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Nazareth – 4° gara stagione 1997

Quarta gara della stagione 1997 – Bosch Spark Plug Grand Prix presented by Toyota – 27 aprile 1997

Circuito: Nazareth Speedway

Tipologia: Ovale corto

Lunghezza: 0.946 mi

Banking curva 1: 2.7°

Banking curva 2-3: 3°

Banking curva 4: 4°

Configurazione aerodinamica: ovale corto

Record della pista: 18.874 – 1996, Paul Tracy – Penske Mercedes Goodyear

Distanza di gara: 225 giri – 225 miglia

Vincitore uscente:  Michael Andretti

Griglia di partenza – Nazareth
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Paul Tracy 18.831
2 Michael Andretti 19.163
3 Patrick Carpentier 19.204
4 Gil De Ferran 19.255
5 Mauricio Gugelmin 19.321
6 Raul Boesel 19.345
7 Al Unser Jr. 19.382
8 Bobby Rahal 19.421
9 Bryan Herta 19.423
10 Greg Moore 19.520
11 Scott Pruett 19.556
12 Jimmy Vasser 19.647
13 Gualter Salles 19.697
14 Richie Hearn 19.716
15 Andre Ribeiro 19.730
16 Mark Blundell 19.868
17 Parker Johnstone 19.895
18 Dario Franchitti 19.902
19 Adrian Fernandez 19.937
20 Roberto Moreno 19.944
21 Alex Zanardi 20.008
22 Max Papis 20.346
23 PJ Jones 20.669
24 Michel Jourdain Jr. 20.687
25 Juan Manuel Fangio II 20.717
26 Hiro Matsushita 21.001

Dopo un insopportabile digiuno lungo ben 20 gare, per la Penske è un ritorno al successo in grande stile sul giardino di casa di Nazareth, con Paul Tracy a cogliere la vittoria e Al Unser jr. sul gradino basso del podio. Nonostante il dominio espresso nelle libere, sublimato in una pole position stratosferica, il successo non è stato affatto semplice per il canadese. Michael Andretti, partito in prima fila, è infatti apparso a più riprese come il pilota più veloce in pista, prendendo il comando nelle prime battute. Una foratura lenta ha però presto costretto l’americano a una sosta supplementare.  L’incidente di Fernandez, occorso poco più tardi, ha quindi permesso a Michael di recuperare il giro perso, propiziando la caparbia rimonta fino alle prime posizioni. Dopo essersi liberato di Unser al termine di un lungo duello, Andretti ha subito raggiunto Tracy nel traffico, senza mai però trovare il varco giusto per riprendere la testa della corsa. Una serie di bandiere gialle nel finale ha fatto il resto, trasformando gli ultimi giri in brevi sprint a pista quasi sempre libera, terreno in cui Tracy e la Penske hanno potuto tenere testa alla agilissima Swift di Andretti. L’ultima bandiera gialla, uscita a 3 giri dal termine per la rottura del motore Toyota di Fangio II nel rettilineo di ritorno, seppur congruente con la prassi seguita dalla serie ha comunque destato qualche perplessità, negando al pubblico un finale incandescente.

Dopo il fine settimana agro-dolce di Long Beach la grande prova di squadra da fiducia alla Penske, la cui vettura conferma le ottime prestazioni viste nel ’96 sugli ovali corti, in attesa di conferme sugli stradali. Se, nonostante l’intensa pressione di Andretti, Tracy ha dominato la corsa, la via per il podio di Unser è stata senz’altro più movimentata. Il pilota del New Mexico è infatti risalito da centro gruppo, vincendo la resistenza di De Ferran, Gugelmin e Rahal, senza però arrestare la furiosa rimonta di Andretti. Alla seconda uscita su un ovale la Swift ha confermato tutte le buone qualità messe in mostra a Homestead, evidenziando nelle mani di Andretti  grande stabilità nel traffico. Grande giornata anche per la Goodyear, che piazza quattro vetture ai primi quattro posti. Gil De Ferran, primo degli esclusi dal podio, ha infatti guidato il gruppo delle Reynard, precedendo Vasser e Rahal. Per il campione ’96 una quinto posto di consistenza, più merito dei problemi altrui che del potenziale della vettura del team Ganassi.

