johnny Rutherford 51
10 Rick Mears 51
12 Josele Garza 46
13 Ed Pimm 45
14 Kevin Cogan 44
15 Geoff Brabham 41
16 Pancho Carter 37
17 Roberto Guerrero 34
18 Arie Luyendyk 33
19 Bruno Giacomelli 32
20 Jim Crawford 16
21 Bill Whittington 15
22 Scott Brayton 15
23 Alan Jones 14
24 Danny Ongais 14
25 Howdy Holmes 12
26 Jan Lammers 11
27 Michael Roe 11
28 Roberto Moreno 10
29 Johnny Parsons 10
30 Raul Boesel 10
31 Enrique Mansilla 8
32 Pete Halsmer 7
33 Dennis Firestone 6
34 Steve Chassey 6
35 Rupert Keegan 4
36 Dick Simon 3
37 Chet Filip 3
38 Dominic Dobson 2
39 Herm Johnson 1
40 Derek Daly

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