Meglio di lui avrebbe potuto fare certamente Gugelmin, disperso dopo l’ultima sosta ma protagonista nella prima fase di corsa al pari di Carpentier, frenato da un cambio gomme disastroso del team Bettenhausen. La corsa ha registrato un numero elevato di bandiere gialle, causando il frazionamento della parte iniziale e finale della gara. Dopo i primi giri percorsi dietro la pace car per ripulire il filler presente in curva 3, la corsa è stata interrotta a più riprese per l’acqua persa dal radiatore di Moore (incredibile il suo salvataggio ad alta velocità in curva 3), il botto a muro di Salles e l’incidente di Fernandez, causato da problemi alla trasmissione che hanno messo fuori gioco anche Ribeiro. Una giornata iniziata male per la Lola sembrava rasserenarsi grazie alla grandiosa prestazione di Richie Hearn, arrivato a occupare la sesta piazza nelle fasi centrali. Attardato durante l’ultima sosta, l’americano è stato poi eliminato da un incidente a catena innescato da Johnstone dopo una chiusura eccessiva su Boesel. A farne le spese anche Moreno, ancora al via con il team Newman Haas in sostituzione di Fittipaldi. Il pilota del team Green aveva già innescato una neutralizzazione precedente per un innocuo testacoda. A muro è poi finito anche Blundell, mentre Papis ha dovuto dire addio alla corsa per problemi al motore. Solo undicesimo Zanardi, alle prese con una vettura poco in forma, partito dal fondo dopo una qualifica difficile a causa dell’olio del motoredi xxxxxxxxxx.

Ordine d’arrivo
P Pilota Squadra N Vettura Tempo
1    Paul Tracy Penske 3 P/M/G 225 giri in 1:53:31.337 – 118.919 mph
2    Michael Andretti Newman Haas 6 S/F/G 0.527
3    Al Unser, Jr. Penske 2 P/M/G 1.250
4    Gil de Ferran Walker 5 R/H/G 4.753
5    Jimmy Vasser Ganassi 1 R/H/F 1 giro
6    Bobby Rahal Rahal 7 R/F/G 1 giro
7    Bryan Herta Rahal 8 R/F/G 1 giro
8    Raul Boesel Patrick 40 R/F/F 1 giro
9    Mauricio Gugelmin PacWest 17 R/M/F 1 giro
10    Scott Pruett Patrick 20 R/F/F 1 giro
11    Alex Zanardi Ganassi 4 R/H/F 2 giri
12    Patrick Carpentier Bettenhausen 16 R/M/G 2 giri
13    Dario Franchitti Hogan 9 R/M/F 3 giri
14    Roberto Moreno Newman Haas 11 S/F/G 7 giri
15    Juan Fangio All American Racers 36 R/T/G motore
16    Greg Moore Forsythe 99 R/M/F 31 giri
17    Parker Johnstone Green 27 R/H/F incidente
18    Richie Hearn Della Penna 10 L/F/G incidente
19    Mark Blundell PacWest 18 R/M/F incidente
20    Michel Jourdain, Jr. Coyne 19 L/F/G motore
21    P.J. Jones All American Racers 96 R/T/G pescaggio
22    Max Papis Arciero Wells 25 R/T/F motore
23    Adrian Fernandez Tasman 32 L/H/F incidente
24    Gualter Salles Davis 77 R/F/G incidente
25    Hiro Matsushita Arciero Wells 26 R/T/F assetto
26    Andre Ribeiro Tasman 31 L/H/F trasmissione

 

Classifica dopo Nazareth
1   Michael Andretti 51
2   Scott Pruett 47
3   Paul Tracy 45
4   Alex Zanardi 43
5   Jimmy Vasser 29
6   Greg Moore 28
6   Mauricio Gugelmin 28
8   Al Unser, Jr. 26
9   Gil de Ferran 23
10   Bryan Herta 17
11   Raul Boesel 16
12   Parker Johnstone 15
13   Bobby Rahal 14
14   Andre Ribeiro 9
15   Mark Blundell 5
15   Patrick Carpentier 5
15   Dario Franchitti 5
18   Adrian Fernandez 4
19   Richie Hearn 2

Nazareth – 3° gara stagione 2001

Terza gara della stagione 2001 – Nazareth 225 – 6 maggio 2001

Circuito: Nazareth Speedway

Tipologia: Ovale corto

Lunghezza: 0.946 mi

Banking curva 1: 2.7°

Banking curva 2-3: 3°

Banking curva 4: 4°

Configurazione aerodinamica: ovale corto con Handford device mk.II

Record della pista: 18.419 – 1998, Patrick Carpentier – Reynard Mercedes

Distanza di gara: 225 giri – 212.9 miglia

Vincitore uscente:  Gil De Ferran

Alla corsa prendono parte solo 25 macchine a causa della defezione di Mauricio Gugelmin, colpito nei giorni precedenti dal lutto per la scomparsa del figlio Giuliano, gravemente malato.

Griglia di partenza – Nazareth
P Pilota Tempo Pilota Tempo
1 Bruno Junqueira 19.700
2 Kenny Brack 19.738
3 Michel Jourdain Jr. 19.950
4 Oriol Servia 19.996
5 Helio Castroneves 20.007
6 Adrian Fernandez 20.059
7 Bryan Herta 20.064
8 Paul Tracy 20.148
9 Cristiano Da Matta 20.162
10 Tony Kanaan 20.187
11 Jimmy Vasser 20.191
12 Dario Franchitti 20.201
13 Michael Andretti 20.205
14 Max Papis 20.297
15 Gil De Ferran 20.319
16 Roberto Moreno 20.353
17 Christian Fittipaldi 20.406
18 Tora Takagi 20.414
19 Shinji Nakano 20.455
20 Alex Tagliani 20.459
21 Alex Zanardi 20.505
22 Patrick Carpentier 20.549
23 Scott Dixon 20.681
24 Max Wilson 21.117
25 Nicolas Minassian no time

Bruno Junqueira imita il suo predecessore Juan Pablo Montoya, continuando la striscia di pole position del team Ganassi sul miglio di Nazareth, precedendo l’oval master Kenny Brack. Alla bandiera verde lo svedese tiene fede alla sua fama, passando il brasiliano all’esterno di curva uno, prima che la gara venga subito interrotta per il testacoda di Herta, che si ferma senza toccare nulla tra le curve 1 e 2. Come spesso accade a Nazareth le ripartenze si dimostrano piuttosto critiche, specie con la configurazione aerodinamica imposta dal regolamento. A farne le spese alla bandiera verde è Castroneves, che si gira in accelerazione riuscendo comunque a rimettere la vettura in senso di marcia. L’inconveniente fa però retrocedere il brasiliano dalla quinta all’undicesima posizione.

Dixon approfitta della neutralizzazione per un rapido rabbocco, prima che la corsa riprenda all’11° passaggio con Brack a guidare sull’ottimo Servia, Junqueira, Jourdain, Fernandez e Tracy. Mentre lo svedese prende subito un certo vantaggio, il gruppo rimane sostanzialmente incolonnato, con i sorpassi resi molto difficili dal basso carico garantito dalle ali da super speedway, che incrementano i problemi creati dal particolare conformazione della pista. Anche Brack è costretto a sperimentare le difficoltà di sorpasso quando si imbatte nel gruppo di doppiati che comprende Dixon e Zanardi. Proprio l’italiano si dimostra particolarmente ostico, tenendo dietro il leader della corsa per diverse decine di giri, senza che Servia e Junqueira possano comunque approfittarne.

La situazione di stallo è interrotta dal testacoda di Jourdain, in quel momento quarto, che al 74° giro riporta in pista la pace car. I primi ne approfittano per effettuare la prima sosta e l’inesperienza costa cara a Junqueira, che arriva lungo nella sua piazzola, retrocedendo al 14° posto. Ancora peggio va a De Ferran, che spegne il motore finendo 19°, mentre Papis si ritira poco dopo con problemi alla trasmissione. La ripartenza arriva all’82° passaggio, con Brack a condurre su Servia e Da Matta, risalito durante le soste, ma la bandiera verde dura poco. Prima Takagi va in testacoda e al successivo restart un attacco un po’ troppo ottimista di De Ferran spedisce contro il muro il brasiliano insieme a Tagliani.

I primi, tra cui Brack, Servia e Da Matta, sfruttano la bandiera gialla per effettuare la seconda sosta, finendo dietro al gruppetto composto da Tracy, Dixon, Vasser e Fittipaldi, fermatisi durante la neutralizzazione precedente. Mentre Herta si ritira per problemi alla frizione, Kanaan e Nakano, su una strategia ancora diversa, si ritrovano a condurre il gruppo alla bandiera verde, sventolata al 144° giro. A soste ultimate Brack è in ottava posizione e dopo un breve attesa si lancia in una spettacolare rimonta, superando nell’ordine Jourdain, Fittipaldi (all’esterno in curva 1!), Vasser e Tracy, già sopravanzato dal rookie Dixon.

Proprio il neozelandese, terzo in attesa che il duo di testa Kanaan-Nakano si fermi per il rabbocco finale, si dimostra inaspettatamente ostico per Brack, che mette a lungo sotto pressione il campione Indy Lights senza risultato. Dopo una lunga battaglia, Nakano deve arrendersi alla spia del metanolo, fermandosi al 182° giro. Poco dopo tocca a Kanaan, che dopo essere stato superato da Dixon intralcia involontariamente Brack, facendogli perdere il contatto. In pista da oltre 100 giri, Dixon controlla Brack nel traffico, ma una mano gli arriva da Jourdain, che al 215° passaggio incappa nel secondo testacoda di giornata, buttando al vento un buon quinto posto.

La bandiera verde sventola per l’ultima volta a 7 giri dal termine, con il doppiato Max Wilson che infremmezzandosi tra i duellanti da un po’ di respiro a Dixon. Brack però si installa in breve sull’ala posteriore del neozelandese, pressandolo fino al traguardo senza però trovare il varco giusto. Nonostante un piccolo spavento con Jourdain all’ultimo giro Scott Dixon taglia quindi per primo il traguardo, superando Greg Moore come il più giovane vincitore nella storia CART. In preda all’euforia nel giro d’onore il rookie finisce anche per toccarsi con Wilson, rimediando un’innocua foratura. Per Brack, ancora a secco di vittorie, arriva un secondo posto buono più per la classifica che per il morale, mentre Tracy completa il podio cogliendo un insperato terzo posto davanti a un solido Vasser e Fittipaldi.

Nell’ombra per tutta la gara, Michael Andretti agguanta il sesto posto con una bella rimonta negli ultimi giri, in cui prevale su Junqueira(7°), Servia(9°), Da Matta(10°) e Castroneves(11°). L’americano è imitato dal compagno Franchitti, ottavo alla fine dopo essere finito in coda ai piloti a pieni giri dopo l’ultima sosta. Per Junqueira un positivo battesimo di fuoco sugli ovali: subito velocissimo ma comprensibilmente meno efficace di Brack nel traffico. Moreno completa la zona punti davanti a Jourdain, veloce ma troppo falloso e solo 13° alla fine.

Ordine d’arrivo
P Pilota Squadra N Vettura Tempo
1 Scott Dixon PacWest 18 R/T 225 giri in 1:51:12.419 – 114.840 mph
2 Kenny Brack Rahal 8 L/F 0.366
3 Paul Tracy Green 26 R/H 1.344
4 Jimmy Vasser Patrick 40 R/T 1.744
5 Christian Fittipaldi Newman Haas 11 L/T 4.225
6 Michael Andretti Green 39 R/H 6.401
7 Bruno Junqueira Ganassi 4 L/T 9.193
8 Dario Franchitti Green 27 R/H 9.292
9 Oriol Servia Sigma 22 L/F 12.321
10 Cristiano da Matta Newman Haas 6 L/T 12.557
11 Helio Castroneves Penske 3 R/H 13.379
12 Roberto Moreno Patrick 20 R/T 14.207
13 Michel Jourdain, Jr. Herdez 16 L/F 1 giro
14 Tora Takagi Walker 5 R/T 1 giro
15 Shinji Nakano Fernandez 52 R/H 1 giro
16 Tony Kanaan Nunn 55 R/H 1 giro
17 Max Wilson Blair 25 L/P 3 giri
18 Nicolas Minassian Ganassi 12 L/T 5 giri
19 Adrian Fernandez Fernandez 51 R/H guasto
20 Alex Zanardi Nunn 66 R/H cambio
21 Bryan Herta Zakspeed/Forsythe 77 R/F frizione
22 Alex Tagliani Forsythe 32 R/F incidente
23 Gil de Ferran Penske 1 R/H incidente
24 Max Papis Rahal 7 L/F cambio
25 Patrick Carpentier Forsythe 33 R/F motore

 

Classifica dopo Nazareth
1 Cristiano da Matta 40
2 Paul Tracy 40
3 Gil de Ferran 30
4 Jimmy Vasser 30
5 Helio Castroneves 29
6 Kenny Brack 29
7 Scott Dixon 20
8 Michael Andretti 20
9 Dario Franchitti 17
10 Tony Kanaan 12
11 Bruno Junqueira 11
12 Christian Fittipaldi 10
13 Nicolas Minassian 7
14 Oriol Servia 4
15 Bryan Herta 3
16 Roberto Moreno 3
17 Tora Takagi 3
18 Max Papis 1
19 Shinji Nakano 1